Assemblea Fim Fiom Uilm: dopo il rinnovo del contratto niente è impossibile

“Dopo questo rinnovo contrattuale niente è impossibile per i metalmeccanici. Abbiamo dimostrato che in tempi di crisi il sindacato è un baluardo insostituibile per la difesa del lavoro, unico soggetto in grado di garantire una prospettiva solida ai lavoratori e al Paese”. Lo ha dichiarato Rocco Palombella, Segretario generale della Uilm, dal palco di piazza dell’Esquilino a Roma nell’Assemblea unitaria Fim Fiom Uilm il 19 febbraio scorso.
Una piazza di lavoratori e lavoratrici che, nel rispetto delle norme anti-Covid, hanno preso parte a un momento importante di confronto. Sul palco allestito nella stessa piazza dove il 5 novembre scorso i metalmeccanici in sciopero avevano difeso il settore industriale più importante del Paese, si sono alternati delegati di Fim Fiom Uilm, oltre ai segretari generali di tutte e tre le organizzazioni. 

DALLA PIATTAFORMA AL CONTRATTO
Ripercorrendo le tappe degli ultimi rinnovi contrattuali, nel 2012 il contratto era stato firmato esclusivamente da Fim e Uilm, nel 2016 ha firmato anche la Fiom ma partendo da piattaforme separate, questa volta il percorso è stato condiviso sin dall’inizio.
“Abbiamo deciso di presentarci uniti con una piattaforma coraggiosa e ambiziosa – ha detto il leader Uilm – e questo ha fatto la differenza nell’ottenere un risultato che rimarrà indelebile nella storia dei metalmeccanici”.

IL REFERENDUM
Il referendum sull’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale sottoscritto da Fim, Fiom e Uilm il 5 febbraio si terrà dal 13 al 15 aprile. “Nel frattempo – ha spiegato Palombella – sono già iniziate le assemblee nei luoghi di lavoro per far conoscere a tutti i lavoratori e le lavoratrici ogni punto dell’ipotesi contrattuale che abbiamo conquistato in una situazione di emergenza epocale. Non abbiamo mai smesso di crederci e così abbiamo ottenuto un contratto che sicuramente lancia un forte messaggio a tutto il Paese: dalla crisi si esce solo con più tutele, più salario e una maggiore fiducia”. Perché, come recita lo slogan alle spalle del palco, il contratto è lavoro, è sviluppo, è futuro.

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