Ccnl: le principali novità della parte economica e normativa

“Il rinnovo più difficile di sempre” l’ha definito Rocco Palombella, Segretario generale Uilm, dopo la firma arrivata dopo 15 lunghi mesi di trattativa e in una situazione di emergenza sanitaria, economica e occupazionale senza precedenti.
Un accordo che ha come conquiste principali l’aumento salariale di 112 euro dal 2021 a giugno 2024 e la storica modifica dell’inquadramento professionale.
Oltre a questi, ci sono numerosi temi rilevanti per i lavoratori, sia nella parte economica che normativa. Di seguito le principali novità e conferme.

COMETA E METASALUTE
Per quanto riguarda il Fondo di previdenza complementare Cometa, viene prevista, a partire dal 1° giugno 2022, per i lavoratori di nuova adesione e con età inferiore ai 35 anni, che il contributo a carico del datore di lavoro passi dal 2% al 2,2% dei minimi contrattuali.
Anche sull’assistenza sanitaria complementare di mètaSalute vengono previsti miglioramenti come l’estensione ai pensionati iscritti al Fondo in maniera continuativa per almeno due anni prima di andare in pensione. Inoltre l’importo sarà a totale carico dell’interessato e verrà versato in uno specifico Fondo di assistenza sanitaria pensionati.

FLEXIBLE BENEFIT ED ELEMENTO PEREQUATIVO
Sono confermati entrambi gli istituti come previsto dal precedente Ccnl.
Per quanto riguarda i beni, servizi e prestazioni di valenza sociale vengono confermati per un ammontare annuo di 200 euro. Rispetto all’elemento perequativo, valido per i lavoratori senza contratto aziendale, viene confermato a 485 euro e, inoltre, vengono mantenute le modalità di pagamento previste dal precedente contratto collettivo nazionale.

FORMAZIONE
La formazione continua e professionale è posta al centro delle priorità per i lavoratori per essere al passo con i tempi. In questo rinnovo vengono confermate le 24 ore triennali che saranno, a differenza del precedente Ccnl, totalmente a carico dell’azienda. Inoltre saranno utilizzabili attraverso l’elaborazione di progetti aziendali con il coinvolgimento della Rsu o aderendo a progetti territoriali o settoriali.
Viene previsto che, se alla fine del secondo anno non risultano utilizzate le 24 ore previste, saranno riconosciute quelle mancanti per partecipare a iniziative di formazione continua d’intesa con la Rsu. C’è anche la possibilità di utilizzare le 24 ore formative entro 6 mesi dal termine del triennio di vigenza del contratto collettivo nazionale.
Per i lavoratori che hanno avuto un’assenza continuativa pari o superiore a 6 mesi o un congedo di maternità di 5 mesi, è previsto il diritto all’utilizzo delle ore formative a partire dalla data del loro rientro in attività. Infine viene esteso diritto alla formazione anche ai lavoratori a tempo determinato con contratto di durata non inferiore ai 9 mesi.
Rispetto alla costituzione della Commissione formazione nelle aziende viene abbassata la soglia dimensionale, passando da 1.000 a 500 dipendenti. Il ruolo della Commissione è di monitoraggio.
Viene prevista l’istituzione di Servizi per la formazione, attraverso la creazione della Piattaforma nazionale dei metalmeccanici, con un finanziamento a carico aziendale pari a 1,50 euro per dipendente.
Infine viene predisposto un protocollo tra le parti riguardanti diverse macro aree come l’organizzazione, pianificazione, registrazione della formazione attraverso la tecnologia blockchain, la formazione su competenze trasversali per apprendisti, percorsi di rafforzamento delle competenze digitali, offerta di pillole formative, supporto alla realizzazione di percorsi alternanza scuola-lavoro e definizione di criteri e modalità di condivisione dei piani formativi settoriali.

LAVORO AGILE
Dopo l’esplosione della pandemia, è stato il tema centrale del lavoro e in questo rinnovo si è deciso di istituire una Commissione paritetica per la definizione di un quadro normativo a partire dall’esercizio del “diritto alla disconnessione”, dei “diritti sindacali”, la tutela della privacy, degli strumenti di lavoro informatici e del diritto alla formazione.

RELAZIONI INDUSTRIALI
Con l’obiettivo di rafforzare e migliorare le relazioni industriali vengono previsti approfondimenti congiunti, analisi sull’andamento dei diversi comparti metalmeccanici per sviluppare proposte di politiche industriali con coinvolgimento delle istituzioni, come il Ministero dello Sviluppo economico. Inoltre viene inserito l’aggiornamento delle linee guida per l’estensione della contrattazione aziendale e Premio di risultato nelle piccole aziende e la continuità dell’attività dell’osservatorio nazionale sul Covid-19.

CONTRATTI PUBBLICI E INFORMAZIONE E PARTECIPAZIONE
Viene rafforzato il coinvolgimento della Rsu e delle Organizzazioni sindacali in caso di cambio appalto e nei contratti pubblici di servizi. Questo con l’obiettivo di tutelare l’occupazione e le condizioni economiche e normative dei lavoratori, prevedendo la continuità occupazionale in caso di nuovi appaltatori e attivazione di strumenti di tutela in caso di modifica delle condizioni dei contratti dei pubblici servizi.
Per quanto riguarda l’informazione e partecipazione vengono estesi e rafforzati i diritti dei lavoratori e il Comitato Consultivo di partecipazione nelle grandi aziende, ed è prevista la sperimentazione sulla partecipazione organizzativa nelle aziende.

PARITÀ DI GENERE
In questo rinnovo contrattuale le parti hanno voluto prevedere misure specifiche per aumentare le tutele e garanzie delle donne al fine di attenuare il dramma sociale delle violenze e molestie di genere. Per questo vengono previsti un’estensione del congedo retribuito da 3 a 6 mesi e un rafforzamento dei diritti contrattuali per agevolare il lavoro agile, la flessibilità dell’orario, le ferie solidali, la formazione e il trasferimento volontario di sede di lavoro.

SALUTE E SICUREZZA
Due temi che sono stati al centro delle rivendicazioni sindacali durante questi mesi drammatici della pandemia e posti come pre condizioni non negoziabili per il rientro a lavoro. In questo rinnovo contrattuale viene previsto il rafforzamento delle competenze e dell’azione della Commissione nazionale per promuovere la prevenzione e per sviluppare linee guida sulla sicurezza. Inoltre c’è un maggior coinvolgimento della Rsu nelle azioni sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, attraverso analisi di quasi infortuni, mancati infortuni, malattie professionali e situazioni pericolose a livello aziendale. Infine c’è l’attivazione di break formativi, della durata di 15-20 minuti retribuiti, in accordo con Rsu, e un rafforzamento delle competenze di Rls e Rspp sui temi dell’ambiente esterno, rifiuti, green economy, economia circolare.

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