Cgil Cisl e Uil in piazza Monte Citorio per ricominciare da lavoro, sicurezza e rispetto per la vita

“O si risolvono le tante crisi industriali aperte e si apre una seria discussione sul rilancio dei settori strategici, oppure ci troveremo in una situazione drammatica dal punto di vista occupazionale e sociale. Il Governo deve ascoltare i lavoratori e trovare soluzioni concrete. Se così non sarà torneremo in piazza”. Così il Segretario generale Uilm, Rocco Palombella, ai microfoni dei giornalisti presenti il 28 maggio in Piazza di Monte Citorio, a Roma, per il sit-in organizzato da Cgil Cisl Uil per denunciare i problemi del Paese legati allo sblocco dei licenziamenti, alle crisi industriali e agli infortuni sul lavoro.

 

ILVA VERTENZA SIMBOLO
Tra gli interventi dal palco anche quello del delegato Uilm, Gennaro Oliva, lavoratore dell’ex Ilva di Taranto, poi divenuta ArcelorMittal Italia e oggi Acciaierie d’Italia, che ha urlato in piazza tutto il suo disappunto e quello dei lavoratori e dei cittadini della città pugliese.
Una realtà, quella dell’Ilva, che da troppi anni tiene banco tra le crisi aziendali più difficili al ministero dello Sviluppo economico. “Abbiamo visto sfilare i ministri di tutti i colori politici – ha detto Oliva – ma nessuno ha trovato una soluzione per Taranto e per tutti gli altri stabilimenti del Gruppo. Continuiamo a dover scegliere tra la salute e il lavoro”.
Piazza di Monte Citorio, sotto il sole di una giornata di fine maggio, si è riscaldata in fretta ed è diventata rovente quando sono stati affrontati i diversi punti ancora in sospeso tra le parti sociali e il governo.

Gennaro Oliva

BASTA STRAGI SUL LAVORO
A concludere il giro di interventi è stato il Segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri: “306 morti dall’inizio dell’anno è una vergogna, una strage, un’emergenza nazionale. Oggi – ha sottolineato – alla fine di un percorso con 400 assemblee e centinaia di presidi, richiamiamo tutti alle proprie responsabilità. Cosa aspetta il Governo e cosa aspettano le controparti a intervenire?”.
Bombardieri ha quindi lanciato una proposta alle associazioni datoriali: mettete fuori chi viola le norme sulla sicurezza. “Lo abbiamo chiesto in questi giorni al governo – ha aggiunto – aumentiamo le ispezioni e i controlli utilizzando le forze di polizia e la forza pubblica: se è un’emergenza nazionale, è così che ci dobbiamo comportare. Inoltre, bisogna stabilire che se le aziende violano le norme sulla sicurezza non possono partecipare agli appalti pubblici. E poi, si deve investire in prevenzione e formazione e occorre creare una cultura della sicurezza e della legalità”.
Bombardieri ha infine ricordato che grazie alla mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori, il sindacato è riuscito a ottenere la cancellazione della possibilità di fare gare al massimo ribasso: “Bisogna proseguire su questa strada chiedendo il rispetto dei contratti e delle norme sulla sicurezza. Ricominciamo dal lavoro, dalla sicurezza, dal rispetto della vita”.

Manifestazione Whirlpool – 27 maggio 2021, Roma

WHIRLPOOL
Il giorno precedente a quello della manifestazione unitaria, i sindacati metalmeccanici sono scesi in piazza Santi Apostoli, sempre a Roma, a sostegno della vertenza Whirlpool. Al presidio, con i lavoratori sono intervenuti deputati e senatori invitati all’iniziativa. “Chiediamo di prorogare il blocco dei licenziamenti, quanto meno per settori mirati, per le vertenze aperte al Mise e chiediamo un provvedimento che nel medio e lungo periodo incentivi le aziende che investono in Italia e penalizzi chi delocalizza all’estero”, ha affermato Gianluca Ficco, responsabile nazionale Uilm del settore, nel corso della manifestazione. “L’azienda – avverte – ha già minacciato di aprire una procedura di licenziamento collettivo per i 350 nello stabilimento e poi c’è l’indotto.  “Alle forze politiche – ha concluso – chiediamo di schierarsi con i lavoratori senza se e senza ma, perché in un momento di ripresa della produzione è inaccettabile la decisione di chiudere Napoli”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *