Si è svolto il 7 settembre presso il “Centro congressi Carte geografiche” l’Esecutivo nazionale della Uil, il primo in presenza da quando è scattata l’emergenza Covid-19. All’ordine del giorno in particolare il tema che da giorni tiene banco sui maggiori quotidiani e che ha visto le parti sociali dibattere a lungo con Governo e Confindustria: l’utilizzo del Green Pass per accedere nei posti al chiuso, tra cui le mense aziendali.
“Confindustria ha dichiarato, come noi abbiamo già detto al Presidente del Consiglio, di essere favorevole all’obbligo vaccinale e nel caso il Governo decidesse sul Green Pass, Confindustria ha dichiarato la disponibilità a non far pagare i tamponi ai lavoratori”. Questo quanto ribadito dal Segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri, ai presenti in linea con la posizione che la Uil ha assunto da tempo sulla questione e che sintetizza l’esito del confronto tra Cgil, Cisl, Uil e Confindustria che si è svolto il giorno precedente presso la sede romana dell’Associazione degli industriali.
La riunione non era iniziata sotto i migliori auspici, anche a causa degli strascichi polemici generati da alcune dichiarazioni estive del Presidente Bonomi. Grazie alla determinazione delle posizioni sindacali, nel corso dell’incontro, si sono registrate però alcune importanti aperture da parte della Confindustria.
NESSUN LICENZIAMENTO
“Quando si parla di sicurezza sul lavoro – ha sottolineato Bombardieri – i costi non possono essere caricati sulle spalle dei lavoratori né possono essere licenziati lavoratori che non fossero disponibili a farsi il tampone: su questo Confindustria si è detta d’accordo. Rimangono distanti le posizioni sull’utilizzo del Green Pass nelle mense – ha concluso il leader della Uil – perché in questi mesi i Protocolli hanno funzionato bene e hanno consentito l’uso delle mense in assoluta sicurezza”.
Una posizione condivisa da tutto l’Esecutivo e in particolare anche dal Segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, che ha ribadito con forza la necessità del sindacato di essere in prima linea nella divulgazione di informazioni chiare e precise sull’importanza della vaccinazione come unico strumento in grado di portarci fuori prima possibile dalla situazione che stiamo vivendo a causa della pandemia.
“Non dimentichiamo i momenti difficili, le paure, le chiusure che abbiamo vissuto poco più di un anno fa – ha ricordato il Leader dei metalmeccanici – allora tutti noi speravamo nell’individuazione del vaccino nel più breve tempo possibile, guardavamo alla scienza con fiducia e chiamavamo ‘eroi’ i nostri medici che lavoravano senza sosta nei reparti di terapie intensive. Oggi il vaccino c’è ed è a disposizione gratuitamente per tutti gli over 12”.
MISURARE IL GOVERNO
Dall’Esecutivo nazionale della Uil, Palombella ha voluto inoltre lanciare un monito: “Non illudiamoci di questa ripresa economica che stiamo vivendo, è frutto anche della voglia delle persone di riappropriarsi di una normalità che avevano perduto da tempo. Se il Governo – ha continuato – non decide al più presto sul futuro del nostro tessuto industriale, se non risolve le vertenze cruciali su cui noi dobbiamo misurarlo, una fra tutti quella dell’ex Ilva, verremo messi a dura prova dalla transizione ecologica. Che fine ha fatto il Piano nazionale della siderurgia? Ci sono settori che soffrono più di altri, come quello dell’automotive, e noi stiamo insistendo per tornare al tavolo al ministero dello Sviluppo economico proprio per discutere anche di questo. Purtroppo, a oggi, per tutta risposta abbiamo ottenuto solo silenzio”. Un silenzio che dura ormai da troppo tempo e che il sindacato non può più tollerare.