Leonardo Divisione Elettronica: il futuro industriale deve passare attraverso il confronto sindacale

“Affrontare e discutere nel merito i temi industriali e occupazionali che riguardano i siti è l’unico modo per verificare se ci potranno essere le condizioni per arrivare ad un accordo condiviso con l’azienda”. Così Bruno Cantonetti, Segretario nazionale Uilm, e Guglielmo Gambardella, coordinatore del settore, a margine della riunione che si è tenuta il 28 giugno a Roma col management di Leonardo SPA presso la sede di Unindustria.“Abbiamo ribadito – proseguono Cantonetti e Gambardella – che a fronte della irrevocabile decisione aziendale di procedere alla chiusura dei siti, occorre fugare le perplessità che nascono da un piano di riorganizzazione che dovrà necessariamente essere caratterizzato da azioni di sviluppo industriale ed occupazionale che garantiscano la crescita dei poli di eccellenza che verranno costituiti e di tutta la BU Elettronica”.
E proprio il 20 giugno si è infatti riunito il coordinamento delle Rsu Uilm della Divisione Elettronica di Leonardo, unitamente alle segreterie territoriali, per discutere le evoluzioni che si sono succedute dopo l’annunciato piano di riorganizzazione dei siti anche alla luce della posizione neutrale assunta dalle istituzioni locali e nazionali, sollecitate sul tema a più riprese dalle Rsu e dalle strutture delle organizzazioni sindacali.

LINEE GUIDA
Le linee guida del piano di ottimizzazione illustrate dal vertice della Divisione Elettronica nell’incontro dello scorso 14 marzo, pur prospettando obiettivi di crescita importanti nell’arco di un quinquennio, prevedono alcune operazioni di riduzione dei siti oggi esistenti. Le chiusure annunciate sembrano le cicatrici di un’operazione che potrebbe essere evitata poiché non è a rischio la vita del paziente.
Certo, la Uilm ha la consapevolezza che il Gruppo Leonardo con questa operazione intenderebbe concentrare le proprie energie e puntare a un incremento importante del business in un contesto sempre più connotato dalle iniziative e da programmi di sviluppo europei. Questa consapevolezza è la motivazione forte che spinge il sindacato ad affermare che un cambiamento così importante, che determinerà l’assetto futuro della Divisione Elettronica in Leonardo e quindi sul territorio nazionale, non può essere lasciato alla gestione unilaterale.

QUESTIONE INDUSTRIALE
La questione prioritaria è quella industriale poiché sarà fondamentale comprendere quale forma prenderanno e quali missioni assolveranno i poli di eccellenza che verranno costituiti sul territorio nazionale. Sarà importante avere chiaro il percorso di sviluppo industriale delle attività che oggi sono appannaggio di quei siti che sono messi in discussione, e infine non si può accettare che si dia avvio al piano operativo senza aver ricercato un’ipotesi di accordo. Secondo la Uilm, il risultato di questo percorso dovrà diventare la base fondante del nuovo assetto della Divisione e oltre a sancire chiaramente gli obiettivi da raggiungere bisognerà valorizzare anche il ruolo che un’azienda come Leonardo svolge sul territorio dove insiste, e quindi l’attenzione alla filiera ed all’indotto coinvolto.
I bisogni dei lavoratori coinvolti dovranno essere un elemento vincolante per la soluzione condivisa di questo percorso, poiché soltanto attraverso la condivisione si crea quel valore aggiunto di cui Leonardo ha bisogno. La Uilm chiede quindi all’azienda che, al più presto, si attivi un tavolo di confronto per discutere di tutti questi aspetti. Sarà fondamentale per verificare se sussistano le condizioni per arrivare a una soluzione condivisa fra le parti che è l’unica possibilità per dare reale valore a questo progetto di crescita della Divisione Elettronica e la Uilm ad ogni livello non si sottrarrà a questo percorso verso il futuro.
I prossimi incontri con l’azienda sono pianificati per il 7 e 8 luglio prossimo. 

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