È stato il tema su cui ha puntato fortemente, fin dalla stesura della piattaforma unitaria, il Segretario generale della Uilm Rocco Palombella e quello di maggior scontro con Federmeccanica e Assistal, fino allo sciopero generale del 5 novembre 2020.
L’aumento salariale “mai sotto le tre cifre” come ha dichiarato più volte Palombella è arrivato al termine di una lunga trattativa durata 15 mesi e in una grave situazione sanitaria, sociale ed economica. Un impegno rispettato con i delegati e i lavoratori, frutto dell’impegno, del coraggio e della tenacia del leader della Uilm.
“Oggi i metalmeccanici fanno la storia rinnovando il miglior contratto degli ultimi anni” ha detto Palombella dopo la firma del rinnovo del contratto, aggiungendo che “i metalmeccanici lanciano un segnale forte e di fiducia verso il futuro”.
AUMENTI SALARIALI
Con l’intesa raggiunta si prevedono 112 euro di incremento salariale nel periodo 2021- giugno 2024, ai quali si devono aggiungere i 12,65 euro dell’anno 2020, considerato di ultrattività del precedente Ccnl, e la conferma dei 200 euro di flexible benefit.
Nello specifico si prevede un incremento economico di 25 euro nel 2021, 25 euro nel 2022, 27 euro nel 2023 e 35 euro nel 2024. Questo in riferimento all’ex quinto livello, ora C3 dopo la riforma dell’inquadramento professionale.
Nella tabella riassuntiva sottostante si possono osservare gli aumenti salariali e i minimi contrattuali riferiti a ogni categoria professionale.
Una grande conquista che rimarrà nella storia gloriosa dei metalmeccanici, resa ancora più importante dato il contesto di estrema difficoltà nel quale è stato firmato questo rinnovo contrattuale. Forza Uilm!