Auto: il 18 ottobre in piazza per lo sciopero generale dei metalmeccanici

L’intero settore dell’auto italiano si fermerà il prossimo 18 ottobre 2024 in occasione di uno sciopero storico proclamato da Fim, Fiom e Uilm. La manifestazione si svolgerà a Roma, un evento segnato da otto ore di sciopero per richiamare l’attenzione sul futuro dell’industria automobilistica.
Il settore automotive in Italia e in Europa si trova in una situazione critica senza precedenti. La mancanza di un’inversione di tendenza rischia di compromettere gravemente la prospettiva industriale e occupazionale di un settore che rappresenta l’11% del PIL italiano. Le difficoltà provenienti dalla Germania e dal Belgio, con l’influenza del gruppo VolksWagen, e le azioni strategiche di Stati Uniti e Cina, possono provocare effetti dirompenti nel panorama europeo.

RICHIESTE URGENTI DI INTERVENTO
È fondamentale che l’Unione Europea, il Governo italiano, Stellantis e le aziende di componentistica adottino strategie efficaci e concrete. La Commissione europea deve concretizzare gli impegni con risorse necessarie a sostenere il settore, promuovendo un piano di salvaguardia occupazionale che impedisca licenziamenti e sostenga la formazione e la riduzione dell’orario di lavoro. In parallelo, il Governo deve dare concretezza ai confronti iniziati oltre un anno fa, attuando un piano strategico per l’intero settore automobilistico.

LA MOBILITAZIONE SINDACALE
In risosta a questa situazione, Fim, Fiom e Uilm hanno indetto lo sciopero di 8 ore per il 18 ottobre, che culminerà in una grande manifestazione in piazza del Popolo a Roma. “Di fronte alla situazione drammatica che vivono i lavoratori di Stellantis e dell’intera filiera automotive, non potevamo rimanere fermi e assistere in silenzio alla desertificazione industriale del nostro Paese”, dichiara Rocco Palombella, Segretario generale Uilm. “È uno sciopero storico, come non avveniva da oltre quarant’anni nell’ex Fiat in Italia”.

L’APPELLO DI PALOMBELLA
Continua Palombella: “Questa mobilitazione nazionale arriva dopo le iniziative territoriali in cui già avevamo denunciato la condizione pericolosa dei singoli stabilimenti. Il tempo è scaduto per Stellantis, Governo e Unione Europea – ora i lavoratori scenderanno in piazza con una manifestazione eclatante per chiedere risposte urgenti e concrete. Se non arriveranno, siamo pronti a proseguire la mobilitazione a ogni livello”.

UNITA’ E DETERMINAZIONE
La giornata del 18 ottobre rappresenta un momento cruciale per il futuro dell’industria automobilistica italiana. L’unità e la determinazione dei lavoratori e dei sindacati in questa battaglia sono più forti che mai, nella speranza di garantire non solo la tutela dei posti di lavoro, ma anche un futuro prospero per il settore auto nel nostro Paese. La transizione sarà possibile solo attraverso il coinvolgimento diretto dei lavoratori, altrimenti il rischio è quello di affrontare un dramma sociale e industriale senza precedenti.

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