di Bruno Cantonetti
Il 20 dicembre 2023 col nostro segretario generale, Rocco Palombella, e i segretari generali di Fim e Fiom abbiamo firmato l’ipotesi di accordo del Contratto Integrativo della Leonardo. Un atto importante, il secondo integrativo in crescita dalla costituzione della one company. A suggellare la valenza di quel momento sono intervenuti anche l’amministratore delegato e il direttore generale di Leonardo.
UN ULTERIORE PASSO VERSO LA ONE COMPANY
E’ stata una prova importante, che ci ha impegnati tutti con convinzione, a continuare verso un obiettivo, Costruire condizioni e trattamenti Contrattuali simili fra tutti i lavoratori e le lavoratrici di questo grande gruppo italiano. Ritenevamo che fosse il momento giusto per arrivare a un PdR uguale in ogni Divisione Leonardo e in LGS e Leonardo Logistics. Una trattativa lunga contraddistinta da momenti di difficoltà anche sulla parte economica che per fortuna abbiamo superato con soddisfazione. Abbiamo sancito che gli aumenti del contratto nazionale non devono essere assorbiti proprio per rispettare il valore della contrattazione, a tutti livelli che sono previsti quello nazionale e quello di secondo livello! Abbiamo ribadito quanto riteniamo importante costruire una copertura assicurativa di carattere integrativo aggiuntivo a quanto previsto dal fondo sanitario dei metalmeccanici soprattutto per un gruppo come Leonardo che sul mercato del lavoro si pone a riferimento per trattamenti economici e di welfare, quelli che comunemente vengono considerati quando si valuta l’ingresso in azienda.
LA MISURAZIONE DEL RISULTATO
A rientro dopo la pausa natalizia abbiamo pianificato il calendario delle assemblee, un percorso capillare per parlare e raccontare ai lavoratori come si era snodata la trattativa raccogliere le impressioni comprenderne le perplessità sottolineare il valore delle innovazioni presenti nella ipotesi di accordo. Come è naturale che sia ci si domandava se fossimo stati in grado pienamente di trasferire nel modo corretto il valore di quanto eravamo stati in grado di costruire. La prima assemblea si è tenuta il 22 gennaio nel sito di Tiburtina della divisione elettronica, c’era attesa, aspettative e dubbi. I dubbi non riguardavano la parte economica che è indubbiamente di grande soddisfazione ma i cambiamenti intervenuti ad esempio sulla sanità integrativa, o sul nuovo premio di anzianità. Ancora una volta abbiamo avuto la prova che lavorare con trasparenza rappresentando con passione Le motivazioni che producono le scelte diventi un punto di forza del sindacato. Tutti quelli con cui ci siamo confrontati nelle tante assemblee fino ad ora svolte hanno capito, stanno comprendendo quanto sia importante essere riusciti ad accrescere i trattamenti anche normativi in un contesto di riferimento che è cambiato. Regole comuni ed autonomie negoziali che insieme al ritrovato protagonismo dei lavoratori si tradurranno nella energia che serve per affrontare la pratica lavorativa quotidiana. Ed è di grande soddisfazione confrontarsi e condividere le motivazioni che sono alla base di alcune scelte o qualche cambiamento.
RIDUZIONE DELL’ORARIO DI LAVORO ~ LA GRANDE ATTESA
Mi permetto di definirla così perché rappresenta una novità notevole in una realtà industriale, Aerospazio Difesa e Sicurezza, che in questo momento è in crescita e chiede incrementi di produttività. Siamo riusciti a convincere Leonardo, che non si deve sottrarre a questo percorso che si sta avviando nel mondo del lavoro. Affrontare i cambiamenti della società e costruire nuovi modelli che tengono nel giusto conto le esigenze di chi lavora darà nuova energia al lavoro e alla crescita aziendale. Il motore di questa crescita sono ancora una volta lavoratrici e lavoratori di questo gruppo che mettono da parte la perplessità e diventano disponibili ad investire congiuntamente in questo cambiamento. Questa è stata la grande constatazione, il livello di consapevolezza di quanto valga questo cambiamento per il mondo del lavoro. E siamo convinti che partendo dalla sperimentazione graduale di un nuovo modello di lavoro poi questo diventi patrimonio di tutti i 32mila lavoratori della Leonardo e anzi, visto che siamo alla vigilia del rinnovo del CCNL, noi della Uilm crediamo che questo possa diventare un obiettivo per tutti i metalmeccanici del nostro Paese.
LA UILM
Noi, il nostro metodo, con trasparenza fin dalle prime fasi abbiamo condiviso scelte e difficoltà, siamo riusciti a costruire un gruppo che è in grado di vivere e trasmettere agli iscritti ed ai lavoratori, tutti i momenti di discussione, questo è un altro grande risultato raggiunto, di cui dovremo essere orgogliosi, poiché con tanto impegno abbiamo ricostruito quel legame forte fra i lavoratori, che è l’essenza di una organizzazione sindacale, che continua a crescere grazie al contagio della passione e al valore del lavoro.