di Noemi Terminio
Si è svolto nelle giornate del 15 e 16 novembre, sulla piattaforma virtuale di Zoom, un meeting di IndustiAll Global sulle nuove sfide da vincere e sulle problematiche emergenti nel settore della produzione di mezzi pesanti e veicoli commerciali nel mondo. Si è discusso ampiamente di come i sindacati delle varie nazioni presenti al meeting intendano tutelare i lavoratori che potrebbero essere inesorabilmente colpiti dal processo di elettrificazione della mobilità e soprattutto delle strategie da attuare affinché questo processo di transizione, anziché una spada di Damocle, possa diventare un’opportunità per le imprese e per gli operai.
TEMPO DI AGIRE
Al prossimo Congresso verrà perciò chiesto a ognuno di noi il piano di azioni sviluppato nel concreto per rispondere adeguatamente alle esigenze del nuovo sistema di mobilità a cui dobbiamo convertirci per scongiurare il disastro naturale verso cui i cambiamenti climatici ci stanno portando. L’obiettivo primario resta la tutela degli interessi dei lavoratori in modo che siano parte integrante del processo e non attori non protagonisti di una storia scritta in “burocratichese” di cui pagarne le spese.
La dimensione mondiale del meeting ha evidenziato le profonde differenze tra i vari Paesi e ha dato grande rilievo alla necessità, mai stringente come ora, di una cooperazione e una solidarietà fattiva tra le organizzazioni sindacali coinvolte.
ESEMPI VIRTUOSI
Pochi gli esempi virtuosi, soprattutto del Nord del mondo, di aziende che, mettendo al centro delle loro mission i propri dipendenti, sono aperte al dialogo e al confronto costruttivo e costante con i sindacati in una economia circolare che parte e finisce con i lavoratori, che collaborano al raggiungimento degli obiettivi fissati a Parigi e riconfermati a Glasgow e sono il primo e più importante asset strategico. Nel Nord del mondo, spesso, inclusività vuol dire sviluppo delle idee e il business responsabile mette la sicurezza, non solo dell’ambiente ma soprattutto dell’uomo, al primo posto.
ESEMPI NEGATIVI
Troppi purtroppo gli esempi negativi, in cui i lavoratori diventano l’ultima ruota del “carro elettrico”, dove lo scenario ideale in cui i lavoratori della mobilità sostenibile mantengono il loro spazio riqualificandosi si trasforma in uno scenario terribile in cui divengono svantaggiati, o peggio ancora vengono derubricati, diventando soltanto il peso di un esubero strutturale. Il rischio è reale, il mondo intero è sempre più a corto di materie prime e i veicoli commerciali del futuro, come è noto, necessitano di minore manodopera. Ecco perché da ogni angolo del mondo i sindacati chiedono ai governi nazionali e globali di occuparsi insieme della transizione ecologica perché sia una #JustTransition che non lasci nessuno indietro e che soprattutto metta sullo stesso piano la salute del mondo e il diritto al lavoro.
IL RUOLO DELLA FORMAZIONE
Ruolo centrale viene giocato ancora una volta dalla formazione specifica, che formalizzi le competenze e sia aperta a ogni singolo lavoratore in modo da massimizzarne le opportunità per un reinserimento realistico e dignitoso nelle imprese di domani che dovranno, da Sul a Nord, vedere nel binomio sostenibilità ed etica necessari indicatori di competitività, misurabili al pari dei profitti e delle vendite.
È fondamentale che ognuno faccia la propria parte, non ci può essere traguardo vincente senza la tutela dei lavoratori, e i governi, a partire dall’adeguamento delle infrastrutture, devono impegnarsi a raggiungere la decarbonizzazione studiando anche soluzioni alternative al full electric, che ci ha già ampiamente dimostrato, con la profonda crisi dei semiconduttori, l’inadeguatezza del sistema produttivo globale.
DIALOGO SOCIALE
L’Europa e l’Italia devono aprire un dialogo sociale con il resto del mondo per promuovere il coinvolgimento democratico di tutti i portatori di interesse verso le nuove frontiere, abbiamo bisogno di una trasformazione sostenibile che venga fatta dalle persone, un global deal ambizioso che proponga la solidarietà tra tutti i Paesi del mondo e affronti responsabilmente la rivoluzione in cui siamo coinvolti.
Il prossimo appuntamento sarà per il 22 novembre con un seminario specifico sul concetto di mobilità del futuro, una tematica che ci interessa molto da vicino e che ci vedrà sicuramente giocare un ruolo da protagonisti nei prossimi anni.