Whirlpool: incentivi di 95mila euro e possibilità di trasferimento a Varese, disponibilità a cedere il sito

di Gianluca Ficco

Il 25 novembre scorso, alla fine di un confronto estenuante in un primo momento con il Governo, e infine con Whirlpool, è stata raggiunta una intesa sulle condizioni di uscita dei lavoratori ed è stata confermata formalmente la disponibilità della multinazionale a cedere il sito di Napoli a condizioni di vantaggio per il progetto di reindustrializzazione. Inoltre, è finalmente emerso il nome di alcuni soggetti coinvolti nel piano di rilancio.

TRATTAMENTI AI LAVORATORI
Per quanto concerne i trattamenti da riconoscere ai lavoratori, è stato pattuito con Whirlpool che tutti i lavoratori di Napoli, colpiti dal licenziamento, riceveranno 95mila euro, eccetto coloro che dovessero accettare di trasferirsi a Varese. In quest’ultimo caso, pur passando attraverso licenziamento e riassunzione, i lavoratori conserveranno l’anzianità ai fini contrattuali e legali, compreso il mantenimento dell’art.18 dello Statuto dei Lavoratori, riceveranno un incentivo di 25mila euro e, se operai, manterranno la medesima retribuzione. A fronte di ciò verranno firmati verbali transattivi e il sindacato ha ritirato le azioni legali intraprese.

CESSIONE DEL SITO
Whirlpool si è anche impegnata in una lettera di intenti nei confronti del Consorzio a cedere il sito di via Argine a condizioni di vantaggio rispetto a quelle di mercato. Peraltro, la conferma di tale disponibilità era stata resa necessaria dai dubbi avanzati in proposito proprio dal Consorzio e dal ministero dello Sviluppo economico.
Finalmente è stata resa nota l’identità del Consorzio coinvolto nel piano di reindustrializzazione che si chiama Sistema Campania, anche se alla felice riuscita dei negoziati con Whirlpool e alla agognata partenza del progetto dovrà nascere un nuovo consorzio costituito ad hoc. Fra i potenziali investitori vi è anche la nota impresa campana Adler, e questa è certamente una buona notizia.

ANCORA INCERTEZZE
Eppure ci sono ancora troppe incertezze sul percorso che dovrebbe portare al reimpiego dei trecento lavoratori ex Whirlpool di Napoli, a partire dai tempi: il Governo aveva fissato il 15 dicembre come data di presentazione del piano industriale, ma il rappresentate del Consorzio ha già avuto modo di chiarire che per quella data saranno pronti solo i soggetti più piccoli, mentre gli altri di maggiori dimensioni più probabilmente potranno sciogliere le riserve a febbraio.
A preoccupare più di tutto però è la assenza della politica ostentata con freddezza che non permette di valorizzare appieno le potenzialità del progetto industriale. Dopo promesse roboanti il ministero dello Sviluppo economico e quello del Lavoro si sono difatti in gran parte defilati. Ma solo l’impegno delle istituzioni centrali e locali potrà aiutare a far diventare realtà quel progetto di reindustrializzazione che oggi costituisce l’unica speranza di reimpiego dei lavoratori ex Whirlpool di Napoli.

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