Stellantis: per accorpamento Mirafiori e Grugliasco servono garanzie

“A fronte della scelta di accorpare i due siti torinesi di Mirafiori Carrozzerie e di AGAP Grugliasco, dichiarata da Stellantis all’incontro tenutosi presso il ministero dello Sviluppo economico, chiediamo formali garanzie per i lavoratori sul versante della tutela occupazionale e delle missioni produttive, nonché delle condizioni di lavoro”. Lo dichiarano Rocco Palombella, segretario generale della Uilm, e Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto al termine dell’incontro dell’11 ottobre scorso.

GRUGLIASCO E MIRAFIORI
Al tavolo, Stellantis ha assicurato che la produzione attuale di Grugliasco, vale dire Maserati Ghibli e Quattroporte, verrà trasferita con tutti gli occupati a Mirafiori, dove già si producono la Fiat 500 elettrica, la Maserati Levante ed è in corso di lancio la Maserati sportiva. Inoltre, Stellantis ha prefigurato che nel futuro piano industriale post 2024 a Torino resteranno sia la piattaforma Maserati sia la produzione della Fiat 500, che col tempo diventerà esclusiva per il venir meno della linea endotermica attualmente prodotta in Polonia. “Noi rivendichiamo che l’impegno alla piena tutela occupazionale e alle future misure produttive sia formalizzato e per questo abbiamo chiesto ulteriori approfondimenti e confronti da svolgersi in sede sindacale a Torino – continuano i sindacalisti – Pensiamo che occorra un accordo anche sulle condizioni di lavoro da applicare, quali ad esempio il rispetto delle regole ergonomiche sulle future linee, nonché la maturazione dei premi e dei ratei degli istituti salariali indiretti e differiti, per alleviare le ricadute economiche dei fermi produttivi”.

IL RUOLO DEL GOVERNO
Stellantis ha confermato nei tempi originariamente previsti il piano di lanci del prossimo anno, nonostante la crisi dei semiconduttori, in particolare della Maserati Grecale a Cassino e della Alfa Tonale a Pomigliano; è stato fatto un importante cenno anche a Termoli, relativamente alla annunciata costruzione della Gigafactory, che è stata accolta come la migliore risposta possibile alla richiesta di investire sulle nuove tecnologie di elettrificazione.
“In ogni caso – concludono Palombella e Ficco – il tavolo ministeriale con Stellantis deve proseguire fino alla definizione di una missione produttiva per tutti gli stabilimenti italiani. Il ruolo del Governo, non solo di garante ma anche di supporto, è fondamentale, giacché ci troviamo in un momento cruciale e difficilissimo. Stiamo difatti attraversando contestualmente un delicatissimo processo di integrazione fra FCA e PSA, una storica trasformazione dell’intero settore automotive per elettrificazione e guida autonoma, una crisi di approvvigionamento di materiali e in particolare di semiconduttori che promette di portarsi ancora a lungo”.

TAVOLO DI SETTORE
Parallelo al tavolo con Stellantis dovrà proseguire anche quello di settore, convocato per il giorno 13 ottobre, con l’ambizione di affrontare le questioni di fondo da cui dipende la competitività e in molti casi la sopravvivenza di molte imprese della componentistica. La speranza è che il Governo si attivi sia per cercare di ripristinare il prima possibile le forniture di semiconduttori sia per favorire riconversioni industriali e attrarre investimenti su tecnologie innovative come l’idrogeno. L’Italia sembra purtroppo in grave ritardo rispetto alle altre potenze industriali, che sostengono e promuovono i loro campioni industriali nazionali.

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