L’Editoriale

Care lavoratrici e cari lavoratori,

l’incontro tenutosi l’11 luglio, presso Confindustria a Roma per il rinnovo del CCNL Federmeccanica-Assistal, ha rappresentato un momento di estrema importanza per il settore metalmeccanico. Durante questa giornata di trattativa, sono stati affrontati temi cruciali presenti nella nostra piattaforma contrattuale, tra cui il diritto di informazione e partecipazione, le politiche di genere e i diritti e le tutele dei lavoratori.

Nel corso della mattinata abbiamo illustrato a Federmeccanica e Assistal le nostre richieste: la definizione di un Protocollo di Partecipazione, mirato a regolamentare i percorsi di consultazione, definire i ruoli dei comitati di partecipazione e coinvolgere attivamente le RSU e i lavoratori nei processi di miglioramento continuo.
In aggiunta, è stata avanzata la proposta di istituire comitati consultivi all’interno delle aziende con almeno 500 dipendenti al fine di favorire la consultazione preventiva su decisioni strategiche e piani industriali.

La discussione ha toccato anche il tema della gestione delle transizioni durante eventi di riorganizzazione, crisi aziendali e delocalizzazioni, con l’obiettivo di evitare esuberi e licenziamenti. Un altro tema centrale è stato la promozione della sostenibilità attraverso il coinvolgimento delle RSU e delle RLS e la definizione di un bilancio di sostenibilità per migliorare l’impatto sociale e ambientale delle imprese.

La regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale è stata discussa con grande attenzione, con l’obiettivo di tutelare i lavoratori e garantire il rispetto dei loro diritti, considerando gli impatti occupazionali e il miglioramento dei luoghi di lavoro.

Al centro anche il tema delle politiche di genere. Noi abbiamo posto l’accento sulla riduzione delle disparità salariali tra uomini e donne, la promozione dell’occupazione femminile e l’applicazione delle norme contrattuali per le vittime di violenza di genere.

Per noi è di estrema importanza anche migliorare le tutele dei lavoratori stranieri, per chi è affetto da patologie gravi e invalidanti e per rafforzare i diritti sindacali, inclusa la garanzia di strumenti informatici e digitali per favorire l’informazione e la consultazione dei lavoratori.

Federmeccanica e Assistal hanno detto di voler proseguire nella sperimentazione della partecipazione e nella discussione di politiche industriali con gli Osservatori nazionali, ma ha anche risposto negativamente alla richiesta di maggiore strutturazione e di maggiori obblighi di comunicazione, di informazione e di partecipazione.

Insomma, permangono ancora delle distanze che affronteremo in ogni caso nel prossimo incontro del 26 luglio, durante il quale parleremo anche di mercato del lavoro, politiche attive e appalti. L’obiettivo primario per noi è quello di garantire migliori condizioni di lavoro e tutele per tutti i lavoratori metalmeccanici e sicuramente non ci tireremo indietro, ma continueremo con coraggio e determinazione a portare avanti le nostre richieste.

Sul fronte industriale, come sapete le perquisizioni della Guardia di Finanza negli stabilimenti ex Ilva hanno sollevato interrogativi sulla gestione Mittal, proprio come noi avevamo più volte denunciato pur rimanendo inascoltati. È essenziale che si faccia piena luce su queste questioni per assicurare giustizia e permettere il rilancio della siderurgia in Italia. Come ho già detto in altre occasioni, esorto tutti coloro che sanno di parlare. I lavoratori di Acciaierie d’Italia stanno pagando da troppi anni un prezzo inaccettabile e hanno bisogno di risposte certe.

Nel frattempo è arrivata anche l’approvazione da parte della Commissione europea del prestito ponte di 320 milioni ad Acciaierie d’Italia in AS. Ora ci sono le condizioni per la convocazione del tavolo a Palazzo Chigi, che abbiamo richiesto da settimane, per riprendere la discussione con il governo sulle prospettive dell’ex Ilva, sul piano industriale e di ripartenza, sulle ulteriori risorse da mettere a disposizione dei commissari, sull’occupazione e sull’annunciato bando di gara.

In questi giorni a Torino si stanno svolgendo due appuntamenti legati a Stellantis, un’azienda di fondamentale importanza per il nostro Paese soprattutto in un momento epocale come quello della transizione all’elettrico.
Il settore automotive in Italia rappresenta il primo settore industriale ed è incentrato per lo più attorno a Stellantis, che oggi offre nel nostro paese occupazione a quarantamila dipendenti diretti più molte decine di migliaia nell’indotto.

Per salvaguardarlo oggi dobbiamo affrontare diverse sfide. Abbiamo bisogno del Governo, ma abbiamo bisogno anche di risposte dalla stessa Stellantis. L’elettrico aprirà una vera e propria lotta per la sopravvivenza fra i produttori tradizionali e colpisce in modo particolare l’Italia, quello che non possiamo fare è rimanere a guardare. Per vincere dobbiamo imparare a fare sistema ed è per questo stiamo insistendo verso il Governo affinché porti finalmente a compimento i lavori iniziati un anno fa con l’apertura del tavolo automotive.

Rimaniamo fermi nel nostro impegno di difendere i diritti e le tutele dei lavoratori nell’industria metalmeccanica, affrontando le sfide attuali con determinazione e dedizione.

 

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