Cari lavoratori,
dopo la firma dell’ipotesi di accordo sul rinnovo del contratto Federmeccanica-Assistal, oltre a realizzare un incontro con Confapi per la piccola e media industria, abbiamo tenuto anche un fitto programma di Consigli territoriali e regionali e programmato assemblee all’interno di alcune fabbriche metalmeccaniche.
Purtroppo con la diffusione delle varianti, nonostante il piano vaccinale, siamo ripiombati nel vortice del virus in quella che i virologi chiamano “la terza ondata”. I contagi aumentano, mentre scarseggiano i posti in rianimazione con alcune regioni d’Italia che sono già zona “rossa”.
Il Consiglio dei ministri non ha potuto far altro che intervenire con gli stessi strumenti che aveva già adottato il governo precedente.
Il 9 marzo è stata una giornata da non dimenticare, nessuno di noi avrebbe mai potuto immaginare che a un anno di distanza dal lockdown la situazione sarebbe stata ancora così drammatica. Nello stesso giorno, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è sottoposto al vaccino e speriamo che questo possa rappresentare una speranza. Ci auguriamo che si risolvano i problemi riguardo alla distribuzione dei vaccini e che le case produttrici rispettino gli impegni assunti con l’Unione europea.
Ancora una volta si è deciso di chiudere le scuole: oltre 6 milioni di studenti sono stati costretti a tornare davanti a un computer. Insomma, la situazione rimane preoccupante e non solo sul piano sanitario. L’attuale governo non ha ancora pianificato niente per quanto riguarda le crisi industriali.
Con il neo ministro dello Sviluppo economico Giorgetti abbiamo svolto due soli incontri esplorativi, quasi di cortesia, rispettivamente su Whirlpool ed ex Ilva, il 18 e 19 febbraio, che si sono conclusi con la volontà espressa di voler convocare a breve dei tavoli, ma a distanza di due settimane nulla si è verificato.
A parte alcuni segnali di disponibilità da parte di questo Esecutivo, non ci sono atti concreti tendenti a stabilire un programma vaccinale per tutti i lavoratori dipendenti che in questo anno, insieme ai lavoratori della sanità e delle forze dell’ordine, hanno continuato a lavorare mantenendo un minimo di attività produttiva per il Paese.
Valuto positivamente il protocollo sottoscritto tra Cgil Cisl e Uil, il ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, e il premier, Mario Draghi, per quanto riguarda i lavoratori della Pubblica Amministrazione. Un protocollo di intenti molto importante che si rivolge a una platea di lavoratori che hanno più degli altri sopportato il peso della pandemia e senza i quali non si riuscirà sicuramente a garantire una condizione di sicurezza del nostro Paese. Ci auguriamo che anche i lavoratori dipendenti, oltre ai rinnovi contrattuali, riescano ad avere la giusta considerazione.
Alla luce della pandemia ancora in corso abbiamo dovuto rivedere i nostri programmi e trasformare tutti i nostri appuntamenti con i diversi territori e realtà regionali in videoconferenze. Abbiamo registrato un grande apprezzamento da parte delle nostre strutture sui contenuti dell’ipotesi di rinnovo e anche i primi commenti nelle assemblee dimostrano un consenso unanime da parte dei lavoratori.
Avevamo programmato un’assemblea in presenza alla Brembo di Bergamo, ma le condizioni non ce lo hanno permesso. È stata riprogrammata per il 30 marzo prossimo, speriamo di riuscirci.
Nonostante invece la situazione dell’Emilia Romagna, i responsabili della Ducati si sono impegnati a organizzare assemblee in presenza nel rispetto di tutti i protocolli di sicurezza: i lavoratori sono stati suddivisi in gruppi. Il nostro ringraziamento va sicuramente al gruppo dirigente della Ducati per averci dato la possibilità di fare le assemblee in un Gruppo industriale tedesco, che in Italia ha diversi stabilimenti, tra cui anche quello della Lamborghini.
È stata un’esperienza positiva, abbiamo trovato grande apprezzamento da parte dei lavoratori e del management aziendale rispetto al risultato che abbiamo ottenuto con il rinnovo contrattuale.
Ci auguriamo di poter intensificare il programma di assemblee già dalla prossima settimana. Per noi la cosa importante, oltre al rapporto personale con i lavoratori, è far vivere i contenuti del contratto per arrivare all’appuntamento di metà aprile avendo consultato la stragrande maggioranza di lavoratori.
Mai come in questo momento il rinnovo contrattuale rappresenta una certezza e una base solida per avviare una fase di ritorno alla normalità che, a detta di molti, sembra sia ancora purtroppo lontana nel tempo.