Care lavoratrici e cari lavoratori,
la trattativa con Federmeccanica e Assistal per il rinnovo del contratto continua. Abbiamo già svolto tre incontri, il primo di presentazione della piattaforma il 30 maggio, il secondo su salario, orario e welfare il 18 giugno e il terzo su inquadramento, formazione e sicurezza che si è svolto proprio ieri, 27 giugno.
La trattativa, quindi, è partita subito nel vivo affrontando i temi del salario, della riduzione dell’orario e del welfare. La nostra richiesta di 280€ di incremento salariale nel triennio al livello medio e la riduzione dell’orario di lavoro, unitamente alle richieste sul miglioramento del welfare, per noi non sono negoziabili.
I lavoratori hanno bisogno di recuperare potere d’acquisto. Basti pensare che negli ultimi dieci anni i metalmeccanici hanno recuperato solo un terzo dell’inflazione, nonostante il nostro impegno e il risultato ottenuto nel CCNL del 5 febbraio 2021. Dal 2020 al 2023 l’inflazione record ha eroso i salari mettendo in difficoltà le famiglie e noi non possiamo non tenerne conto. Con l’ultima tranche di oltre 130€, legata al dato dell’Ipca, i lavoratori hanno recuperato solo parzialmente il potere d’acquisto perso. Il nostro compito è sempre stato quello di restituire una vita più dignitosa possibile ai lavoratori, coloro che insieme alle aziende generano ricchezza nel nostro Paese.
L’orario di lavoro è fondamentale per rilanciare le nostre industrie manifatturiere. È arrivato il momento di ridurre l’orario di lavoro settimanale a 35 ore a parità di salario, per attrarre le nuove generazioni, bilanciare vita e lavoro, per risolvere le crisi industriali e affrontare le transizioni ecologiche e digitali in atto. Per questo abbiamo chiesto la sperimentazione di questo strumento nelle aziende metalmeccaniche. Nelle aziende italiane ed europee dove questo è già una realtà c’è stato un incremento della produttività e un miglioramento del benessere dei lavoratori.
Dobbiamo continuare a migliorare il welfare aziendale rafforzando strumenti come metaSalute e Cometa. La pandemia ha messo a dura prova il sistema sanitario nazionale e l’assistenza sanitaria integrativa ha permesso a migliaia di lavoratori di accedere a cure e visite specialistiche fondamentali. Non può essere uno strumento sostitutivo, ma deve essere migliorato ancora per aiutare sempre più lavoratori. Così come Cometa è sempre più utilizzato e va ancora più valorizzato.
In un periodo storico di cambiamenti epocali, che stanno già rivoluzionando il lavoro metalmeccanico e non solo, la formazione rappresenta uno strumento essenziale per la crescita professionale dei lavoratori e per affrontare al meglio gli effetti della transizione digitale e dell’intelligenza artificiale. Nel nostro contratto nazionale l’abbiamo definito come diritto soggettivo nel 2016 ma oggi dobbiamo migliorarlo e renderlo effettivo per tutti i lavoratori, anche in periodi di utilizzo di ammortizzatori sociali.
Come proponiamo di consolidare e implementare la piattaforma digitale di MetApprendo, unica in Europa, per renderla sempre più parte centrale nella formazione professionale. Abbiamo di fronte sfide epocali e per questo dobbiamo avere tutti gli strumenti possibili a disposizione, a partire dalla formazione, altrimenti subiremo conseguenze occupazionali, sociali ed economiche disastrose.
Rispetto all’inquadramento professionale, nell’ultimo rinnovo abbiamo impresso un’importante innovazione, andando a riformarlo con una nuova classificazione dei profili professionali. Ad oggi, però, non registriamo i risultati previsti e per questo chiediamo un’accelerazione nella concreta implementazione e applicazione nelle aziende, per valorizzare le professionalità.
Per la Uilm la sicurezza è la pre condizione in ogni luogo di lavoro e non può rappresentare un costo. Il nostro obiettivo è zero morti sul lavoro e per questo sono fondamentali la prevenzione, la formazione, i controlli e le sanzioni per le aziende non in regola. Nel nostro settore, nonostante i grandi passi avanti fatti negli anni, dobbiamo rafforzare in ogni aspetto la sicurezza, soprattutto a partire dalle piccole realtà, per garantire la piena tutela della salute dei lavoratori.
Chiediamo ora a Federmeccanica e Assistal di istituire un metodo di lavoro per approfondire al massimo i temi che abbiamo presentato e di cui abbiamo iniziato a discutere, perché al termine di questi primi incontri già definiti dovremo tirare le somme e capire in che direzione vogliamo andare. È fondamentale mettere a sintesi le nostre idee e le nostre argomentazioni, lavorare con sinergia, con responsabilità e anche con coraggio per arrivare a una conclusione nel più breve tempo possibile e per dare ai metalmeccanici il contratto che meritano.
Sebbene la trattativa sia iniziata in salita, noi non ci arrendiamo perché siamo convinti delle nostre idee. Le nostre richieste sono giuste e non arretreremo al primo ostacolo. Federmeccanica e Assistal devono sapere che andremo avanti, con il sostegno convinto dei nostri lavoratori che hanno approvato la piattaforma contrattuale di Fim Fiom Uilm con il 97% dei consensi. Non li deluderemo.