“Dobbiamo obbligare Leonardo a intervenire sulla strutturalità, e non sull’emergenza dettata dagli scarichi di lavoro. Ogni sito ha problemi diversi, ma la vera sfida è quella di prendere scelte condivise e univoche, perché solo così avranno forza nei confronti di tutto il Gruppo e spingeranno Leonardo a fare delle scelte giuste per tutti. Dobbiamo decidere insieme in che direzione andare. Mai come in questo momento dobbiamo essere uniti. Noi dobbiamo sostenere il lavoro, nessun tipo di cassa integrazione o di ammortizzatore sociale. Leonardo deve trovare una soluzione”. Così il Segretario generale Uilm, Rocco Palombella, nel suo intervento al Coordinamento della Leonardo Aerostrutture tenutosi l’8 settembre presso la sede della Uilm.
CONFRONTO CON L’AZIENDA
Dal Coordinamento è emerso come la Uilm si sia trovata, subito dopo la pausa estiva, ad affrontare con consapevolezza e determinazione il percorso di confronto con la direzione aziendale di Leonardo. Il clima di incertezza e le preoccupazioni derivanti dalla contrazione dei carichi di lavoro, pianificate e incidentali da parte dei clienti Boeing, Airbus e del consorzio ATR consegnano la fotografia di una Divisione che sconta le criticità della “infelice” scissione, operata in passato, fra civile e militare.
CIVILE E MILITARE
Il modello simbiotico fra le attività militari e quelle civili ha consentito al gruppo Leonardo, la One Company, di far fronte alla pandemia e di limitarne l’impatto sui volumi di ordini e di lavorato. L’unica Divisione che invece ha subìto in pieno la negatività della pandemia è stata Aerostrutture, ma, come più volte il sindacato ha denunciato, “il Covid ha soltanto accelerato queste difficoltà, che scontano la lentezza con cui si è iniziato ad investire, la scarsa reattività con cui sono stati ricercati nuovi programmi e soprattutto si scontano gli effetti dei vincoli letali di una mono committenza e di un mono programma come per il sito di Grottaglie”.
“È prioritario – si legge nel documento del Coordinamento – il bisogno di ricreare le sinergie nel settore Aeronautico di Leonardo fra civile e militare, la fase delicata che si sta vivendo deve diventare l’inizio di un percorso industriale chiaro e concreto che possa restituire lavoro e prospettive industriali a tutti i lavoratori della Divisione Aerostrutture”.
IL TEMPO DELLE ATTESE È FINITO
Dopo 18 mesi dallo scoppio della pandemia il tempo da dedicare alla fase di analisi è finito, Leonardo deve approcciare il problema industriale di Aerostrutture con un modello degno della One Company. I lavoratori della Divisione in virtù delle competenze che sono in grado di esprimere esigono lavoro, dignità e certezze industriali. I fondi europei a disposizione per il settore aerospaziale sono notevoli e la Leonardo One Company ha le capacità, le competenze e la visione per pianificarne l’evoluzione e approfittare di queste risorse per rendere questa crisi una grande opportunità. La Uilm tutta, in questo percorso di rivendicazione, continuerà a sostenere i piani di sviluppo e a gestire con grande responsabilità anche i risvolti derivanti dalle transizioni produttive.