di Doriana Caleandro
Affrontare il tema della parità di genere insieme al Codice di diritto antidiscriminatorio è un argomento troppo vasto da poter affrontare in due righe. Si parla di lavoro – pari opportunità – violenza di genere – disabilità – migranti – bambini, per fare alcuni esempi. Da decenni, o meglio dire, da secoli si cercano azioni, norme e buone pratiche per il raggiungimento di obiettivi volti al superamento di tali discriminazioni e violenze. Eppure, nonostante tutti gli sforzi fatti, ancora oggi, nel terzo millennio, le cronache ci riportano alla cruda realtà! Una domanda nasce spontanea: ma siamo sicuri che il mondo abbia veramente compreso che la parità di genere riguarda tutti e non solo le donne? Basti pensare che in Italia, più occupazione femminile si traduce in meno povertà infantile e un incremento del 7% del Pil.
CULTURA DI GENERE
Senza alcun dubbio, il problema di base sta nella cultura e sicuramente questa non si cambia con una bacchetta magica. Il lavoro sulle culture richiede tempo e pazienza! Vivo a Taranto, un territorio martoriato sotto ogni aspetto, dove il diritto alla salute e al lavoro sono abbattuti da scelte scellerate dei governi che si sono susseguiti negli anni e che hanno creato il pretesto per una guerra fra poveri; dove un giovane diplomato/a per trovare occupazione e realizzare i propri sogni, in primis il diritto alla famiglia, è costretto a fare le valigie e trasferirsi altrove, per necessità e non per scelta: abbandonare gli affetti più cari e il territorio tanto amato. A noi madri non resta che ingoiare un altro boccone amaro di ingiustizia e salutare i nostri figli/e con un falso sorriso sulle labbra.
RESILIENZA DELLE DONNE
Dopo questa lunga premessa, però, è doveroso constatare che se c’è qualcosa che non manca in questa società è di certo la resilienza e la resistenza di noi donne, a cui non piace restare a guardare e subire gli eventi passivamente preferendo i fatti alle parole. Da nord a sud, tutte le donne militanti della Uil in tutte le categorie compresa quella delle metalmeccaniche con ruoli di Segretarie, Coordinatrici o anche semplicemente attiviste, sono unite con lo stesso obiettivo prioritario di sostenibilità sociale e inclusione. Da qui nasce la mia forte convinzione che per fare tanta strada bisogna procedere a piccoli passi, che per creare una grande rete bisogna procedere in microaree, ognuna sul proprio territorio e senza esclusioni alcune.
Ogni azione nel sociale è da esempio ma soprattutto apre le porte a quel cambiamento culturale necessario per arrivare alla vera democrazia degna di questo millennio.
In meno di un anno su Taranto il nostro coordinamento delle P.O. con il sostegno della segreteria confederale UIL Taranto ha realizzato molteplici obiettivi, oltre a quelli nazionali, che hanno alimentato la mia personale motivazione, quella del Coordinamento Pari Opportunità e quella della UIL. Oltremodo suscitando tra le persone che rappresentiamo e non solo, grandi attestati di condivisione e stima che ci dicono che siamo dalla parte giusta, nella consapevolezza che fare rete sia opportuno quanto necessario per il sacrosanto sostegno alle Parità di genere e al sociale.
TANTE INIZIATIVE
Solo per citare alcune iniziative ad esempio abbiamo vivamente creduto alla necessità di entrare direttamente a contatto con le giovani fasce di età, attraverso convegni realizzati all’interno degli istituti scolastici, come è avvenuto lo scorso 8 marzo, affrontando non solo il tema cruciale della “non violenza” sotto ogni aspetto ma anche la calda questione culturale sull’importanza della indipendenza economica delle donne. Inoltre, abbiamo invitato le giovani ragazze a seguire studi STEM che solitamente restano ancora una scelta più maschile che femminile. La mia esperienza personale da operaia metalmeccanica nel settore aeronautico ne è stato un bell’esempio tangibile.
Lo scorso luglio, grazie alla collaborazione con la mediatrice interculturale Blerta Pelinku e l’avvocata Daniela La Fratta, specializzata nel diritto antidiscriminatorio, abbiamo inaugurato un centro dedicato agli immigrati. Qui troveranno sostegno per tutto il disbrigo pratiche sui permessi di soggiorno, documenti, sanità e tutela legale. Ma non solo! La bella collaborazione fra noi donne delle P.O. ha reso possibile uno sportello dedicato alla tutela dei soggetti più fragili contro ogni tipo di discriminazione e/o violenza. Un punto di raccolta dove è possibile chiedere aiuto per poi essere indirizzati alle giuste competenze.
In questa fantastica rete non mancano dunque tutte le associazioni del territorio, CAV, centri antiviolenza che oltre ad essere in prima linea per la tutela delle donne vittime di violenza, si fa rete con gli uffici della Polizia. Inoltre, ci si adopera anche a incontri divulgativi su come agire e reagire alle violenze di ogni genere, che siano esse fisiche, sessuali o psicologiche.
Un’altra bellissima iniziativa ci ha visto coinvolti come parte attiva dell’evento nazionale organizzato anche a Taranto dalla LILT, il PIGIAMA RUN. Dove il 100% del ricavato è stato devoluto al reparto oncologico pediatrico di Taranto. Questa una nuova collaborazione fra donne del territorio, la presidente Perla Suma e la responsabile Cecilia Orlando. Non è mancata l’occasione di allargare nuove meravigliose conoscenze di altre donne che ognuna nel proprio settore si sono presentate per avanzare futuri progetti che ovviamente abbiamo già accolto con estremo entusiasmo.
FARE RETE
Non dobbiamo comunque dimenticare il grande sostegno che si è ottenuto anche da parte delle rsu/rls del territorio che agiscono direttamente all’interno delle aziende. Bene ha fatto la Uilm in fabbrica Leonardo Aerostrutture ad aver dedicato alle neo mamme una saletta tira latte, attrezzata di tutti i comfort e tutte le norme igienico sanitarie del caso, appunto per sostenere e tutelare le donne, madri e lavoratrici per un migliore benessere psicofisico sia delle mamme che dei loro figli/e.
Ebbene, fare rete è l’unica scelta da seguire, così come gli obiettivi che devono essere necessariamente comuni a tutti/e. Con la sana convinzione che tanto è stato fatto, ma che molto altro c’è ancora da fare, concludo con una citazione che sta a me molto a cuore: cari uomini non ci sarà mai una vera uguaglianza se a goderne non sarà anche l’altra metà della popolazione, le donne!!! Olympe de Gouges, Francia 1791….mi spiego? 1.791!!!
Complimenti doriana caleandro … continua cosi sei grande!!!