Un anno e poco più di “stra-ordinaria” Ducati

di Stefano Lombardi

Il 30 maggio 2024 abbiamo sottoscritto l’ipotesi di accordo per il contratto di 2° livello con la Ducati Motor Holding. Un accordo importante, al termine di un negoziato complesso, durato poco più di 16 mesi e con un impatto che oltrepassa le mura dello stabilimento di Borgo Panigale, arrivando fino in Thailandia e che interviene anche su alcune aziende emiliane che garantiscono a Ducati una filiera di eccellenze. Un’ipotesi di accordo che definisce un aumento notevole di salario certo, con in più 700 euro sul premio Feriale, passando così dagli attuali 1.300 a 2.000 euro; conferma la struttura negoziale del PDR, interessato da un incremento di 400 euro, di cui già 200 già erogati dal 2023, passando così ad un PDR di 3.100/3.300 euro a regime.

MIGLIORI TEMPI DI VITA E LAVORO
Questi importi ad una lavoratrice o ad un lavoratore della Ducati garantiscono di percepire, attraverso la contrattazione integrativa, qualcosa come 10.000 euro annui in più rispetto i minimi contrattuali, confermando la convinzione che la Uilm ha da sempre, di come la contrattazione aziendale debba ridistribuire la ricchezza prodotta in azienda.
L’accordo non è solo ridistribuzione economica ma ha anche la capacità di migliorare i tempi di vita e di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori intervenendo su permessi retribuiti a carico aziendale per le visite mediche dei figli da 0 a 8 anni, 25 ore annue per figlio, e per la gestione degli affetti, animali domestici compresi, con ulteriore 6 ore a carico dell’azienda.

ALTRE NOVITA’
Aumentano anche le indennità di turno, confermando la riduzione orario per i turni “OLD” (7 ore di lavoro pagate 8) e per i 21 turni con la turnazione di 4 giorni su 7 nelle medie settimanali. Ulteriore novità è il risparmio del 35% per acquisto dell’abbonamento TPL favorito anche da un accordo tra il Comune di Bologna e la Ducati, con la conseguenza di un risparmio notevole per i lavoratori interessati e la capacità di dare risposte concrete sulla transizione ecologica ed energetica. A tutto questo si aggiunge l’accordo sui livelli occupazionali in cui sono definite 300 posti di lavoro a tempo indeterminato, tra diretti ed indiretti di produzione, con Stabilizzazioni e Nuove assunzioni nel periodo 2023/2025.
Accordo che conferma la volontà di continuare a definire una filiera di fornitori nel territorio a condizioni però che gli stessi garantiscano rispetto dei contratti nazionali sottoscritti dalle OO.SS. maggiormente rappresentative, una attenzione particolare ai temi di Prevenzione, di Salute e di Sicurezza.

INVESTIMENTI E ASSETTI INDUSTRIALI
Il capitolo investimenti e assetti industriali assume una rilevanza strategica per il futuro dello stabilimento bolognese, difatti è stato il capitolo che ha avuto i maggiori momenti di tensione e visti gli argomenti, non poteva essere diversamente. La comunicazione della Ducati di voler spostare alcune produzioni come la V2 nello stabilimento thailandese ha condizionato e non poco la sottoscrizione dell’ipotesi di accordo.
Come Uilm abbiamo detto da subito cosa pensavamo fosse necessario per cominciare a discutere e quindi la conferma della centralità dello stabilimento di Borgo Panigale con elementi certi e non solo dichiarazioni. Da subito abbiamo richiesto Investimenti su Infrastrutture con tempi di realizzazione dei vari interventi, sul Prodotto per comprendere cosa, come, quando e quali nuovi prodotti si produrranno a Bologna ed i necessari Investimenti sulle linee produttive in linea con le famiglie di nuove moto prodotte. Elementi fondamentali, senza i quali la UILM non avrebbe firmato alcun accordo sul tema. Forse a qualche dirigente aziendale la linea della Uilm all’inizio è stata digerita male, siamo invece convinti di aver fatto bene a definire una nostra linea chiara, leale ma ferma.
Per noi l’equazione era e rimane semplice: Investimenti, Maggior Occupazione, Nuovi Prodotti, Produzione garantite a Bologna.

GARANZIE PRODUTTIVE
L’accordo è stato fatto esattamente così, con 585 Milioni di euro di investimenti complessivi nel prossimo quinquennio, con garanzie produttive fondamentali: garanzia sui modelli prodotti a Bologna, almeno 42.000 moto, una percentuale di almeno il 20% di motori V2, garantendo alle produzioni di Borgo Panigale tutto il mercato V4 e tutti i nuovi modelli, OOF ROAD compreso, ad eccezione dei mercati condizionati da dazi particolari, il cui impatto è comunque non rilevante.
Siamo francamente convinti di aver fatto un buon lavoro, del resto un volume così importante di Investimenti non era mai stato fatto, un lavoro che ci ha coinvolto molto, con emozioni non sempre “positive”.
Una trattativa durata poco più di 16 mesi, durante i quali qualcosa è accaduto: 2 mondiali Moto Gp vinti, l’entrata nel campionato Off Road, centinaia di ore di trattativa, non poche riunioni tra funzionari in orari e giornate a dir poco “particolari”. Un’esperienza unica per uno che viene da Roma e che come primo incontro della sua esperienza in un’altra città gli capita il tavolo di rinnovo del Contratto integrativo Ducati.
Nei contenuti di quest’accordo mi rimarrà qualcosa di personale, la sensazione di aver sottoscritto un accordo con un’azienda differente dalle altre, un’azienda che per i bolognesi e non solo è qualcosa di diverso, che sa di sogno e di appartenenza, quella sensazione che hanno i “ducatisti”.
Magari sbaglio, ma con la firma di quest’accordo mi sembra di essere un po’ più “bolognese”.

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