Bergamo-Cremona, una forte ripresa del mercato del lavoro (con qualche sofferenza)

di Emilio Lollio

Anche il 2021 sta finendo e, come ogni fine anno, si fa il punto della situazione su quello passato e sulle attese del successivo.
Bergamo e Cremona sono province con un patrimonio industriale importante sul manifatturiero, molto attiva su settori della siderurgia (acciaierie e forge), automotive (componentistica), ferroviario, meccanotessile, aziende leader mondiali nell’automazione e robotica, nella fornitura di tubi in acciaio senza saldatura, nella produzione di macchine professionali per il caffè, nella produzione di freni e dischi di alta gamma. Nel 2020 abbiamo vissuto momenti difficili, due territori toccati pesantemente dalla pandemia iniziata dapprima nel territorio a confine con il cremonese e successivamente spostatasi su Bergamo in modo prepotente. Circa 8mila i morti in terra Bergamasca dal febbraio 2020 ad oggi. Oltre ai lutti, il coronavirus ha avuto riflessi negativi sul piano economico-sociale.

IL SETTORE METALMECCANICO
Nel settore metalmeccanico abbiamo avuto la forza di rialzarci grazie alla caparbietà, alla tenacia delle persone e alle azioni svolte all’interno delle aziende tramite i nostri RLS RSU che hanno avuto la capacità di gestire condizioni difficili, garantendo la massima sicurezza, grazie ai comitati covid, all’interno dei luoghi di lavoro.
In queste provincie sono più di 75mila i lavoratori che operano nel settore metalmeccanico Industria e Artigiani. A partire dai primi mesi del 2021 le aziende hanno avuto una forte ripresa produttiva con una successiva richiesta di manodopera specializzata e con grosse difficoltà nel recuperarla. Problema che permane tutt’oggi, non solo perché il sistema delle politiche attive non funziona, ma anche perché poche aziende ancora investono in modo adeguato nella formazione dei lavoratori che necessitano di riqualificarsi.

IL PROBLEMA OCCUPAZIONALE
Nel periodo pandemico il settore ha risentito sul piano occupazionale, per poi riprendere in modo consistente dal secondo trimestre 2021 con numerosi inserimenti in gran parte delle aziende metalmeccaniche. Nostro impegno costante è dare garanzie future ai lavoratori che si sono affacciati in un nuovo mondo del lavoro completamente cambiato, con isterismi di mercato indecifrabili.
Da una parte c’è richiesta di produzione, ma nello stesso tempo la mancanza di materiale oppure gli elevati costi delle materie prime e delle forniture energetiche compromettono la continuità produttiva. La vera sfida di oggi è questa, riuscire a produrre in continuità con le difficoltà sopra citate organizzando al meglio un lavoro sempre più frenetico.
Nel settore metalmeccanico e non solo, Bergamo e Cremona vantano un tessuto industriale importante e significativo, fatto di grandi imprenditori che gestiscono aziende che lavorano in un mercato internazionale. Mi piace ricordare che sono tali, soprattutto grazie alla qualità, capacità e professionalità di tutti i lavoratori e lavoratrici metalmeccanici di questi territori.

Auguro a tutti un sereno Natale e un felice 2022!

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