Whirlpool: Governo blocchi procedura di licenziamento

All’incontro convocato dal Ministero dello Sviluppo economico, il 23 giugno scorso, con in contemporanea lo sciopero di 8 ore e blocco delle produzioni in tutti gli stabilimenti Whirlpool, la multinazionale ha ribadito l’intenzione di procedere a luglio con l’apertura della procedura di licenziamento per i lavoratori di Napoli, che come noto ha una durata di 75 giorni prima di sfociare nella risoluzione dei rapporti di lavoro.

AVVISO COMUNE
Fortunatamente, con l’Avviso comune sottoscritto da Cgil Cisl e Uil, il governo e le associazioni dartoriali più rappresentative la multinazionale potrebbe sfruttare ulteriori 13 settimane di cassa integrazione non onerosa prima di procedere con i licenziamenti. “Noi ci auguriamo che Whirlpool trasformi le lettere di licenziamento in proroga di cassa integrazione, questo tempo ulteriore ci darebbe la possibilità di trovare una soluzione”, ha dichiarato Rocco Palombella ospite di Economia24 su RaiNews.

L’IMPEGNO DELL’AZIENDA
Come si legge in una nota unitaria Fim Fiom Uilm, nell’accordo sottoscritto nel 2018 e in vigore fino al 31 dicembre 2021, l’azienda si impegnava a non aprire procedure di licenziamento collettivo a fronte della ingente disponibilità di ammortizzatori sociali in deroga su tutto il Gruppo.
L’apertura della procedura su Napoli rappresenterebbe un ennesimo atto unilaterale di violazione dell’accordo da parte dell’azienda che impedirebbe ai soggetti al tavolo di poter continuare un confronto che non sia condizionato dai tempi della procedura e dalla minaccia della perdita dei posti di lavoro e che mette in discussione la credibilità dell’azienda stessa.
La disponibilità aziendale – continuano Fim Fiom Uilm – a supportare generici progetti di reindustrializzazione nel sito di Napoli non può in alcun modo rappresentare un punto di partenza utile per dare una risposta ai lavoratori coinvolti in questa drammatica vertenza.

MANIFESTAZIONE AL MISE
La riconvocazione al ministero dello Sviluppo economico del tavolo di trattativa per la Whirlpool di Napoli era stata ottenuta con una manifestazione proprio sotto la sede del Ministero tenutasi il 18 giugno.
In quell’occasione Fim Fiom Uilm avevano ribadito come dopo due anni di lotta solitaria fosse arrivato il momento per il governo di schierarsi con il sindacato. I lavoratori di Napoli non vogliono promesse, ma lavoro. La multinazionale sta perpetrando una grave ingiustizia, è arrivato il momento che la politica passi dalle promesse ai fatti concreti. In un momento di ripresa del mercato, è inaccettabile la chiusura di Napoli e il progressivo disimpegno di Whirlpool per il nostro Paese.

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