di Andrea Farinazzo
Si è svolta il 4 marzo presso l’Hotel la Giocca di Roma un’assemblea sulla tematica salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, dei lavoratori della Schindler multinazionale nella installazione e manutenzione di ascensori, scale e tappeti mobili per ogni tipologia di edificio. Erano presenti Lapo Orlandi per la Uilm di Roma, Claudio Cesari della Fiom Roma Est e Andrea Farinazzo come responsabile dell’ufficio Ambiente Salute e Sicurezza della Uilm Nazionale.
Il ccnl dei metalmeccanici e la sicurezza sul lavoro
Si sono affrontate le tematiche presenti nella sezione quarta, titolo V – ambiente di lavoro- riguardante i break formativi, il registro dei near miss e la root causes analisys, entrando nella descrizione di ogni singolo argomento e spiegando cosa sono e come di possono applicare all’interno di una multinazionale.
Near miss
La rilevazione dei mancati infortuni deve avvenire tramite collaborazione tra RSPP, RLS e con il coinvolgimento dei lavoratori, creando un reporting in cui inserire tutte le buone prassi, ma soprattutto un comportamento o una mancanza strutturale potenzialmente grave. Il tutto deve servire per indicare la soluzione alla problematica emersa. Ciò deve avvenire tramite strumenti di segnalazione (moduli, punti interattivi di reparto, sistemi evoluti, …), improntati a criteri di semplicità, brevità e completezza onde evitare che vi siano difficoltà nella compilazione.
Break formativi
Il break formativo è una metodologia innovativa di formazione dei lavoratori, che non si svolge in aula, ma direttamente nei luoghi in cui si svolgono le lavorazioni, all’interno dei reparti o presso le postazioni di lavoro. Un percorso di formazione basato sul coinvolgimento attivo delle lavoratrici e dei lavoratori, come percorso di miglioramento continuo in tema di salute e sicurezza nei luoghi lavoro. I break formativi sono collocati durante l’orario di lavoro in funzione delle esigenze tecniche-organizzative. Per essere valido come percorso di aggiornamento in base all’ Accordo Stato-Regioni del 21.12.2011, deve essere effettuato in presenza del RLS e l’RSPP deve essere persona abilitata a fare formazione. Gli incontri hanno durata di 15/20 minuti per gruppo omogeneo di lavoratori, con riferimento ai rischi correlati alla propria mansione, al luogo di lavoro, alle attrezzature e alle relative procedure operative di sicurezza. La validità dell’aggiornamento Accordo Stato-Regioni dei break formativi è dettata dalla presenza del Rls, altrimenti è solo come aggiornamento della formazione ma non può inserirsi nelle ore stabilite da quell’accordo.
Root Cause Analysis
Questo è uno strumento utile alla identificazione di cosa sia successo e di come sia successo e perché sia successo, il tutto tramite la regola dei cinque perché. Aiuta a identificare non solo cosa e come si è verificato un evento, ma anche perché è successo. Solo quando si è in grado di determinare il motivo per cui un evento si è verificato essi saranno in grado di specificare le misure correttive attuabili che impediscono eventi futuri del tipo osservato. Lo strumento più semplice per andare a caccia della radice del problema è la tecnica dei “5 perché?”. Chiedere “Perché?” è la tecnica di apprendimento preferita.
Zero morti sul lavoro
Si è parlato dei due infortuni mortali accaduti a Trento il 21 dicembre 2021 e a Milano l’11 febbraio 2022, tutte due aziende in subappalto e quindi sotto regime di articolo 26 del decreto legislativo 81/08 e che necessitano di un documento chiamato D.U.V.R.I. (Documento unico valutazione rischi interferenziali) e che con l’applicazione della muova legge 215/2021 è obbligatoria la nomina del preposto, si è affrontata la questione del protocollo covid all’interno dell’azienda sollevando molte problematiche ancora non risolte, dei rischi presenti all’interno degli uffici e della privacy inerente il green pass da esibire sul posto di lavoro, dei dispositivi di protezione individuale che sono dati a disposizione dei lavoratori e che necessitano di un aggiornamento nel caso in cui non siano idonei o meritano un ulteriore approfondimento viste le problematiche sul lavoro, l’assemblea che doveva durare un’ora si è protratta per più di due ore vista la problematica.
I lavoratori compresi gli rls si sono mostrati molto attenti alle problematiche, gli rls approfonderanno in azienda, la Diffusione della Root Cause Analysis “5 Perché”, l’analisi mancati Infortuni e Malattie professionali a livello aziendale, si attiveranno per far sì che in azienda si possano applicare i break formativi (15-20 minuti retribuiti) in accordo con la RSU, così dove possibile esaudire il requisito della formazione come da accordo conferenza Stato – Regioni; e un’analisi in azienda dei quasi infortuni e delle situazioni pericolose nell’intento di individuare opportune misure gestionali; Gestione del protocollo CoViD – 19 in azienda in modo congiunto tra RSPP – RLS – RSU.
I “Break formativi”: sono brevi intervalli in cui il lavoratore è costantemente aggiornato sulle norme e le procedure operative, al fine di migliorare la sicurezza sul lavoro. Brevi momenti di formazione direttamente lungo la linea produttiva, presso le postazioni o all’interno del reparto, senza l’interruzione del proprio lavoro. I break hanno ad oggetto rischi correlati alla propria mansione, al luogo di lavoro, alle attrezzature e alle relative procedure operative di sicurezza, la cosa che è andata a migliorare la suddetta prospettiva è quella di inserire all’interno dei break formativi, i near miss, ossia creare discussioni in merito a ciò che non è accaduto così da fare in modo che non possa mai più accadere. Questo innovativo metodo si pone l’obiettivo di incentivare l’adozione di corretti comportamenti e di ridurre gli infortuni e gli incidenti sul luogo di lavoro. Una vera e propria innovazione nell’ambito della sicurezza sul lavoro, si sviluppa la collaborazione e la formazione congiunta tra Rspp, Rls, Lavoratori, in modo che vi sia la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti, così che si possa introdurre la sicurezza sul lavoro in modo partecipativo da parte di tutti, la cosiddetta sicurezza comportamentale.