Leonardo conferma il piano industriale presentato agli investitori 

Avevamo calendarizzato per la settimana dal 22 al 26 marzo la ripresa e la quasi probabile conclusione della trattativa sul contratto integrativo di Leonardo. Purtroppo però il confronto è durato oltre il tempo previsto e abbiamo incrociato due elementi che hanno fatto rallentare e poi sospendere il confronto. Uno è stato la concomitanza della trattativa sul rinnovo del CCNL e l’altro, non preventivato, è stata la pandemia.
La trattativa aveva fatto dei consistenti passi avanti, infatti avevamo chiuso buona parte degli incrementi economici con la conseguente erogazione anche in busta paga. L’altra parte dell’importante piattaforma è stata discussa nonostante le restrizioni e però volevamo arrivare alla fase conclusiva anche con la delegazione in presenza. Purtroppo l’incremento del coronavirus che ha trasformato l’Italia in una zona rossa ha sospeso la trattativa. Contiamo di riconvocarla subito dopo Pasqua con la possibilità di farla in presenza.

OSSERVATORIO STRATEGICO
Si è svolto il 23 marzo l’osservatorio strategico tra le segreterie nazionali e il management di Leonardo, con l’ad Alessandro Profumo, per fare una verifica puntuale sull’andamento delle varie Divisioni considerando che l’anno 2020 l’incontro non si è tenuto per via dell’emergenza sanitaria.
È stato importante poiché lo abbiamo svolto in presenza e a seguito dell’incontro, per evitare anche difficoltà di comunicazione tra le diverse organizzazioni, abbiamo deciso di fare un comunicato unitario.

IL COMUNICATO DI FIM FIOM UILM
Nell’incontro è stato fornito l’andamento economico a consuntivo del 2020 e le azioni industriali che l’azienda intende intraprendere per essere pronti a cogliere tutte le opportunità post Covid.
L’incontro del 24 marzo è stata l’occasione per fare un punto sull’andamento del Gruppo che è riuscito a contenere l’impatto pandemico sul business quasi in tutte le Divisioni, tranne per la Divisione Aerostrutture.
Questo importante obiettivo è stato raggiunto grazie al modello di relazioni industriali partecipativo e agli accordi sul Protocollo Covid con le organizzazioni sindacali, che hanno salvaguardato la sicurezza dei lavoratori e messo in sicurezza il business.

CONCENTRARSI SULLA RIPRESA
Ora, per Fim Fiom Uilm è il momento di concentrarsi sulla ripresa traguardando un anno ancora pieno di complessità, ma nel quale è necessario porre in essere scelte per garantire aspettative importanti in tutti i settori.
La Divisione Aerostrutture in questa fase è quella che avrà bisogno di maggiore attenzione, positiva è la conferma del piano di investimenti per circa 360 milioni di euro, un punto di ripartenza per il comparto dell’aviazione civile di Leonardo, per sostenere il piano di sostegno e rilancio.
Gli investimenti che consentiranno di ammodernare ed efficientare i processi produttivi già identificati nel 2020 secondo l’azienda saranno accompagnati dal percorso di diversificazione e ampliamento dei programmi che interessano i siti della Divisione e in modo particolare Grottaglie e Pomigliano.

GESTIRE LA TRANSIZIONE
Per gestire la fase di transizione e la difficoltà contingente sono state confermate le azioni strutturali annunciate di accompagnamento alla pensione per circa 500 lavoratori e la ridistribuzione di altri 500 lavoratori nelle Divisioni che manifestano necessità anche temporanea di risorse aggiuntive. Fim Fiom Uilm hanno chiesto che questo avvenga attraverso il confronto sindacale a tutti i livelli e il riconoscimento di quanto previsto dagli accordi sindacali in materia di trasferte.
Queste azioni di contenimento, secondo l’azienda, consentiranno di guadagnare il tempo necessario, in una crisi del settore del trasporto aereo civile che non vedrà i volumi pre-Covid prima del 2025, ad avviare l’attuazione dei programmi aggiuntivi, che combinati con la fase di ripresa del mercato dovrebbero ricreare le condizioni per rimettere in moto il percorso di crescita, nella consapevolezza che nel breve, medio periodo dovremo affrontare ancora una fase di difficoltà.
Le Segreterie generali hanno sollecitato l’azienda nel mettere in campo tutte le azioni possibili e utili a individuare attività aggiuntive per accelerare il percorso di diversificazione industriale, al fine di salvaguardare un settore strategico per il Paese qual è quello delle produzioni civili dell’aerospazio.

POTENZIAMENTO
Ritengono altresì importante sia la valorizzazione industriale e il potenziamento della Divisione Cyber la quale dovrà necessariamente cogliere, per una sua vera e consistente prospettiva anche occupazionale, tutte le opportunità derivanti dagli investimenti nazionali derivati dei fondi del Recovery Plan funzionali a un allineamento tecnologico dell’intero Paese relativamente alla digitalizzazione delle istituzioni, al cloud nazionale, alla sicurezza fisica ed immateriale e ad uno sviluppo delle reti di comunicazione e dati e nell’integrazione dei sistemi.
La overview sulle altre Divisioni ci consegna un quadro sostanzialmente stabile, seppure anch’esse risentano le criticità della fase pandemica, che è stato alimentato dal sostegno arrivato dal mercato militare governativo.
Alcune aree di attività e siti nella Divisione Elettronica sono dichiarati suscettibili di miglioramento e razionalizzazioni da parte dell’azienda, con progetti avviati o in fase di attuazione. Una di queste come annunciato è la B.U. Automation su cui ci è stata ribadita la volontà da parte dell’azienda di individuare un potenziale partner che funga da traino a un business per il quale Leonardo ritiene di non avere le dimensioni utili a competere.

COINVOLGERE IL SINDACATO
Fim Fiom Uilm ritengono non percorribili e condivisibili processi che portino fuori dal perimetro Leonardo le attività attualmente presenti.
Nessuna azione dovrà essere attuata senza il consenso delle organizzazioni sindacali, questa la sottolineatura delle Segreterie generali rispetto a questo tema per quanto concerne eventuali operazioni di riorganizzazione produttiva, riservandosi le stesse di dare un giudizio compiuto e le relative iniziative nel corso dell’attuazione dei piani.
A fronte dell’interesse manifestato dall’azienda alla partecipazione a molti dei progetti di sviluppo sui quali il nostro Paese intende fondare gli investimenti che deriveranno dalle risorse europee, tra questi il tema delle comunicazioni, del cloud, delle reti infrastrutturali, della sicurezza pur senza presentare progetti specifici, le Segreterie generali hanno chiesto a Leonardo un maggior protagonismo sugli investimenti che saranno disponibili per il Paese derivati dalle risorse europee del Recovery Plan proprio per le caratteristiche moltiplicative dei fattori occupazione e redditività che il settore dell’Aerospazio e Difesa da sempre registra nella convinzione che questo settore, accompagnato allo Spazio nel quale comunque opera il Gruppo Leonardo, possa essere da traino alla ripresa di questo Paese che vede nell’industria le vere fondamenta sociali ed economiche dell’Italia.

IL SETTORE SPAZIO
Le Segreterie generali hanno quindi ribadito l’importanza del settore dello Spazio e la particolare attenzione alla valorizzazione della filiera nazionale che opera in questo ambito per il quale sono già disponibili ingenti risorse su progetti europei composte da un consistente contributo italiano.
L’anno appena iniziato dovrà servire a concentrare le energie per intercettare tutte le opportunità di crescita, e per dedicarsi a tempo pieno a questo obiettivo il clima generale deve essere agevolato dall’Azienda senza scelte unilaterali.

RINNOVARE L’INTEGRATIVO
In quest’ottica Fim Fiom Uilm ritengono importante concludere il percorso di rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale, riprendendo i punti mancanti della Piattaforma unitaria, funzionale nei mesi successivi a concentrarsi su cosa serve per la crescita. Le organizzazioni sindacali hanno accolto positivamente la disponibilità dell’amministratore delegato di Leonardo a incontrarle a intervalli più ravvicinati per monitorare l’evoluzione del contesto generale e delle criticità che eventualmente permanessero, fino al termine della fase pandemica.

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