Uilm Rieti: l’impegno per il territorio nel settore metalmeccanico

di Federico Ostili

Il mio impegno in ambito sindacale come parte attiva è iniziato da quale mese, anche se nei miei 23 anni trascorsi in fabbrica ho sempre sostenuto la categoria nelle varie assemblee. Attualmente sono in cassa integrazione, e ininterrottamente sto sfruttando la situazione per fare più incontri territoriali possibili con le associazioni per le varie problematiche in atto, augurandomi di avere più attività possibili per aumentare il mio bagaglio d’esperienza a livello sindacale.
Nel nostro territorio purtroppo ci sono molteplici problematiche che si sono aggravate da qualche anno con la perdita del beneficio della cassa per il mezzogiorno dove si sono persi migliaia di posti di lavoro e fabbriche prestigiose come l’Ariston, la Texas-Instruments, l’Alcatel, la Schneider Electric e per finire la Lombardini Motori storica fabbrica per la produzione di motori endotermici. Il destino ha voluto che proprio quest’ultima dovesse essere il mio primo impegno sindacale da seguire, azienda dove ho lavorato come Manutentore Meccanico per 23 anni.

CHIUSURA DELLO STABILIMENTO
Lo scorso anno l’azienda annunciava la volontà di procedere alla chiusura dello stabilimento di Rieti continuando così le sue attività produttive nel sito di Reggio Emilia. Insieme alle organizzazioni sindacali, la proprietà decise di trovare interlocutori disponibili alla reindustrializzazione del sito.
Dopo varie trattative il sito di Rieti è stato rilevato dalla Imr-Industries, azienda della Brianza specializzata per la realizzazione di componenti interni ed esterni per il settore automotive.
Dal primo gennaio l’azienda si sta occupando appunto dell’attività di riconversione per lo svolgimento presso il medesimo di attività di finitura interne per auto di lusso. Naturalmente ci auguriamo di poter rientrare quanto prima anche perché nella nostra zona diventa difficile reinserirsi nel mondo del lavoro.
Ringrazio il Segretario generale Rocco Palombella e tutta la Segreteria nazionale che mi hanno dato l’opportunità di fare quest’intervento con l’impegno di continuare una strada da voi intrapresa, sostenendo soprattutto lo slogan della nostra Uil Zero Morti sul Lavoro.

                                                                                                 

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