di Loretta Tani
In occasione della Giornata internazionale della donna la Uilm ha divulgato un messaggio positivo e importante sui social, con una locandina che spiega il recepimento da parte dello Stato italiano della L.190, la Convenzione sulla violenza e sulle molestie, che è stata convertita in legge. Infatti con l’art. 1 della legge n. 4 del 15 gennaio 2021 il presidente della Repubblica ne ha autorizzato la ratifica e l’esecuzione. Ancora più importante per noi metalmeccanici l’allungamento a sei mesi, rispetto ai tre mesi previsti per legge, del congedo per le donne vittime di violenza, conquista ottenuta nell’ipotesi del contratto dei metalmeccanici firmato lo scorso 5 febbraio.
IL SECONDO ALFABETO DELLE DONNE
L’8 marzo la nostra confederazione, la Uil, insieme a Cgil e Cisl, ha organizzato un webinar dal titolo “il secondo Alfabeto delle Donne”, con la sola partecipazione in presenza di Tiziano Treu, presidente del CNEL, luogo in cui ha avuto luogo l’assise, che ha portato i suoi saluti ai partecipanti, tra cui i tre segretari generali di CGIL, CISL e UIL e le tre segretarie confederali che hanno la delega alle pari opportunità per le rispettive organizzazioni. La riunione si è svolta nella mattinata e si è sviluppata attorno a tre aree tematiche: LA CURA, IL LAVORO, LA VIOLENZA.
PierPaolo Bombardieri, Segretario Generale Uil, nel suo intervento ha tenuto a sottolineare che questa non è una giornata di festa, bensì di mobilitazione per tutte quelle donne che sono state sempre in prima linea. L’impegno del sindacato sarà quello di chiedere più investimenti per l’occupazione femminile e rivendicare più infrastrutture sociali.
Per il settore dei metalmeccanici è intervenuta Doriana Caleandro, coordinatrice delle pari opportunità per la regione Puglia, dipendente della Leonardo Divisione Aerostrutture di Grottaglie, che ha raccolto diverse testimonianze di donne sulla chiusura della scuola per via del covid-19. Ci ha raccontato principalmente storie di donne in grave difficoltà in quanto single, capo famiglia, monoreddito, come quella di una donna con due figli, uno adolescente e l’altra piccolina, tutti e due in DAD, ma con un solo pc in casa non avendo la possibilità di acquistare il secondo, e con tutte le difficoltà affrontate per ottenere dalla scuola quello che le famiglie in carenza economica non si possono permettere; oppure la storia di un’altra donna rimasta disoccupata perché, svolgendo lavori domestici saltuari, si è trovata da un giorno all’altro a non avere più un lavoro per via delle restrizioni. O ancora la storia di una donna che, pur con un lavoro “sicuro” perché maestra e dipendente statale, si è trovata ad affrontare la sfida di gestire la DAD dei suoi 25 alunni e in contemporanea quella dei suoi due figli minori, impresa non facile. Situazioni e vite diverse l’una dall’altra, ma che hanno in comune un duro, spesso durissimo, impegno che in tempo di pandemia viene affrontato senza avere un adeguato supporto sociale.
Nel suo intervento la Segretaria Uil responsabile delle Pari Opportunità Ivana Veronese ha evidenziato che il futuro è donna, ma che per avere le pari opportunità sul lavoro, nella carriera e nella retribuzione abbiamo davanti ancora un percorso lungo, che richiederà grande forza e determinazione, da percorre insieme donne e uomini del sindacato.
STORIE E TESTIMONIANZE DURANTE LA PANDEMIA
Nel pomeriggio, sempre online, si è tenuta un’altra interessante iniziativa dal titolo “Storie e testimonianze durante la pandemia – le donne si raccontano nella propria quotidianità in questi mesi difficili, gettando uno sguardo sul futuro”. L’incontro è stato organizzato dalla UIL Toscana e ha visto la partecipazione di Sonia Ostrica, responsabile CPO UIL, Cristina Serafini, responsabile CPO UIL Toscana, e Annalisa Nocentini, Segretario Generale UIL Toscana.
Nel corso del dibattito sono intervenute donne di diversi settori, che hanno raccontato la loro vita in questo ultimo anno.
Quella della Segretaria della Uilm di Piombino e coordinatrice delle pari opportunità per la regione Toscana, Ilaria Landi, si è distinta per essere una testimonianza positiva del proprio vissuto di donna all’interno del proprio contesto lavorativo e sindacale. Entrata a far parte del mondo del sindacato in giovane età, ha raccontato di essere sempre stata sostenuta e aiutata a crescere all’interno della sua organizzazione dai suoi colleghi. Da anni segue settori dove la presenza maggioritaria o totale è maschile, non trovandosi comunque mai in situazioni spiacevoli o imbarazzanti.
Ilaria ha raccontato di donne del suo territorio che hanno continuato a lavorare durante la pandemia, anche prestando assistenza e cura alle persone malgrado rischiassero di essere esposte ancor di più al pericolo di contagio, ma che grazie a questo hanno potuto mantenere la famiglia, mentre i mariti si sono trovati disoccupati o con la cassa integrazione da aspettare.
Ha inoltre precisato come la pandemia sia andata a sovrapporsi ad una situazione già critica sul territorio di Piombino per il lavoro femminile, dove molte donne, anche quelle non più giovanissime, si sono ritrovate ad accettare qualunque lavoro, anche mal pagato, pur di portare a casa uno stipendio, sapendo di non avere altre opportunità.
L’intervento che più mi è rimasto in mente, tra gli altri, è stato quello di una donna ‘corriere’, dipendente di Amazon, azienda che quest’anno grazie alla pandemia ha visto moltiplicare gli ordini on-line. È stato impressionante ascoltare di come abbia vissuto l’avvio lockdown, iniziando a consegnare una moltitudine enorme di pacchi in una città deserta per via delle chiusure imposte, e delle difficoltà a concedersi, durante la lunga giornata di lavoro, a causa delle restrizioni, anche cose che prima sembravano assolutamente banali come una bottiglia d’acqua o dei servizi igienici.
È vero la strada da percorrere sarà lunga è piena di ostacoli, ma sono convinta che insieme, costruiremo un futuro migliore per le generazioni future.