“Un concreto aiuto alle famiglie, conciliando il lavoro e la vita quotidiana e dando un forte segnale nella direzione delle pari opportunità e del sostegno della genitorialità”. Così Rocco Palombella, Segretario generale Uilm, ha definito l’accordo firmato tra Fincantieri e Fim Fiom Uilm lo scorso 17 gennaio presso la sede romana dell’azienda per la realizzazione e l’attivazione graduale di servizi di asili nido aziendali nei diversi stabilimenti italiani del Gruppo.
I PUNTI PRINCIPALI
L’obiettivo principale dell’intesa, firmata alla presenza della Ministra delle Pari opportunità, Elena Bonetti, è il rafforzamento degli strumenti di welfare a disposizione dei lavoratori per supportarli nella gestione dei figli durante l’orario lavorativo, a conferma della centralità delle persone e delle loro famiglie. Quindi conciliazione dei tempi vita-lavoro, sostenendo le possibilità di crescita professionale e valorizzando i lavoratori.
L’accordo prevede la realizzazione del primo asilo nido aziendale all’interno della sede della divisione Navi Mercantili di Trieste e diventerà pienamente operativo con l’inizio dell’anno educativo 2022. Successivamente ci sarà la realizzazione dell’asilo nido aziendale per i dipendenti del cantiere di Monfalcone, che verrà inserito nell’ex Albergo Operai, luogo simbolico per i lavoratori di Fincantieri, e l’inizio dei lavori è programmato per gli ultimi mesi del 2022 o, al più tardi, i primi del 2023. Il progetto proseguirà con la graduale realizzazione delle opere negli altri stabilimenti del Gruppo. Ulteriori aspetti positivi, come ha sottolineato il leader Uilm, “sono il fatto che il costo complessivo del servizio sarà a carico quasi completamente dell’azienda, tranne una retta mensile in base alle fasce Isee, l’apertura al territorio e alle famiglie dei lavoratori dell’indotto in caso di disponibilità di posti e un sostegno alternativo alle famiglie che rimarranno fuori dalla graduatoria di ammissione”.
Palombella ha concluso esprimendo la sua piena soddisfazione per “un’ottima iniziativa frutto della condivisione e del lavoro che abbiamo portato avanti in questi mesi con l’azienda che rappresenta anche un esempio per tutte le imprese italiane e uno strumento essenziale per il futuro del mondo del lavoro”.
RINNOVO INTEGRATIVO
Il 7 dicembre Fim Fiom Uilm hanno presentato a Trieste la piattaforma unitaria per il rinnovo dell’integrativo. Questa data ha segnato l’avvio della trattativa per il contratto di un’azienda che rappresenta un tassello fondamentale del settore metalmeccanico e dell’intera economia nazionale.
Il 24 gennaio a Roma si è svolto un incontro tra organizzazioni sindacali e direzione aziendale relativo alla Divisione Navi Mercantili, durante il quale sono state illustrate in modo dettagliato la situazione e le prospettive del mercato cruise. Secondo i dati resi noti dall’azienda, per quanto riguarda le navi mercantili si è registrato un incremento del 145% rispetto agli ordini del 2020, guidata principalmente da navi porta container e gasiere. Allo stesso tempo la cantieristica europea è rimasta totalmente ai margini di questa ripresa essendosi aggiudicata una quota inferiore al 2%. Un numero che fa riflettere se confrontato con il 6% del 2018 e dell’11% del 2019.
Per quanto riguarda il mercato cruise, la crisi causata dalla pandemia ha interrotto la lunga fase di espansione della domanda: nel biennio 2020-2021 sono stati perfezionati solo due ordini. Nel breve e medio periodo l’evoluzione del mercato delle navi da crociera sarà caratterizzato da una incertezza persistente per il perdurare della pandemia, dalla pesante situazione finanziaria delle società del settore, dagli effetti delle normative internazionali sulla riduzione dell’impatto ambientale che potrebbero far posticipare gli ordini fino al consolidamento delle tecnologie eco-friendly e, infine, dall’incremento significativo dei costi delle materie prime e dell’energia.In definitiva, secondo quanto illustrato dall’azienda, per la Uilm “si conferma un quadro di incertezza della domanda di nuove unità da crociera nel breve-medio termine, pur in un quadro di lungo termine che lascia intravedere spiragli di possibile ripresa ma che sarà contrassegnato comunque da una forte competizione internazionale in relazione anche agli aggressivi piani di riduzione dei costi messi in atto dai competitor”.
La trattativa continuerà il 15 febbraio per confrontarsi sulla situazione e le prospettive della divisione Militare.