L’Editoriale

Care lavoratrici e cari lavoratori,

siamo alla vigilia di un appuntamento importantissimo per noi, il 30 maggio infatti ci sarà il primo incontro per la presentazione della piattaforma per il rinnovo del contratto con Federmeccanica e Assistal.
Nella lettera che ci hanno inviato, come sapete, hanno parlato di “evidenti deviazioni” nelle nostre richieste. La trattativa parte dunque in salita, ma ovviamente questo non ci scoraggia. Da che ho memoria, non c’è mai stata una trattativa semplice nei rinnovi contrattuali, né confronti partiti in maniera ottimale. Sarà così anche questa volta, ma noi siamo convinti che le nostre richieste sono giuste.

Di questo abbiamo parlato anche all’Esecutivo nazionale Uilm, che si è svolto il 16 maggio scorso presso la sede nazionale in Corso Trieste 36 a Roma. In quella occasione abbiamo anche approvato il rendiconto consuntivo 2023 e il preventivo 2024, che è avvenuto all’unanimità e con soddisfazione per i positivi risultati registrati, frutto soprattutto della crescita degli iscritti e della rappresentanza Uilm registrata in questi anni.

L’esecutivo poi, come dicevo, ha svolto una prima valutazione sull’apertura della trattativa per il rinnovo del CCNL Federmeccanica e Assistal. “Più salario, meno orario” è lo slogan scelto dalla Uilm per questa importante trattativa ma tutti gli 11 punti della piattaforma sono di grande interesse per le lavoratrici e i lavoratori dell’industria metalmeccanica e dell’installazione di impianti, e quindi per la Uilm che con determinazione e consapevolezza agirà nel negoziato.

Il consenso registrato nell’ampia campagna di assemblee unitarie per l’illustrazione delle richieste per il rinnovo del CCNL conclusa lo scorso 10 aprile, deve essere consolidato con ulteriori informazioni e discussioni con i lavoratori e le lavoratrici per tutto lo svolgimento della trattativa. La richiesta salariale di 280 euro sui minimi nel triennio e la sperimentazione dell’orario di lavoro a 35 ore settimanali sono al centro della nostra piattaforma e al centro di una grande trasformazione del mercato del lavoro in atto in tutta Europa e non solo. Siamo convinti di essere nel giusto e vogliamo a tutti i costi rompere dei pregiudizi restituendo ai lavoratori dignità e qualità di vita oltre il lavoro.

Nel corso dell’Esecutivo abbiamo discusso anche degli infortuni gravi o mortali sul lavoro, che purtroppo non si fermano. Ultimo in ordine di tempo, rispetto a questo mio editoriale, l’incidente mortale di un lavoratore della KME a Fornaci di Barga. Tutta la Uilm ha espresso profondo cordoglio alla famiglia della vittima, ma è chiaro che siamo stanchi di leggere queste notizie quando la nostra Confederazione da anni porta avanti una campagna che mira ad avere risposte concrete dalla politica. Vogliamo Zero Morti sul Lavoro e continuiamo a chiederlo con forza.

Per quanto riguarda le politiche industriali, nel settore dell’automotive il susseguirsi di notizie confuse e perfino contraddittorie rende la situazione sempre più difficile e questo conferma la urgenza di un tavolo presso la Presidenza del Consiglio con Stellantis, per entrare nel merito delle problematiche degli stabilimenti italiani e scongiurare il protrarsi di una polemica fra Governo e Stellantis, il cui prezzo è pagato dai lavoratori.

Molto grave è la situazione del settore degli elettrodomestici, stretto fra bassa domanda e aumento dei costi di produzione, come attestano le dinamiche sia produttive sia societarie di Electrolux e di Whirlpool; anche in questo caso la Uilm richiamerà il governo alle sue responsabilità e chiederà di mantenere le promesse fatte di sostegno al comparto.

Per quanto riguarda l’ex Ilva è necessario che il governa metta in campo tutte le iniziative, anche con strumenti finanziari ordinari e straordinari, per consentire ai commissari di poter attuare il piano di ripresa produttiva di tutti gli impianti ed il ripristino dell’assetto impiantistico ante gestione ArcelorMittal per il rientro di tutti i lavoratori dalla Cigs, la salvaguardia del l’indotto e presentare ai futuri investitori un gruppo siderurgico con tutte le potenzialità che tutti i siti, a partire da Taranto, Genova e Novi sono in grado di poter esprimere.

Dedicheremo inoltre grande attenzione anche ai riflessi sul settore aeronautico italiano rispetto alle difficoltà del gruppo Boeing di cui in Italia sono presenti numerose importanti aziende partner industriali. La nostra attenzione non verrà meno anche per tutti gli altri settori, a partire dalla cantieristica navale, che beneficiano di una positiva congiuntura.

Così come, più in generale, occorre intervenire per invertire il declino della siderurgia, per gestire la transizione digitale ed ecologica e per attivare finalmente i piani PNRR nel settore degli appalti telefonici.

Ci sono dunque rilevanti esigenze di una forte azione sindacale, dal rinnovo dei CCNL alla tutela dell’apparato produttivo e dell’occupazione nel nostro Paese e su questi temi la Uilm c’è e ci sarà!

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