“Apprezziamo l’intervento del ministro Urso che ha incontrato, in videoconferenza, Sajjan Jindal per avere assicurazioni per la creazione delle condizioni per la realizzazione degli investimenti a Piombino sul treno rotaie di JSW Steel Italy e per il raggiungimento dell’accordo sulle aree per la realizzazione della nuova acciaieria di Metinvest. L’attenzione di Urso deve continuare fino a quando non avremo ottenuto la certezza della reindustrializzazione della ex Lucchini. È quindi importante l’incontro tenutosi questa mattina ma non sufficiente per rassicurare i 1.500 lavoratori e l’intero territorio. Infatti, agli accordi verbali devono seguire atti formali a partire dall’accordo della ripartizione delle aree e gli Accordi di Programma a supporto degli investimenti dei due soggetti industriali, in particolare a quello di 2 miliardi di euro previsto da Metinvest per l’impiego di 700 lavoratori in una nuova acciaieria moderna ed ambientale”. Sono le parole di Guglielmo Gambardella, Segretario nazionale Uilm.
DALLE PAROLE AI FATTI
“In questi mesi – spiega Gambardella – purtroppo abbiamo constatato, a partire dai MoU del 17 gennaio e 1° marzo di quest’anno, che non è stato dato seguito alle intese più volte dichiarate.
Riteniamo che solo impegno del ministro Urso potrà consentire di far prevalere l’interesse nazionale di avere un nuovo centro siderurgico che riduca l’importazione di acciaio dall’estero di cui il nostro Paese ha bisogno” continua. “Sono anni che leggiamo invece dichiarazioni da parte di gruppi di interesse che fino a oggi hanno interferito e forse impedito il ritorno della produzione di acciaio a Piombino: come dichiarato da un esponente della multinazionale indiana, nel corso di una delle recenti riunioni tenutesi al ministero, sembrerebbe che anche qualche responsabile di governi precedenti abbia assecondato questi altri interessi”.
ENNESIMO PIANO INDUSTRIALE
Con la presentazione dell’ennesimo piano industriale di JSW, avvenuta il 3 settembre scorso, la Uilm si era dichiarata scettica sulla credibilità e sulla sostenibilità economica dello stesso e ha ritenuto insufficiente l’apporto economico di 20 milioni di equity su oltre 143 milioni complessivi previsti dal piano. È stata ancora assente nella discussione la progettualità della GSI in cui i lavoratori stanno attendendo da anni il rilancio della produzione. Stessa condizione è vissuta da Piombino Logistics per la quale ancora si dichiarano impegni e progetti, pari a 16 milioni, ma senza elementi di certezza. Infine, le condizionalità poste da JSW per la realizzazione del forno elettrico rendono praticamente irrealizzabile l’investimento.
VOLONTA’ E DETERMINAZIONE
Gambardella auspica che questa volta la volontà e la determinazione del Ministro, che si è esposto in prima persona anche con la sua visita di marzo a Piombino, prevalga e consenta, con l’investimento Metinvest, il rilancio dell’area industriale del comune toscano di cui potranno beneficiare anche il sito di Tenaris Dalmine e la ex Magona. “Ci attendiamo di poter verificare nel previsto incontro al MiMIT di metà settembre un segno tangibile delle volontà espresse” conclude.