Insieme per la Salute e la Sicurezza sul lavoro: ripartire dal Sud

Riparte dalla Calabria Insieme per la salute e la sicurezza sul lavoro, l’iniziativa congiunta di Federmeccanica, Assistal e Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil. Nel corso della Giornata Mondiale dedicata al tema il 25 aprile scorso, istituita dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), i rappresentanti di imprese e lavoratori si sono ritrovati a Vibo Valentia, ospitati nello stabilimento di Baker Hughes, per ribadire la centralità della sicurezza sul lavoro e l’importanza del coinvolgimento di tutti i soggetti coinvolti. 

RILANCIARE IL SUD
La volontà comune di tutte le parti sociali firmatarie del Ccnl è stata quella di rilanciare dal Sud, con questo nuovo evento nazionale, un messaggio positivo, rivolto a tutto il Paese, per ribadire l’importanza della cultura della sicurezza in ogni luogo di lavoro, così da alimentare quel circuito virtuoso già avviato, che è fondamentale per raggiungere risultati ancora migliori.
L’accordo del 5 febbraio 2021 per il rinnovo del Ccnl dei metalmeccanici conferma alcune importanti novità introdotte con il Ccnl del 2016 in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e, prendendo spunto dall’esperienza dei Comitati anti Covid 19 a livello aziendale, favorisce il massimo coinvolgimento dei lavoratori nella gestione della sicurezza in azienda.

ALCUNE CONFERME
Il nuovo contratto potenzia e sviluppa ulteriormente le attività portate avanti dalla Commissione nazionale su Salute e Sicurezza, come ad esempio le linee guida sottoscritte nel 2018, in materia di break formativi e formazione congiunta RSPP/RLS.
L’accordo del 2021 conferma la collaborazione con l’Inail, volta a realizzare uno studio statistico su infortuni e malattie professionali nel settore metalmeccanico e della installazione di impianti e, alla luce delle risultanze dello stesso, sviluppare iniziative di diffusione della cultura della sicurezza e della prevenzione a supporto dei territori e delle aziende.

PRESENTI ALL’EVENTO
All’evento hanno partecipato anche il presidente dell’Inail Franco Bettoni, insieme al consigliere di amministrazione Cesare Damiano (ex Ministro del Lavoro ed ex presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati), il presidente Unindustria Calabria Aldo Ferrara e il Sindaco di Vibo Valentia Marta Limardo.
Di particolare interesse le best practice testimoniate da alcune importanti realtà industriali: a partire da Baker Hughes – con la partecipazione del proprio management, tra cui Paolo Noccioni, presidente Nuovo Pignone, Baker Hughes TPS e Maria Francesca Marino, direttore dello stabilimento Baker Hughes di Vibo Valentia – insieme ai rappresentanti di Hitachi Rail System e Redel srl.

VADEMECUM PER L’ESTERO
Nel corso della mattinata è stato presentato il Vademecum per l’invio dei lavoratori all’estero previsto dal Ccnl del 2021 e predisposto dalla Commissione nazionale su Salute e Sicurezza. Con tale strumento le parti vogliono fornire a lavoratori e aziende informazioni utili e spunti operativi per i lavoratori che, per motivi di lavoro, devono recarsi all’estero, tenuto conto che l’emergenza pandemica legata al Covid e l’evolversi degli scenari internazionali hanno accentuato l’attenzione delle Istituzioni e dei cittadini sulla centralità di queste tematiche. Il documento contiene una sintesi della normativa di riferimento, distinguendo gli invii all’estero in abito Ue ed extra Ue, gli strumenti per l’invio in missione (trasferta, trasferimento e distacco), l’utilizzo della tessera sanitaria per ricevere le cure in paesi europei, la procedura per la certificazione della malattia che dovesse insorgere durante la missione. Ci si sofferma, inoltre, sui soggetti coinvolti all’interno delle imprese per la gestione delle missioni estere, sulla valutazione del rischio del Paese dove si svolge il viaggio e delle situazioni nelle quali il lavoratore si troverà e sull’opportunità di adottare un Protocollo interno aziendale.
Si sottolinea, infine, l’opportunità che il lavoratore in missione sia costantemente seguito dal referente aziendale, al fine di fornire un adeguato supporto e ridurre, ove necessario, i rischi che il lavoratore può correre in relazione alla situazione sanitaria/ambientale/politica del luogo dove si trova.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *