di Andrea Farinazzo
Si è svolto il 13 giugno 2023 in presenza nella sede della Uilm Nazionale il primo dei 15 moduli previsti per il corso di formazione dedicato agli RLST (Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriale) che avrà una durata di 64 ore come stabilito dall’articolo 48 comma 3 del decreto legislativo 81/08. Il corso è rivolto a RLS eletti nelle liste della UILM con esperienza consolidata in azienda che potranno in futuro cimentarsi con l’attività di RLST nel mondo delle piccole e medie imprese metalmeccaniche, orafe e dell’installazione di impianti. Al termine del percorso formativo, con il superamento del test finale, i partecipanti acquisiranno il requisito e soprattutto le competenze per poter svolgere l’attività di RLST per le imprese aderenti all’EBM, ma anche nell’artigianato. Erano presenti alla prima giornata Rocco Palombella, Segretario Generale UILM, Luca M. Colonna, Segretario nazionale Uilm e componente esecutivo EBM, Andrea Farinazzo, responsabile Ufficio Salute e sicurezza sul lavoro Uilm nazionale e Rosa Pugliese, responsabile formazione Uilm nazionale.
LA SICUREZZA PRIMA DI TUTTO
Rocco Palombella nell’apertura dei lavori, ha ribadito che non ci può essere lavoro senza sicurezza e i rappresentanti sindacali hanno un ruolo fondamentale garantire le condizioni di salute e sicurezza ai lavoratori. Ci sono aziende nel nostro settore che sono all’avanguardia mentre molte sono indietro e proprio in queste deve aumentare la nostra azione. La sicurezza non può essere considerata un costo ma un prerequisito in ogni luogo di lavoro. La Uilm continuerà a lavorare, stando al fianco dei lavoratori e dei rappresentanti sindacali per arrivare all’obiettivo “Zero morti sul lavoro”.
Luca Maria Colonna ha spiegato di come nasce ’E.B.M., l’Ente Bilaterale del settore metalmeccanico volto a promuovere e favorire le prestazioni, previste dal CCNL del 29 luglio 2013 e dal successivo verbale di incontro del 4 ottobre 2013, in tema di diritto alle prestazioni della bilateralità. Costituito con accordo sottoscritto in data 15 novembre 2013 tra Unionmeccanica Confapi e Fiom Cgil, e successiva integrazione di Fim Cisl e Uilm Uil a seguito del rinnovo del CCNL sottoscritto il 3 luglio 2017, l’E.B.M. progetta e realizza le azioni in materia di Sicurezza, Sviluppo Bilateralità, Sostegno al Reddito e Osservatorio della Contrattazione e del Lavoro. Al suo interno trova spazio il sistema di richiesta di RLST per quelle aziende che al suo interno non hanno il RLS, con un sistema di contribuzione da parte delle aziende che aderiscono.
OGNI LAVORO DEVE ESSERE SICURO
La responsabile dell’ufficio formazione della Uilm nazionale Rosa Pugliese riprendendo le parole di Palombella ha ribadito che ogni posto di lavoro deve essere sicuro e che la dimensione delle aziende non può essere un deterrente per allentare la presa in fatto di sicurezza sul lavoro. Ha poi elencato le parole-chiave emerse durante la prima fase di presentazione dei partecipanti, tra cui “la fretta”, “il senso di colpa”, “un salto nel vuoto”, “la distrazione” “la discontinuità del lavoro”.
Infine, il sottoscritto è entrato nel merito del percorso di formazione con la spiegazione di ogni singolo modulo atto a fornire un bagaglio di informazione e formazione tale da sostenere i futuri RLST in un percorso di formazione continua.
TANTI TEMI AL CENTRO
Saranno molte le tematiche che verranno affrontate all’interno del percorso formativo tra cui la sorveglianza sanitaria – il ruolo del Medico Competente nel processo di valutazione dei rischi, il ruolo dell’RLST nella sorveglianza sanitaria, Il ruolo dei VVFF in tema di vigilanza e temi normativi, Rapporti tra MC e gli organi di Vigilanza – I Processi di prevenzione e sorveglianza Elementi base di primo soccorso e cosa e come trasferire questi ai dipendenti di piccole e piccolissime imprese, Modelli di organizzazione e gestione della sicurezza, sistemi di gestione di salute e sicurezza, approfondimenti sulla norma ISO 45001. Aspetti penali della prevenzione e della sicurezza sul lavoro, il modello organizzativo gestionale 213/01, il ruolo del preposto e la responsabilità, obblighi dei soggetti della sicurezza e sanzioni correlate, comunicazione e relazioni tra RLST e gli altri soggetti, le specificità della piccola e piccolissima impresa e le specificità dell’RLST, comunicazioni e tecniche comunicative, relazione e gestione dei rapporti tra SPP –RLS –DDL, comunicare la sicurezza in azienda. Saranno molti i docenti che si alterneranno nel percorso di formazione tra cui, Rita Somma (Consulente e formatore Health & Safety con pluriennale esperienza, maturata in modo significativo nei settori: meccanico), Gianni Scarpato (componente della Commissione di Diritto Processuale Penale presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli esperto in materia id sicurezza sul lavoro), Salvatore Strino (Laureato nel 2004 in Scienze Ambientali presso l’Università di Napoli, frequenta subito dopo un Master sui Sistemi di gestione Qualità, Ambiente, Salute e Sicurezza presso una scuola di Management di Bari.), Antonio Terracina, Pierluca Narraccio, Carlo Jelmini.
IL RUOLO DELL’RLST
Tutto ciò servirà a trasferire il ruolo reale degli RLST sempre visti troppo a margine delle piccole e medie imprese, tenendo sempre in mente il ruolo del RLST che viene qui di sotto riepilogato.
Quali sono i compiti del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriale?
Il comma 1 dell’articolo 48 rimanda all’esercizio delle competenze indicate all’articolo 50 (che riguardano anche l’RLS), per quanto riguarda i compiti dell’RLST.
Fermo restando quanto stabilito in sede di contrattazione collettiva, il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriale deve attenersi a quanto segue:
- accede ai luoghi di lavoro in cui si svolgono le lavorazioni;
- è consultato preventivamente e tempestivamente in ordine alla valutazione dei rischi, alla individuazione, programmazione, realizzazione e verifica della prevenzione nella azienda o unità produttiva;
- è consultato sulla designazione del responsabile e degli addetti al servizio di prevenzione, alla attività di prevenzione incendi, al primo soccorso, alla evacuazione dei luoghi di lavoro e del medico competente;
- viene interpellato in merito all’organizzazione della formazione di cui all’articolo 37 del D.Lgs. 81/2008;
- riceve le informazioni e la documentazione aziendale inerente alla valutazione dei rischi e le misure di prevenzione relative e sottoscrivere il Documento di Valutazione dei Rischi. Inoltre, riceve le informazioni inerenti alle sostanze ed ai preparati pericolosi, alle macchine, agli impianti, alla organizzazione e agli ambienti di lavoro, agli infortuni ed alle malattie professionali;
- riceve le informazioni provenienti dai servizi di vigilanza;
- svolge una formazione adeguata (non deve essere inferiore a quella prevista dal comma 7, art. 48 del D.Lgs. 81/2008);
- promuove l’elaborazione, l’individuazione e l’attuazione delle misure di prevenzione idonee a tutelare la salute e l’integrità fisica dei lavoratori;
- formula osservazioni in occasione di visite e verifiche effettuate dalle autorità competenti, dalle quali è, di norma, sentito;
- migliora la qualità del lavoro attraverso il dialogo tra dipendenti e datore di lavoro;
- raccoglie le richieste e le segnalazioni dei dipendenti in materia di salute e sicurezza e effettua le verifiche necessarie;
- avverte il responsabile della azienda dei rischi individuati nel corso della sua attività;
- può fare ricorso alle autorità competenti qualora ritenga che le misure di prevenzione e protezione dai rischi adottate dal datore di lavoro o dai dirigenti e i mezzi impiegati per attuarle non siano idonei a garantire la sicurezza e la salute durante il lavoro.
- partecipa alla riunione periodica (art. 35);
- effettua proposte in merito all’attività di prevenzione.
Oltre tutto ciò fa la cosa più importante salvaguarda le persone dal rischio di infortuni e di malattie professionali.