È ripresa il 12 gennaio nella sede di Confindustria, a Roma, la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici con Federmeccanica e Assistal. In questo periodo del negoziato, che va avanti ormai da molti mesi, sono stati discussi numerosi temi e, nelle ultime settimane, sono stati prodotti dei testi riguardanti: relazioni industriali, partecipazione, politiche attive, inquadramento professionale e formazione, welfare integrativo, ambiente, salute e sicurezza, mercato del lavoro e salario.
LE DISTANZE DA COLMARE
“Fin dall’inizio – sottolinea il Segretario generale Uilm, Rocco Palombella – la richiesta di incremento salariale ha rappresentato il punto di scontro che ha comportato anche la rottura del tavolo e lo sciopero generale del 5 novembre. Le proposte di Federmeccanica e Assistal, prima di 40 euro e poi di 65 – spiega – le abbiamo giudicate insufficienti per arrivare a un’ipotesi di accordo”.
La discussione è proseguita il 13 gennaio avendo come tema centrale l’inquadramento professionale. La delegazione della Uilm ha dato come al solito il suo grande contributo alla discussione su un punto da sempre ritenuto di grande rilevanza per tutto il settore.
“Questo rinnovo contrattuale – aggiunge Palombella – rappresenta un elemento fondamentale per la ripresa del nostro Paese. Per questo motivo non deve avere un orizzonte troppo limitato, ma porre le basi del lavoro del futuro che abbia come obiettivo imprescindibile la salvaguardia occupazionale”.
LA TRATTATIVA CONTINUA
A valle di queste ultime due importanti giornate di lavoro è emersa la necessità di programmare altri incontri, prima di valutare modalità ed eventuali tempi di conclusione del negoziato. Per questo le delegazioni hanno pianificato altri quattro incontri, due a settimana a partire dalla prossima.
Il leader dei metalmeccanici della Uil ribadisce che “ci permetteranno di fare un’ulteriore verifica sulle distanze tra la nostra piattaforma e i documenti presentati da Federmeccanica-Assistal per cercare di trovare delle convergenze nel più breve tempo possibile”.
“Sono certo – conclude – che anche questa volta faremo la differenza e saremo fondamentali per il rilancio dell’Italia e per il rinnovo contrattuale di dieci milioni di lavoratori”.