di Luigi Bennardi
Nella giornata di martedì 18 gennaio è stato siglato presso Unindustria Roma l’accordo quadro per la divisione Aerostrutture e Leonardo Logistics, tra direzione aziendale Leonardo, Segreterie Nazionali Fim Fiom Uilm e delegazione trattante composta da RSU e Segreterie Territoriali.
Alla firma dell’accordo quadro tra azienda e sindacato si è arrivati con una lunga trattativa, avviata nel secondo semestre del 2021, fatta di molteplici riunioni e coordinamenti nazionali, assemblee in fabbrica con i lavoratori, manifestazioni e scioperi sia locali che nazionali. L’intesa è stata costruita e realizzata attorno al piano di Trasformazione e Rilancio della Divisione Aerostrutture, presentato dall’Azienda (alla presenza del Direttore Generale di Leonardo) soltanto a partire dal 10 gennaio nel corso dell’incontro con il coordinamento sindacale.
IL PIANO DI RILANCIO
Il piano di rilancio della divisione si inserisce nel complesso scenario di crisi che il comparto dell’aviazione civile sta attraversando. La pandemia globale ha in definitiva però solo acuito la precaria visione futura della divisione Aerostrutture e in particolar modo dello stabilimento di Grottaglie. In particolar modo i velivoli wide-body (aereo a doppio corridoio per tratte medio-lunghe) mostrano un quadro molto complesso con una crisi già iniziata gli scorsi anni, che vedrà il suo picco negativo nel 2022 e una ripresa graduale negli anni a venire.
Da sempre la Uilm ha fermamente denunciato i rischi legati al vincolo della mono commessa produttiva legata al B787 su Grottaglie. Ormai da tempo affermiamo che, in un mondo globale fortemente competitivo, uno stabilimento non può essere unicamente connesso ad un unico prodotto. Ogni flessione del mercato non può fare altro che mettere ogni volta in crisi le vendite e di conseguenza la linea di produzione.
UN ACCORDO CHE GUARDA AL FUTURO
In questo contesto, con una trattativa avviata con scenari per nulla chiari che vedevano l’azienda ferma nell’uso semplicistico degli ammortizzatori sociali, solo ed esclusivamente grazie alle mobilitazioni dei lavoratori della divisione Aerostrutture, culminate con lo sciopero nazionale Fiom e Uilm di tutto il comparto Leonardo del 6 dicembre, è stato possibile siglare un accordo che traguarda il futuro dell’intera divisione ma soprattutto dello stabilimento di Grottaglie e che permette in modo chiaro il raggiungimento, tra tanti, di alcuni punti:
– il ricorso agli ammortizzatori sociali per il solo 2022 (prevedendo una integrazione dell’80% della retribuzione mensile lorda, la maturazione di tutti i ratei di ferie, par, TFR, 13a mensilità) come strumento di gestione del vuoto lavoro, diversamente da quanto si prospettava negli incontri del 2021;
– l’uscita dello stabilimento di Grottaglie dal vincolo della mono committenza, con investimenti e nuove attività civili e militari, che permetteranno la diversificazione produttiva nei prossimi anni;
– tutela della filiera dell’indotto della divisione.
LA MISSION
In maniera dettagliata e concreta è stata definita la mission dello stabilimento di Grottaglie, che, come sostenuto da anni dalla Uilm, non sarà vincolata esclusivamente alla mono commessa del programma Boeing 787.
Nello specifico, l’accordo siglato definisce la realizzazione dell’assemblaggio di sottogruppi e assemblaggio finale dell’ala del programma del drone militare EuroMALE, presso il sito di Grottaglie, con investimenti che partiranno già dal 2022. Oltre questo è stato sancito che l’esito positivo di trattative commerciali ancora in corso per l’acquisizione di nuovi pacchi di lavoro destinerà tali attività verso il sito di Grottaglie. Strategico sarà, inoltre, lo sviluppo che porterà il Laboratorio dedicato ai nuovi materiali, in partnership con la multinazionale Solvay, che si occuperà di attività di ricerca di nuovi materiali compositi con applicazioni in ambito aerospaziale e in settori diversi da quello delle Aerostrutture.
UNA NUOVA FASE
Raggiunto l’accordo, inizia una fase al pari importante in cui in modo attento e deciso bisogna farlo rispettare ed attuare, attraverso confronti seri e trasparenti ma soprattutto concreti e partecipativi a livello sia Nazionale che di Divisione/Sito. In questi giorni ci apprestiamo ad effettuare la riunione nel sito con la direzione aziendale sulla gestione della cassa integrazione in cui sarà fondamentale mitigare il più possibile anche con leve gestionali le difficoltà peculiari di Grottaglie.
Sin dall’inizio della vertenza Leonardo Aerostrutture abbiamo deciso di rendere empatico, mai come prima, il nostro percorso. Ogni lavoratore è stato partecipe di ogni singola riunione, di ogni singola assemblea, di ogni singolo passo fatto in avanti o di momenti di arresto della trattativa.
Va in modo molto netto espresso un plauso ai tantissimi lavoratori dello stabilimento, vera colonna portante della vertenza, che, al netto dello stabilimento pressoché fermo nel corso del 2021 per il vuoto lavoro e per l’insistere dell’emergenza sanitaria, hanno seguito attentamente insieme alla RSU e alla delegazione trattante l’evolversi del percorso sindacale, non risparmiando in modo alcuno non solo il proprio tempo ma in modo particolare il proprio salario. Questo è il nostro accordo, l’accordo dei lavoratori uniti della divisione Aerostrutture e in modo particolare dello stabilimento di Grottaglie.