“Ripartiamo, insieme”. Con questo slogan erano scesi in piazza il 26 giugno scorso migliaia di lavoratori e pensionati a Bari, Torino e Firenze per la manifestazione nazionale organizzata da Cgil Cisl e Uil. Manifestazioni che hanno dato una grande forza alle organizzazioni sindacali nell’incontro con il Premier Mario Draghi del successivo 29 giugno.
SBLOCCO LICENZIAMENTI
Al centro delle richieste rivolte al Governo la proroga del blocco dei licenziamenti almeno fino al 31 ottobre per tutti i settori, insieme a una riforma degli ammortizzatori sociali e nuove politiche attive del lavoro, maggiore partecipazione nella costruzione del PNRR, attenzione sui temi della sicurezza, dell’occupazione femminile e giovani e dei pensionati.
L’incontro tra le parti sociali e il Governo si è concluso, dopo una trattativa serrata durata oltre sei ore, con la condivisione di un avviso comune che impegna le aziende a utilizzare ogni tipologia di ammortizzatori sociali prima di procedere con i licenziamenti.
A questo proposito l’accordo tra Cgil, Cisl, Uil, Governo, Confindustria, Alleanza delle Cooperative e Confapi prevede 13 settimane di cassa integrazione gratuita per le aziende che costituiscono i tavoli di crisi aperti al Mise e le aree complesse.
Per quanto riguarda il settore tessile, calzaturiero e della moda si sono rivisti i codici Ateco delle aziende coinvolte, estendendo la cig Covid gratuita fino a fine ottobre. Infine si è istituita una cabina di regia per monitorare le situazione di crisi e verificare il rispetto dell’accordo da parte delle aziende, anche attraverso il coinvolgimenti dei rappresentanti sindacali territoriali.
“Sembra un segnale importante – ha commentato il Segretario generale Uil, PierPaolo Bombardieri a margine dell’incontro – intanto perché viene data una riposta alle tante persone che in questo periodo avevano preoccupazioni su cosa sarebbe successo nei prossimi giorni o nelle prossime settimane. L’intesa rappresenta un passo in avanti in un percorso che punta al rispetto delle persone e del lavoro”.
LAVORO E PANDEMIA
Dall’inizio della pandemia in Italia sono state previste complessivamente 67 settimane di cig Covid che si aggiungevano al blocco dei licenziamenti, per un totale di 5,4 miliardi di ore dal primo aprile 2020 al 31 maggio 2021.
La misura del blocco dei licenziamenti, dal 17 marzo 2020 a oggi, secondo uno studio di Bankitalia, ha preservato 577mila posti di lavoro. Una misura che ha rappresentato un argine all’emergenza peggiore dal Dopoguerra, attenuando gli effetti senza precedenti sul mondo del lavoro che hanno fatto registrare un calo di oltre 900mila lavoratori rispetto al periodo pre-pandemia.
Alla manifestazione di Bari ha partecipato anche Rocco Palombella, Segretario generale Uilm, insieme a una folta delegazione di metalmeccanici delle regioni meridionali dell’Italia. Una presenza per ribadire al Governo l’importanza di “misure adeguate per salvaguardare l’occupazione, garantire la salute, la sicurezza e la dignità dei lavoratori”. “Al Mise – ricorda il leader Uilm – stando ai numeri dichiarati dal Viceministro Todde, sono aperti 85 tavoli di crisi, di questi 52 riguardano aziende metalmeccaniche”. Questo dato preoccupa il Segretario delle tute blu della Uil che chiede “un intervento immediato dei Ministri competenti per risolvere vertenze aperte da troppo tempo che mettono a rischio decine di migliaia di lavoratori”.