L’Editoriale

Care lavoratrici e cari lavoratori,

dopo la nostra Assemblea di Napoli del 4 e 5 ottobre, per la quale ringrazio tutti voi che ne avete garantito l’ottima riuscita, ci siamo ritrovati catapultati come sempre nella gestione del lavoro quotidiano, nel quale continuiamo a difendere i nostri lavoratori in un contesto economico e industriale sempre più complicato.

Mentre esce questo numero di Fabbrica società siamo per le strade di Roma nel tentativo di farci ascoltare dal Governo per salvare l’ex Ilva, oggi Acciaierie d’Italia, e con lei tutta la siderurgia italiana. Abbiamo deciso, infatti, di mettere in campo diverse iniziative nelle scorse settimane che si concludono proprio oggi con lo sciopero di 24 ore e la manifestazione nella Capitale dove sono previsti centinaia di lavoratori in corteo.

Come sapete, la situazione in cui versa questa fabbrica, considerata da tutti strategica per il nostro Paese, è gravissima. Ci aspettiamo risposte concrete dal Governo, e non ci fermeremo con la lotta finché non le otterremo. Oggi più che mai il tempo è davvero scaduto.

Il 17 ottobre scorso ho partecipato al Consiglio nazionale della Uil. Quello che è emerso è che la sofferenza delle persone, alla prova della perdita di circa il 20% del proprio salario e della propria pensione, impone la serietà di ricercare con ogni strumento di pressione e mobilitazione la strada per cambiare le scelte del Governo e della politica.

Il contenuto della NADEF ci preoccupa significativamente. La prossima legge di bilancio si farà in deficit caricando ulteriormente sulle prossime generazioni un costo che poteva essere sostenuto, con forme di finanziamento alternative. Non ci sono risposte adeguate sull’occupazione, a cominciare da giovani e donne, sul contrasto alla precarietà, sulle politiche attive e sulle politiche abitative.

Come sapete, la Uil ha partecipato a tutti gli incontri convocati dal Governo, incontri che purtroppo non hanno mai permesso alla nostra Organizzazione di ottenere risposte sulle proposte avanzate. Sebbene apprezziamo l’intervento sul cuneo fiscale, dobbiamo ricordare che è un provvedimento di mantenimento, quindi non strutturale.

Sulle proposte unitarie del sindacato non solo non ci sono risposte ma peggiorano le prospettive.

Sulle pensioni viene introdotta quota 104 e non si prevede nessun intervento di modifica sulla Fornero, così come tanto sbandierato durante le elezioni. Ancora una volta non si danno gambe né fiato alla legge sulla non autosufficienza.

Oltre due anni fa, la Uil aveva rilanciato l’idea di un’extratassa sugli extraprofitti, profitti aggiuntivi spesso frutto di speculazione. Ma dal Governo Draghi al Governo attuale il recupero di quelle risorse si è persino ridotto da 11 a 2 miliardi di gettito. I profitti delle imprese sono esplosi e sono la principale causa dell’inflazione. Tutto questo in un contesto dove i salari dei lavoratori continuano a perdere potere di acquisto ad essere colpiti dall’inflazione.

Per queste ragioni e non solo, la Uilm aderirà al percorso unitario che la Uil proporrà a Cgil e Cisl per sostenere il contenuto delle piattaforme e delle rivendicazioni unitarie, avviando insieme un percorso di mobilitazione regionale, territoriale e di categoria prevedendo manifestazioni con ore di sciopero.

Le persone, nel Paese reale, sono in crescente sofferenza e non è più tollerabile rimanere fermi.

Voglio fare un’ultima riflessione sulla Sicurezza sul Lavoro. I numeri dei decessi sul lavoro e degli infortuni sono ormai impressionanti. Più del 90% delle piccole e medie imprese violano le norme sulla sicurezza, ma anche le grandi tra appalti e subappalti non garantiscono la salute e la sicurezza. Servono, dunque, più ispettori, più formazione (di qualità), più sanzioni.

A ricordarci che non possiamo mai abbassare la guardia su questo, la Uil ha fatto realizzare un Murales sui muri dell’ex Fiera di Roma che ha inaugurato proprio il 17 ottobre, subito dopo il Consiglio nazionale.

Il nostro obiettivo è uno e chiarissimo: Zero Morti sul Lavoro.

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