Al via la stagione dei rinnovi di secondo livello

di Bruno Cantonetti

Leonardo, MBDA, Telespazio, Hitachi Rail Sts, Data Management ed Engie sono alcune delle aziende con cui ci accingiamo ad avviare una fase di confronto per arrivare al rinnovo dei contratti di secondo livello.

IL CONTESTO GENERALE
Questo percorso che in altri momenti della storia sindacale è stato affrontato con la giusta tensione e in un contesto economico più stabile, si carica in questa fase congiunturale di molte, giuste, aspettative. In uno scenario così articolato, complicato da decifrare con chiarezza, ciò che sembra sufficientemente nitido nel medio periodo è che l’inflazione così repentinamente balzata verso l’alto tanto da superare l’11%, resterà elevata e continuerà ad erodere inesorabilmente il potere d’acquisto delle famiglie dei lavoratori e dei pensionati.
Quasi quotidianamente ci troviamo a commentare grafici che mettono in luce le differenti percentuali di crescita delle retribuzioni italiane rispetto a quelle degli altri paesi europei e evidenziano un trend che nel corso degli ultimi dieci anni ci posiziona a metà di una classifica che vede relegati agli ultimi posti i paesi dell’Est, la Svizzera al primo posto ma davanti a noi quasi tutti gli altri tranne la Grecia e la Spagna.
Grazie allo schema previsto fra le parti all’interno del nostro CCNL, un parziale recupero arriverà dagli incrementi tabellari previsti a giugno prossimo. L’altra leva su cui intendiamo agire è proprio quella della contrattazione integrativa, che rappresenterà un elemento fondante del riequilibrio salariale. Anche perché tutte le aziende in questione sono in ottima salute e alcune di queste, unilateralmente, hanno corrisposto premi aggiuntivi a tutti i lavoratori proprio in virtù dei risultati raggiunti.

GLI OBIETTIVI DELLA CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA
Il Contratto Integrativo per un’azienda è lo strumento per creare un habitat aziendale attrattivo di carattere generale, che possa essere riconosciuto, anche all’esterno, come patrimonio condiviso da tutti e valore aggiunto, su cui poi potranno essere inserite le giuste politiche di valorizzazione personale che però da sole non sarebbero sufficienti a determinare quel clima che genera un vero modello partecipativo alle sfide industriali che consentono di crescere, competere e raggiungere risultati e accrescere occupazione e asset di un Paese.
Da tale paradigma discendono aspetti economici e normativi che dovranno rappresentare l’esercizio doveroso da svolgere con coscienza, e per fortuna si partirà da un elemento importante, la consapevolezza di tutte le parti in causa che non si dovrà essere conservativi se si affrontano temi come quello della flessibilità oraria o dello smart working.
Appare innegabile che ci troviamo davanti ad un cambiamento degli stili di vita, delle priorità e dovremo essere pronti a discutere di un modello di lavoro e di orari diversi laddove possibile. La consapevolezza di questo cambiamento deve essere la spinta per affrontare questi temi evitando di farli restare patrimonio di sociologi o di economisti che invece dissertano di filosofia.

LA RIVENDICAZIONE ECONOMICA
Le difficoltà superate sono servite a tutte queste aziende per misurare le forze ed acquisire la consapevolezza di dei propri mezzi. Bilanci chiusi con una sostanziale tenuta del business globale nonostante alcune criticità è il tratto che le accomuna, aver costruito un modello di relazioni industriali che funziona ha aiutato molto. Anche le parti datoriali hanno consapevolezza di quanto sia necessario dare risposte economiche di tipo collettivo per fronteggiare l’erosione salariale e questa condivisione aiuterà le discussioni nella ricerca di quell’equilibrio obbligatorio durante le negoziazioni.
Noi della Uilm siamo stati in grado di anticipare questo trend e abbiamo l’ambizione che in questa fase potremo esserlo di nuovo ponendo al centro incrementi economici dignitosi che per i comparti in cui queste realtà operano, potranno diventare riferimento importante per tante altre realtà. Questo sarà lo svolgimento del percorso a cui lavoreremo insieme a Fim e Fiom per rinnovare in tempi ragionevoli i contratti integrativi per tutte queste realtà e dare respiro alla morsa dell’inflazione. È l’inizio di un anno importante, continueremo a scrivere la storia con la stessa passione che abbiamo dimostrato fino a ora.

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