Nella tarda serata di mercoledì 17 febbraio è stata raggiunta al ministero dello Sviluppo economico un’ipotesi di accordo con Jabil e Tme che interessa il futuro di 222 lavoratori.
L’intesa prevede che Tme entro il 31 agosto, e comunque entro il 2022, assumerà a tempo indeterminato i dipendenti di Jabil che volontariamente si proporranno con un incentivo di 30mila euro, con pari retribuzione annua e con le tutele previste dall’articolo 18. Inoltre, è stata trovata una soluzione in Tme anche per i 22 dipendenti provenienti dall’azienda Orefice.
Circa due settimane fa, infatti, il Tribunale di Napoli Nord ha detto “no” al trasferimento di questi lavoratori che, con una semplice mail, erano stati trasferiti da Marcianise in Sardegna.
ATTESA DEL PIANO INDUSTRIALE
“Ora attendiamo da Jabil che venga implementato il piano industriale con più carichi di lavoro che, insieme alle uscite verso Tme, consentano di chiudere la stagione degli ammortizzatori sociali e delle continue ristrutturazioni per tornare a lavorare e a produrre”, ha commentato Luca Colonna, responsabile nazionale Uilm del settore.
PAROLA AI LAVORATORI
Il punto chiave dell’accordo prevede che il Fondo di salvaguardia entrerà in quota di minoranza nella newco Tme Assembly Engineering, già costituita da Tme, che si occuperà di progettazione e produzione di schede elettroniche per diversi settori industriali.
La Struttura per le crisi d’impresa del Mise proseguirà insieme a Invitalia la sua attività di confronto tra le parti e di monitoraggio sul percorso condiviso per tutelare tutti i lavoratori.
“La vertenza non è conclusa ma ritengo si sia giunti a una buona intesa, ora la parola alle assemblee e al voto dei lavoratori”, ha specificato Luca Colonna.