Stellantis: prima del protocollo per lo sviluppo serve incontro con Governo e azienda per garanzie imprescindibili

“Al di là delle buone intenzioni del Ministro, quello che abbiamo chiesto al tavolo in videoconferenza è che ci sia un incontro tra Governo, sindacati e Stellantis prima del 10 settembre, ovvero prima della data in cui il Ministro vorrebbe sottoscrivere un protocollo con l’azienda. Come abbiamo più volte ribadito non possiamo essere convocati a bocce ferme, ma dobbiamo essere coinvolti e poter trattare nel momento in cui si prendono decisioni che interessano i lavoratori”. Così il Segretario generale Uilm, Rocco Palombella, al tavolo su Stellantis con il Ministro Urso che si è svolto l’8 agosto in videoconferenza.

Rocco Palombella durante la videoconferenza con il Mimit l’8 agosto 2023

INCONTRI TRA TECNICI
Il piano di Urso per rilanciare l’auto è quello di portare la produzione di autoveicoli a 1,3 milioni. Il 30 agosto scorso, a leggere alcuni giornali, si sarebbe svolto l’incontro dei tecnici del Ministero delle Imprese e del Made in Italy con Stellantis proprio per cominciare a discutere di come arrivare a questo livello di produzione.
Il Governo avrebbe ribadito la disponibilità a concedere una piattaforma che agevoli Stellantis e che si basa sulle risorse del fondo automotive (6 miliardi) e su quelle del piano Transizione 5.0 (4 miliardi), per impianti di rinnovabili ai fini dell’autoconsumo d’impresa (2 miliardi) e per la “Sabatini green” (320 milioni). Bisognerà poi rivedere anche i fondi per agevolare l’acquisto di auto elettriche. Da questo punto di vista l’Italia non è in una buona posizione, infatti. Secondo l’Unrae il tiraggio registra un calo rispetto al 2022: rispettivamente del 21% per le elettriche (Bev) e del 32% per le ibride plug-in (Phev) da parte delle persone, – 51% e – 68%. A luglio, secondo dati Acea, le immatricolazioni di nuove auto in Ue sono aumentate del 16,7% attestandosi a quota 1.022.468 dalle 875.844 dello stesso mese dell’anno precedente con Stellantis che ha registrato un calo del 3,3% rispetto allo stesso mese del 2022 a quota 160.251 vetture. E se nel complesso le auto elettriche sono salite, in Italia la crescita non è andata oltre il 14,4% con una presenza molto più contenuta rispetto al resto dell’Ue.

GARANZIE IMPRESCINDIBILI
“Per la conclusione positiva del percorso – aggiunge Palombella – sarà indispensabile stabilire prima tutte le garanzie per noi imprescindibili: salvaguardia occupazione per tutti i lavoratori nei cinque stabilimenti che producono auto e in quello che fa veicoli commerciali, salvaguardia dell’indotto e particolare attenzione alla componentistica e ai servizi anche in vista della transizione ecologica e digitale. Senza queste garanzie, per noi sarebbe impossibile negoziare con l’azienda al di fuori degli accordi presi col Governo e non sarebbe accettabile”. “Da oggi al 31 dicembre – conclude Palombella – quando si dovrà concludere questo percorso, se ci saranno incontri di dettaglio dovranno tenere conto di quelle garanzie. Di certo non è nostra abitudine sottrarci al confronto, ma senza alcune condizioni non potrà esserci un accordo di sviluppo”. 

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