di Chiara Romanazzi
Il sindacato europeo industriale sta preparando una campagna per rivendicare “buoni posti di lavoro industriali in Europa”. Questa campagna si compone di due parti: la prima, che sarà lanciata il 21 novembre, è dotata di un piano industriale elaborato dal sindacato europeo in cui vengono proposte 8 soluzioni per creare posti di lavoro industriali di qualità. Questa prima parte della campagna si svolgerà contemporaneamente a quella del sindacato confederale europeo, la Ces, dal nome “Un patto migliore per i lavoratori”; la seconda, invece, sarà lanciata nella primavera 2024 e sarà composta da 5 richieste chiave per il prossimo Parlamento Europeo. La campagna si rivolgerà ai politici nazionali ed europei e ai futuri membri del Parlamento europeo. In questo autunno, infatti, la domanda che si è posta IndustriAll Europe per la sua campagna è: “Come creare e mantenere buoni posti di lavoro industriali?”
Le soluzioni che hanno proposto sono:
- Lo Stato di diritto deve significare rispetto dei diritti dei lavoratori e dei sindacati.
La Commissione Europea ha la responsabilità di difendere la libertà di associazione, il diritto di riunione e il diritto di sciopero in tutti gli Stati Membri.
- Tutti i processi decisionali devono essere guidati da una buona bussola per l’occupazione.
L’ Unione Europea deve utilizzare tutti gli strumenti disponibili per migliorare la qualità del lavoro, rafforzare la contrattazione collettiva, aumentare il potere d’acquisto e promuovere lo sviluppo e il miglioramento delle competenze della forza lavoro esistente, garantendo transizioni giuste.
- Formazione per la sicurezza del lavoro
Tutti i lavoratori, indipendentemente dal tipo di contratto, devono avere diritto alla formazione, attraverso un tipo di formazione che anticipi e gestisca i cambiamenti nelle industrie.
- Una vera agenda di investimenti industriali per tutte le regioni senza assegni in bianco
L’uso degli aiuti di Stato come principale meccanismo di finanziamento pubblico per l’industria rischia di frammentare ulteriormente il mercato interno e di accentuare le disuguaglianze tra paesi e regioni. Abbiamo bisogno di un vero piano europeo di investimenti all’altezza della sfida, basato sulla solidarietà e su un piano per l’occupazione in ogni regione. Le condizionalità sociali devono garantire che il sostegno fornito attraverso strumenti politici, aiuti di Stato o fondi dell’UE porti a investimenti e posti di lavoro di qualità in Europa
- Un diritto all’energia per tutti, a casa e al lavoro
Le politiche energetiche europee devono garantire l’accesso a un’energia decarbonizzata e a prezzi accessibili e una profonda riforma della regolamentazione del settore energetico che soddisfi le esigenze delle famiglie e delle nostre industrie.
- Condizioni di parità a livello internazionale con buoni posti di lavoro lungo la catena di fornitura.
Occorre creare condizioni di parità tra l’UE e i suoi partner economici, anche compiendo ogni sforzo per garantire condizioni di parità per la decarbonizzazione e partenariati per l’approvvigionamento di materie prime, nel rispetto degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e dei diritti umani nei paesi terzi.
- Coerenza politica per la decarbonizzazione senza deindustrializzazione
Occorre un attento monitoraggio delle politiche dell’UE in materia di clima ed energia e del loro impatto sull’industria, al fine di utilizzare la legislazione esistente per rivedere e adeguare la legislazione, se necessario, senza compromettere l’obiettivo di ridurre le emissioni e promuovere l’economia circolare.
- Niente su di noi, senza di noi: dialogo sociale e la partecipazione dei lavoratori
Il dialogo sociale e la partecipazione dei lavoratori sono essenziali per la creazione di industrie resilienti a tutti i livelli (aziendale, settoriale, nazionale ed europeo). Occorre istituire un Osservatorio europeo per una transizione giusta che monitori da vicino la duplice transizione, con la piena partecipazione dei sindacati.
Queste 8 soluzioni saranno inserite in un volantino che sarà definito “Il Manifesto dei buoni posti di lavoro industriali”. Ci sarà comunicato lo slogan e il logo della campagna, insieme agli hashtag da usare sui social media.
La campagna che sarà invece lanciata in primavera del prossimo anno, in vista delle elezioni europee di giugno 2024, sarà un manifesto costituito da 5 vittorie e 5 richieste: nelle vittorie sarà inserito ciò che è stato ottenuto dai deputati degli ultimi 4 anni, mentre nelle richieste verrà inserito ciò che chiederà IndustriAll Europe nel prossimo periodo.
5 vittorie | 5 richieste |
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Queste richieste verranno comunicate alle organizzazioni datoriali europee. Lo slogan sarà “Posti di lavoro industriali sicuri, ben retribuiti e sostenibili”.
Durante la prima parte della campagna IndustriAll Europe creerà un video per promuovere il manifesto su buoni posti di lavoro industriali che potrà essere usato durante gli eventi, per i social media e un altro video sarà poi creato dal sindacato industriale europeo per il prossimo Parlamento europeo.
IndustriAll Europe invita tutte le sue affiliate e i tutti i suoi comitati politici e settoriali a contribuire a questa campagna, ciascuno secondo il proprio ruolo e competenza. Inoltre, questa campagna sarà visibile anche durante la manifestazione europea indetta dalla Ces per il 13 dicembre a Bruxelles.
La Uilm aderirà attivamente a questa campagna e alla manifestazione europea. Vi terremo aggiornati tramite il nostro quindiciale Fabbrica e società e le nostre pagine social.