Si è svolto il 15 dicembre il Consiglio nazionale Uilm, in presenza, presso la Domus Australia a Roma. È stata una riunione importante, di bilancio rispetto al 2022 che sta per concludersi. Un anno inizialmente di crescita rispetto a quello precedente e poi purtroppo segnato dalla crisi economica, dalla guerra, dall’imminente transizione ecologica e digitale e dall’arrivo dell’inflazione che unitamente al caro energia sta mettendo a dura prova le famiglie e i lavoratori.
FAR VIVERE IL CCNL
Se nel 2021 sono stati rinnovati il CCNL Federmeccanica-Assistal e tutti i contratti nazionali, nel 2022 si sono riunite e attivate le commissioni come quella delle Pari Opportunità ed è stato lanciato MetApprendo per la formazione continua dei lavoratori metalmeccanici.
Quest’anno è iniziata la trattativa per il rinnovo del CCSL in Stellantis, CnhI, Iveco e Ferrari e quella per il passaggio di Marelli nel CCNL Federmeccanica-Assistal.
Inoltre, nel 2022 si è continuato rinnovare gli integrativi aziendali come accaduto in Fincantieri.
LA TRANSIZIONE ECOLOGICA
A proposito della transizione ecologica e digitale, il Consiglio ha ribadito che uno dei settori maggiormente colpiti sarà quello dell’automotive che attraverserà una fase difficile e che nel 2035 vedrà la fine della vendita del motore endotermico nei Paesi dell’Unione europea. Una data che preoccupa per i risvolti che questo avrà sull’occupazione se non ci saranno interventi del governo seri, concreti e mirati a far sì che questo cambiamento possa diventare una opportunità e non un problema.
UNA SETTIMANA DI MOBILITAZIONE
Il Consiglio ha preso atto delle valutazioni che la Confederazione UIL ha fatto sulla Legge di Bilancio e della necessità di mettere in campo ogni iniziativa necessaria a livello territoriale e categoriale per alzare la voce e farsi ascoltare. Ci si aspettava, infatti, che il nuovo Governo cambiasse il modello precedente e cioè che il sindacato non venisse più convocato a manovra fatta. Purtroppo così non è stato e il sindacato rivendica la possibilità di partecipare attivamente alla discussione e che il Governo prenda in considerazione la piattaforma Cgil Cisl Uil.
Per questo la Uilm ha aderito e lanciato una settimana di mobilitazione sui territori dal 12 al 16 dicembre. A tal proposito il Segretario generale, Rocco Palombella, ha dichiarato: “Nei momenti complicati, con emergenze senza precedenti e cambiamenti epocali le organizzazioni sindacali devono essere ascoltate e coinvolte dalla politica, perché rappresentano milioni di lavoratori e pensionati che stanno soffrendo. Non possiamo accettare che da anni i vari Governi che si sono succeduti hanno continuato a ignorarci. Dalle politiche industriali al cuneo fiscale dei lavoratori dipendenti, da una seria gestione della transizione ecologica al contrasto alla precarietà. Se non arriveranno risposte concrete continueremo a mobilitarci per salvaguardare l’occupazione e il patrimonio industriale italiano”.
UN PUNTO DI PARTENZA
Il Consiglio ha poi illustrato tutte le crisi aziendali che interessano il settore specifico, a partire da Acciaierie d’Italia e Piombino.
Infine, è stato fatto un bilancio rispetto alla stagione congressuale della Uilm che è sicuramente positivo e che deve essere un punto di partenza per portare avanti le idee e i programmi dell‘organizzazione per favorirne la crescita continua e costante.