Tenaris–Ternium: i sindacati al lavoro per l’accordo quadro globale del Gruppo

di Chiara Romanazzi e Guglielmo Gambardella

Il meeting IndustriAll Global Union Tenaris tenutosi a Bergamo nei giorni 18 e 19 settembre scorso ha visto la partecipazione di 40 delegati provenienti dai diversi paesi in cui sono presenti i siti produttivi del gruppo: Italia, Argentina, Romania, Canada, Colombia. I delegati di Messico, Guatemala, Brasile e Indonesia hanno partecipato in remoto.
La rete di Tenaris-Ternium rappresenta una delle prime reti costituite a livello globale; l’ultimo incontro internazionale si è tenuto nel 2018 e, a causa della pandemia, quello previsto nel 2020 a Bergamo si è tenuto quest’anno.

QUADRO DIFFERENZIATO
Nel corso dell’incontro sono state rappresentate, attraverso gli interventi dei diversi delegati, le situazioni delle realtà produttive dei vari Paesi facendo emergere un quadro molto differenziato delle condizioni sociali, sindacali e contrattuali.
La discussione e il confronto su questa diversità hanno rafforzato il sentimento di solidarietà fra i delegati e stimolato la necessità di ricercare iniziative che consentano di ridurre le disuguaglianze fra i lavoratori di Tenaris.
Per questo motivo si rende necessaria la creazione dell’Accordo Quadro Globale (GFA) che consentirà ai paesi più deboli di migliorare i diritti fondamentali sindacali previsti dalle convenzioni dell’OIL (Organizzazione Internazionale del Lavoro).

DUPLICE DIFFICOLTA’
La difficoltà nel raggiungere questo obiettivo è duplice. Da un lato Tenaris, come tante altre multinazionali continua a voler rifiutare il confronto a livello globale con IndustriAll. Anche in occasione del meeting di Bergamo, non ha accolto la richiesta dei sindacati di poter effettuare una visita allo stabilimento di Tenaris-Dalmine.
L’altra difficoltà è rappresentata dalle diverse legislazioni vigenti nei diversi Paesi, ma anche e soprattutto dalla storia sindacale e contrattuale.
Per esempio, l’Italia, rispetto agli altri Paesi della rete, ha raggiunto una posizione avanzata soprattutto nell’ambito del contratto collettivo nazionale. Per quanto riguarda la contrattazione aziendale, in queste settimane Uilm, Fim e Fiom sono impegnate in una fase di rinnovo.

Sono state registrate testimonianze dei diversi delegati intervenuti che hanno riportato situazioni di estrema difficoltà come quella rumena in cui il diritto di sciopero non è garantito o quella della Guatemala in cui l’orario di lavoro è mediamente di 12 ora giornaliere.

RAPPRESENTANZA DEBOLE
Ma le criticità maggiori evidenziate nel corso del confronto fra i delegati riguarderebbero anche la realtà argentina e quella messicana, Paesi in cui complessivamente è presente il 51% dei dipendenti dell’intero Gruppo e dove, purtroppo, il sistema di rappresentanza sindacale è più debole; negli Usa sono presenti l’11 % della forza lavoro, in Romania il 7%, in Brasile 6%, Colombia 5%, Canada 3%, Indonesia 2%.
L’occupazione italiana, con circa 2.200 dipendenti distribuiti nei siti di Dalmine, Piombino, Arcore e Costa Volpino rappresenta il 7% dell’organico complessivo del Gruppo. Per continuare a perseguire l’obiettivo di giungere al riconoscimento della rete sindacale mondiale è stato quindi deciso di procedere con una nuova richiesta di incontro da inviare alla famiglia Rocca, azionista di maggioranza del gruppo Tenaris.

NUOVE INIZIATIVE
È chiaro che la semplice (ennesima) richiesta non sarà sufficiente ad avere un riscontro positivo se non si metteranno in campo iniziative a sostegno della stessa.
Siamo consapevoli che la strada sarà difficile e richiederà tempo per ottenere il risultato. Ma è stato importante a Bergamo avere la possibilità di riconfermare gli obiettivi e scambiare esperienze diverse per rafforzare lo spirito solidale dei diversi sindacati: stesse tutele, stessi diritti, salario dignitoso per tutti.
La rete ha espresso pieno supporto all’iniziativa di sciopero proclamata da Fim Fiom Uilm il giorno 20 settembre a sostegno del rinnovo della contrattazione integrativa e per richiamare l’azienda sui recenti infortuni registrati nei siti italiani nei giorni scorsi.

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