Elettrodomestici: da Whirlpool a Electrolux il settore vive un momento di incertezza

Per il settore degli elettrodomestici è stata una settimana impegnativa. Da una parte l’accordo siglato con Electrolux sulle 222 uscite previste per l’Italia dal piano di riorganizzazione e di riduzione del personale annunciato dalla multinazionale, dall’altra Whirlpool che ha annunciato una perdita di volumi di circa il 20% nel 2022, che diventerebbe il 13% al netto della Russia, e che non ha voluto ancora confrontarsi con il sindacato sulle scelte strategiche e sulla presenza in Europa e in Italia.

ACCORDO LECTROLUX
Siglato il 10 gennaio, l’accordo con Electrolux sulle 222 uscite previste per l’Italia “ha stabilito il criterio esclusivo della non opposizione e dunque abbiamo escluso il timore di possibili licenziamenti”. Lo dichiara Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore. “Le uscite – spiega – sono suddivise per stabilimento e per qualifica: a Porcia e Pordenone 36 di produzione e 40 di staff, a Forlì 77 di produzione e 19 di staff, a Solaro 10 di staff, a Susegana 25 di staff, a Cerreto d’Esi 8 di produzione e 5 di staff, ad Assago 2 di staff. Gli operai di produzione sono quindi nel complesso 121, mentre gli impiegati di staff 101”.
Quanto agli incentivi, sulla falsariga di quanto previsto in precedenti accordi di gruppo, sono fissati in 3mila euro per chi ha i requisiti per la pensione, 12mila per chi aggancia la pensione entro un anno di naspi, 25mila per chi aggancia la pensione entro due anni di naspi, 72mila per chi non aggancia la pensione entro il suddetto periodo. “Si tratta di un accordo – dice Ficco – che scongiura il timore di licenziamenti generato dall’annuncio della multinazionale di una riorganizzazione globale con ricadute anche per l’Italia”.

GLI INVESTIMENTI A SOLARO
Per quanto riguarda Solaro, c’è stata la discussione sul piano di riorganizzazione e di investimenti. È stato illustrato il risultato dell’analisi svolta in stabilimento dai delegati sindacali con la direzione di fabbrica sulla futura organizzazione produttiva, al fine di verificare che almeno in fase progettuale non sia previsto un peggioramento delle condizioni di salute e sicurezza.
In ogni caso, come sindacato la Uilm ha posto le sue richieste per poter provare a giungere a un accordo: contenere l’incremento dei pezzi a una soglia inferiore rispetto ai 118 richiesti dall’azienda, prevedere un cantiere di verifica della nuova organizzazione del lavoro quando sarà implementata, valutare la fattibilità di un contratto di espansione, definire garanzie di incremento occupazionale degli addetti alla produzione in concomitanza con il futuro incremento del gettito, costituire un bacino formato dai lavoratori che hanno lavorato in stabilimento negli ultimi anni affinché abbiano un diritto di precedenza sulle future assunzioni.
“La Direzione di Electrolux – conclude Ficco – si è riservata di rispondere ma ha sottolineato che le condizioni di competitività sono essenziali per effettuare l’investimento in Italia. La discussione proseguirà il 17 gennaio e in quella sede speriamo di smuovere le rigidità aziendali”.

WHIRLPOOL
Nel 2022 Whirlpool, nonostante il mantenimento delle quote di mercato, ha registrato (fino al terzo trimestre) una perdita di volumi di circa il 20%, che diventerebbe il 13% al netto della Russia; il calo è stato più marcato in particolare nella libera installazione, mentre l’incasso è andato meglio rispetto alle condizioni di mercato. I margini di profitto sono stati erosi dal forte incremento dei costi di produzione. Paragonando il terzo trimestre del 2022 con quello del 2021, le vendite sono calate dell’8%, mentre l’Ebit della regione europea è passato da 28 milioni di dollari a -28 milioni di dollari. Per l’anno corrente il mercato degli elettrodomestici a livello europeo è atteso in ulteriore contrazione fra -1% e -3%.

INVESTIMENTI IN ITALIA
Per quanto concerne gli investimenti nelle fabbriche italiane, nel 2023 sono previsti 95 milioni, di cui 60 in prodotto e 35 in processo, a cui si aggiunge 1,2 milioni nel magazzino di Carinaro.
I volumi produttivi sono previsti in generale in lieve crescita; sono anche previsti lanci di prodotto secondo quando dettagliato in sede locale.
“Tuttavia – dice Gianluca Ficco – restano irrisolti alcuni problemi di fondo degli stabilimenti, in termini sia di mancati interventi strutturali e sia di perdurante utilizzo degli ammortizzatori sociali che tanto pesano sul reddito dei lavoratori. Per questo motivo abbiamo ribadito la nostra richiesta di riconoscere ai lavoratori una erogazione salariale, anche sotto forma di flexible benefit finché questo è normativamente possibile. L’aumento dei prezzi denunciato dalla azienda non ha difatti inciso solo sui costi di produzione ma anche sulla vita e sul potere di acquisto dei lavoratori”.
Per la Uilm è inaccettabile che la Direzione di Whirlpool non si sia confrontata sulle scelte strategiche e sulla presenza in Europa e in Italia. Al riguardo è attesa una comunicazione agli azionisti il 26 gennaio o nei giorni immediatamente successivi; di conseguenza l’azienda ha comunicato che si terrà un incontro di coordinamento nazionale immediatamente a ridosso della comunicazione. “Ci attendiamo – conclude Ficco – che si tratti di un incontro chiarificatore in cui ribadiremo, qualsiasi sia la scelta della multinazionale americana, l’obiettivo del sindacato di tutela dell’occupazione e delle condizioni di lavoro”.

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