Di Andrea Farinazzo
Le norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro (SSL) non sono solo un insieme di regole da applicare nelle attività lavorative, ma hanno anche il potere di riuscire sia a salvare vite umane che a migliorare la produttività.
A ricordarlo è l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA) che sta portando avanti un progetto di ricerca, tuttora in corso, per aiutare le aziende, comprese le micro e piccole imprese, a soddisfare i requisiti richiesti dalla normativa e a dare priorità al benessere dei lavoratori. Per ricordare questo nuovo progetto è stato pubblicato, anche in italiano, un breve documento informativo sulla promozione della conformità e dal titolo “Responsabilizzare le imprese al rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro”.
Le difficoltà della conformità e il contesto organizzativo
Sul sito dell’Agenzia europea, nello spazio web relativo al miglioramento della conformità alle normative in materia di SSL, si sottolinea che proprio in relazione alle continue mutazioni della struttura e organizzazione del lavoro, “è più importante che mai assicurarsi che le imprese adempiano gli obblighi prescritti dalle normative in materia di salute e sicurezza sul lavoro (SSL)”.
In questo senso l’attività dell’EU-OSHA di “promozione della conformità nell’ambito della SSL” (2021-2024) serve ad analizzare i fattori che influiscono sul rispetto delle norme vigenti, allo scopo di “creare un contesto organizzativo che offra sostegno alle imprese nel loro impegno a proteggere la salute e la sicurezza dei lavoratori”. Infatti si sottolinea che “può essere difficile rispettare i regolamenti in materia di sicurezza e salute sul lavoro (SSL), in particolare per le microimprese e le piccole e medie imprese”. E da alcune precedenti ricerche dell’Agenzia europea emerge che su tale conformità incidono notevolmente determinati fattori esterni (incidenza della catena di approvvigionamento, presenza di servizi esterni in materia di SSL, presenza di norme sociali o settoriali, disponibilità di sostegni finanziari, …).
Questa attività dell’Agenzia europea vuole dare seguito a questi risultati “passando in rassegna le tipologie di sostegno disponibili e valutando strategie innovative per incentivare la conformità alle normative”.
La promozione della conformità: i due principali rami di ricerca
Riguardo al progetto e al programma di ricerca, si indica che dopo una fase iniziale di revisione generale della conformità in materia di SSL, “sono stati individuati due principali rami di ricerca da studiare più approfonditamente”:
- il primo riguarda “gli approcci alla promozione in materia di SSL basati sul mercato e analizza le politiche e le strategie che influiscono sui rapporti con la catena di approvvigionamento al fine di migliorare la conformità alle normative, con particolare attenzione ai settori agroalimentare e edile;
- il secondo ramo di studio è incentrato sul ruolo dello Stato, ovvero gli approcci di regolamentazione e applicazione delle leggi volti ad assicurare il rispetto delle norme nell’ambito della SSL, al fine di individuare prassi innovative adottate dagli ispettorati e dai servizi di prevenzione per promuovere la SSL”.
La promozione della conformità: responsabilizzare le imprese
A questo proposito anche nel documento “Responsabilizzare le imprese al rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro” si ribadisce che “tenere il passo con l’evoluzione dei requisiti in materia di salute e sicurezza sul lavoro (SSL) può essere impegnativo, soprattutto per le micro e piccole imprese”.
Il nuovo programma di ricerca dell’EU-OSHA mira proprio “a creare un clima che incoraggi, sostenga e aiuti le organizzazioni nell’adempimento dei loro obblighi in materia di salute e sicurezza dei lavoratori”. E si sofferma. ad esempio, con riferimento anche a quanto già accennato, sul ruolo del mercato e sui “rapporti tra acquirenti e venditori per migliorare le condizioni di lavoro”. Due i settori al centro dell’attenzione: “il settore agroalimentare (5,5 % del PIL dell’UE e 23 milioni di lavoratori) e quello edile (9 % del PIL dell’UE e 16 milioni di lavoratori)”.
La ricerca evidenzia poi la necessità di “combinare i «tradizionali» servizi di applicazione delle leggi e prevenzione imposti dallo Stato con altri approcci innovativi. Mira ad affrontare i rischi emergenti nonché a proteggere i gruppi di lavoratori vulnerabili e sottolinea l’importanza di metodi efficienti per affrontare le nuove forme di lavoro difficili da raggiungere, come il lavoro mediante piattaforme digitali”.
È poi emersa anche la necessità di esaminare in che modo le difficoltà causate dalla pandemia da COVID-19 abbiano influito sulla conformità in materia di SSL.
Si indica che “integrando gli insegnamenti tratti da questa crisi senza precedenti”, l’obiettivo dell’Agenzia è quello di “contribuire al processo di elaborazione delle politiche e migliorare le condizioni di lavoro e il benessere dei lavoratori”. E questa sezione del programma, ad esempio, “fa luce sulle catene di approvvigionamento dei settori agroalimentare ed edile, i cui lavoratori sono stati tra i più colpiti” dalla pandemia da COVID-19. Senza dimenticare che la conformità alle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro migliora non solo la sicurezza, ma, come indicato all’inizio dell’articolo, “altresì la produttività e fa bene alle imprese”.
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