Fincantieri: Divisione Navi Militari Informativa annuale

Il 4 giugno, a Riva Trigoso (GE), dopo l’incontro specifico della divisione “Navi mercantili” che si è tenuto a Roma lo scorso 21 maggio, si è tenuta la seconda parte dell’informativa annuale nazionale di Fincantieri relativa alla divisione “Navi militari”, alla presenza del capo divisione Dario Deste e ai responsabili delle funzioni HR group.

SITUAZIONE GENERALE
La situazione generale presentata è certamente positiva. L’anno 2023 si è chiuso positivamente e il 2024 si è aperto con tutta una serie di attività molto promettenti in termini di probabili future e acquisizioni. Da questo punto di vista è evidente che il quadro geopolitico internazionale certamente critico e diffuso, nell’ambito della difesa sta determinando ripercussioni positive per l’attività di Fincantieri. I rapporti commerciali e le conseguenti commesse riguardano chiaramente la Marina Italiana, che offre un forte supporto alle attività di Fincantieri, ma allo stesso tempo anche con le Marine del Qatar, Egitto, Indonesia. Quest’ultima ha permesso di aprire il mercato dell’estremo oriente tanto che sono già ad uno stato avanzato le relazioni con Filippine e Malesia. La sfida strategica di Fincantieri è quella di non essere “semplicemente” un costruttore e fornitore di navi, bensì di agire da integratore e prime contractor sia per quanto riguarda gli equipaggiamenti tecnologici, sia per quanto riguarda tutto il fondamentale ambito logistico-servizi post vendita, strategico sarà avere insediamenti logistici e di supporto nei vari paesi.

RIFERIMENTO MONDIALE

Per quanto riguarda i prodotti, su corvette, fregate leggere e pattugliatori, Fincantieri è un riferimento a livello mondiale. In forte crescita anche tutta l’attività Underwater, la capacità di produzione sottomarina sarà sempre più rilevante in particolare in un’ottica di difesa europea che stenta a decollare e che vede forte competitività tra i diversi player dei paesi dell’Unione.
In relazione agli aspetti legati alle attività nei cantieri (in particolare i due cantieri integrati di Riva Trigoso e Muggiano), nell’attuale biennio (2024, inizio 2025) si attraverserà una fase di non completa saturazione delle ore di lavoro, ma gestibili, a fronte di ritardi in ambito commerciale registrate nel biennio 2022/2023. La situazione comunque non preoccupa l’azienda che garantisce comunque la piena attività e anche crescita occupazionale (anche tra gli operai diretti di produzione attraverso il secondo step di “Maestri del Mare”). L’attività riguardante poi la “Divisione Componenti”, sviluppata nell’officina meccanica di Riva Trigoso, ha ormai saturato il 2024 e, in pochi mesi, saturerà anche il 2025. Componenti meccanici quali propulsori, eliche, timoni e stabilizzatori, oltre alle turbine a vapore, garantiscono un fatturato di circa 150 milioni di euro/anno che vede occupare circa 370 lavoratori. Bene anche gli investimenti che si aggirano in circa 4,5 milioni anno per l’innovazione e per l’officina.

IL CANTIERE DI RIVA
In ultimo, invece, merita una attenta riflessione la scelta di Fincantieri di “razionalizzare” le attività del cantiere di Riva. L’azienda ha confermato la volontà di dismettere l’officina tubi (non certi i tempi, rimarrà solo un piccolo presidio a Muggiano) garantendo alle circa 10/15 persone interessate un percorso di riqualificazione che le vedrà poi impiegate in altri settori produttivi dello stabilimento di Riva. Su questo sarà necessario un auspicato e attento confronto con i nostri delegati per dare certezze ai lavoratori coinvolti e per evitare il rischio del depauperamento di know how acquisito negli anni.
Per quello che riguarda gli investimenti, confermati quelli in programma per Riva. Per il sito di Muggiano Fincantieri ha confermato la volontà di procedere alla costruzione del nuovo bacino che sarà (preferibilmente) in muratura. L’intervento vedrà un impegno economico oneroso per Fincantieri e di concerto è indispensabile un intervento pubblico, questa infrastruttura darà la possibilità di avere una ulteriore banchina affinché l’opera possa interessare i vari delle prossime costruzioni sia per il sito di Muggiano che di Riva Trigoso.

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