Si rafforza l’alleanza fra Stellantis e Toyota Motor Europe nei veicoli commerciali grazie all’erede del Ducato che verrà prodotto in Italia nello stabilimento Sevel di Atessa (Chieti) in Val di Sangro e in Polonia a Gliwice. Il nuovo modello disporrà anche di una versione elettrica a batteria ed entrerà in produzione per la metà del 2024.
L’accordo raggiunto costituisce, secondo la Uilm, un’opportunità per la fabbrica italiana. Per questo vi è l’intenzione di chiedere alla Direzione aziendale un incontro per approfondirne le ricadute “fiduciosi che questo ulteriore fattore di sviluppo del sito abruzzese possa aiutare nel percorso di ricambio generazionale e di conferma dei lavoratori somministrati”.
Il nuovo veicolo commerciale fornito a Toyota porterà lavoro in Sevel e conferma le prospettive di leadership di Stellantis nel settore dei veicoli commerciali leggeri. “Speriamo quindi – commentano Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm, e Nicola Manzi, segretario della Uilm di Chieti-Pescara – che possa essere un elemento in più da porre alla base della nostra richiesta di avviare in Sevel un percorso di ricambio generazionale e di conferma dei lavoratori somministrati”.
Il piano strategico di Stellantis per l’Italia si va progressivamente completando, ma l’azione sindacale di confronto proseguirà finché ci saranno ancora aspetti da chiarire e stabilimenti da salvaguardare.
“La fase che stiamo attraversando è cruciale per l’economia in generale e per il settore dell’auto in particolare. Per questo – concludono i sindacalisti – oltre alla interlocuzione con la Direzione aziendale, stiamo cercando anche di coinvolgere il Governo: le politiche industriali saranno decisive per supportare la transizione all’elettrico e per affrontare la crisi delle forniture, per cui crediamo sarebbe urgente la creazione di una Agenzia degli approvvigionamenti”.
MARELLI
L’incontro con la Direzione aziendale di Marelli si è tenuto il 1° giugno scorso. Intanto, la procedura di ristrutturazione volontaria del debito, in corso secondo la legislazione giapponese, dovrebbe concludersi entro la fine di giugno e al momento non trovano alcun riscontro le voci di vendita susseguitesi sulla stampa.
Per quanto riguarda l’accordo di riduzione del personale, fino ad ora le dimissioni volontarie e le uscite con scivoli pensionistici sono in totale 390, a fronte dell’obiettivo di 450. La Direzione di Marelli si è impegnata ad aggiungere un incentivo per chi aderirà al contratto di espansione pari a 650 fissi (a titolo di transazione novativa) più 300 euro per gli operai, 400 euro per gli impiegati e 500 per i professional expert per ciascun mese di distanza dalla pensione.
Stanno procedendo anche i programmi di formazione per il personale, così come le prime assunzioni previste dal medesimo accordo di espansione; inoltre è prevista la stabilizzazione di 30 operai a Venaria Reale e di 59 operai a Bari; infine procedono alcuni trasferimenti da stabilimenti scarichi di lavoro a stabilimenti saturi e si è avuta la allocazione della tubazione centrale della Panda a Caivano, che quindi si avvia con il Tonale ad una saturazione quasi piena.
Il confronto con la Direzione aziendale proseguirà con incontri territoriali dedicati a ciascun stabilimento. A fine giugno, però, le Segreterie nazionali chiedono di avere un importante momento di verifica sulla conclusione del processo di ristrutturazione del debito, confidando che l’esito possa essere positivo e accelerare gli investimenti previsti nel piano industriale per l’Italia.
La Uilm ha esortato Marelli a prestare la massima attenzione alle problematiche generate nei reparti produttivi dal precoce arrivo della cura estiva, monitorando temperatura e ventilazione secondo le normative di salute e sicurezza e attivando gli impianti di raffreddamento.
CNHI-IVECO
Il 25 maggio scorso si è riunito il coordinamento nazionale Uilm di CNHI e Iveco, per analizzare il complesso scenario industriale e per iniziare il confronto interno sul rinnovo del Contratto specifico di lavoro.
Il quadro industriale in CNHI e Iveco sembra nel complesso ancora positivo, ma si comincia purtroppo a risentire del difficile contesto generale, in particolare della crisi delle forniture, esacerbata dalla drammatica situazione internazionale.
La Uilm manterrà alta la attenzione e chiede al Governo la istituzione di un’Agenzia degli approvvigionamenti per focalizzare le necessità nazionali e supportare la continuità produttiva.
Nonostante le incertezze di contesto, la Uilm ritiene comunque indispensabile proseguire con la azione sindacale, sia nei processi di stabilizzazione dei lavoratori temporanei, sia nel monitoraggio del nuovo premio, sia nella preparazione della nuova piattaforma di rinnovo del CCSL. Da questo punto di vista è iniziato il confronto interno, a valle del quale la Uilm cercherà il dialogo con le altre organizzazioni sindacali per elaborare una piattaforma condivisa.
Provare a rinnovare tempestivamente il Contratto, in scadenza a fine anno, è difatti il primo modo per salvaguardare il potere di acquisto degli stipendi.