Se con l’incontro ministeriale del 15 giugno si è avviato il confronto per la definizione del futuro piano industriale di Stellantis in Italia, ora ci sono i presupposti per chiedere un suo progressivo disvelamento e un quadro di certezze per i lavoratori italiani. Nel frattempo sono difatti intervenute due novità degne di nota. Innanzitutto è stato riconvocato il tavolo automotive. Purtroppo si è trattato di un incontro interlocutorio, ma per lo meno attesta un rinnovato interesse del ministero dello Sviluppo economico per l’industria e per il delicato tema della transizione energetica. Come ha dichiarato il nostro segretario generale Rocco Palombella, “il Ministro Giorgetti ha voluto raccogliere i suggerimenti di tutte le parti coinvolte per arrivare entro dieci giorni alla formulazione di ipotesi e a un tavolo di lavoro, che tenga conto delle posizioni espresse, per avviare una discussione completa sul futuro dell’automotive. Questo settore rappresenta una parte fondamentale dell’industria italiana, con 350 miliardi di produzione all’anno, 20% del Pil nazionale e un milione e 250 mila lavoratori coinvolti complessivamente. È indispensabile affrontare l’importante tema della transizione ecologica avendo come priorità la salvaguardia occupazionale, il futuro produttivo degli stabilimenti italiani e di tutto l’indotto nazionale”.
ACCORDO DI SOLIDARIETÀ A MELFI
L’altra novità è rappresentata dalla firma dell’accordo di solidarietà e di uscite incentivate volontarie a Melfi. Si tratta di accordi tanto più importanti, in quanto propedeutici all’avvio del nuovo piano industriale nello stabilimento campano, che come noto prevede la futura assegnazione di quattro modelli multibrand del segmento medio di gamma. Nelle intese di Melfi Stellantis chiarisce che la capacità produttiva complessiva non sarà intaccata, a differenza di quanto si temeva, assicura che non ci saranno esuberi, rinnova l’impegno al rispetto delle regole contrattuali di organizzazione del lavoro anche sulla nuova linea, garantisce la maturazione dei ratei e incrementa gli incentivi per le uscite volontarie, rispetto a quanto già in precedenza pattuito a Cassino e a Modena, di ulteriori 20mila euro.
PIANO INDUSTRIALE
Sulla scorta di tutto ciò abbiamo avanzato richiesta al Governo di riconvocare il tavolo di confronto con Stellantis, per proseguire il confronto sul futuro piano industriale, a iniziare dai delicati temi del futuro degli stabilimenti di meccanica e della agognata costruzione di una futura giga factory.
Gli obiettivi della Uilm sono stati esplicitati con grande chiarezza nei coordinamenti nazionali degli ultimi mesi: missioni produttive per tutti gli stabilimenti e gli enti di staff, che scongiurino il rischio, oggi più che mai presente nell’industria dell’auto, di chiusure e di esuberi; un confronto trasparente negli stabilimenti, affinché i recuperi di competitività possano essere realizzati con la riduzione delle complessità, e non con un peggioramento degli standard di lavoro; un impegno aziendale a far maturare i ratei in questo periodo di forte ricorso alla cassa integrazione; un chiarimento sulla organizzazione del lavoro e sull’intenzione di continuare a perseguire o meno il WCM, con le ricadute che ne derivano anche sul fronte del premio; l’estensione dei maggiori incentivi alle uscite volontarie di tutti gli stabilimenti che ne abbiano necessità. Al Governo avanziamo infine la richiesta di sostegno agli investimenti per la transizione verso la elettrificazione di tutta la filiera produttiva, in particolare delle imprese dell’indotto che necessitano di una imminente riconversione, nonché strumenti legislativi che favoriscano il ricambio generazionale.