Cari lavoratori,
dopo l’incomprensibile decisione di Federmeccanica di interrompere la trattativa e gli incontri programmati per l’8, il 14 e il 15 ottobre, abbiamo deciso di avviare un periodo informativo e di coinvolgimento di tutti i territori.
Abbiamo iniziato con una fase assembleare per fare il punto sul rinnovo del Ccnl e l’organizzazione delle due ore di sciopero, in attesa del 5 novembre, data in cui siamo stati costretti a dichiarare lo sciopero di tutta la categoria.
Non abbiamo smesso di continuare a seguire le vertenze più urgenti, con la consapevolezza che il rinnovo contrattuale assume una priorità unica. Per questo motivo nei giorni scorsi ho incontrato i lavoratori della Whirlpool di Napoli all’interno dello stabilimento.
Un incontro molto toccante, realizzato all’interno delle linee di produzione e montaggio, dove ho avuto la possibilità di toccare con mano la grande compostezza e serietà dei lavoratori che stanno continuando a lavorare, pur avendo ricevuto la comunicazione aziendale che il 31 ottobre cesserà l’attività produttiva.
Nella riunione con i lavoratori ho ribadito il mio impegno e quello di tutta la Uilm nel continuare, come accaduto fin dall’inizio, a ricercare ogni soluzione possibile per mantenere la produzione a Napoli. Non sottovalutiamo le dichiarazioni continue di Whirlpool che nell’ultimo anno sono state ribadite, ovvero quello di voler cessare la produzione di lavatrici entro fine ottobre.
Riteniamo, però, che ci siano delle soluzioni alternative, che non sono quelle di inesistenti e improponibili reindustrializzazioni oppure il ricollocamento dei lavoratori in aziende del territorio.
Queste due soluzioni sarebbero dannose perché non risolverebbero il problema e non soddisfano le nostre richieste occupazionali. Riteniamo, quindi, che ci siano tutte le condizioni per far vivere e dare una continuità produttiva allo stabilimento.
In questi giorni, in concomitanza con l’incontro, abbiamo fatto una riunione a distanza con il Mise e l’azienda e in contemporanea uno sciopero di tutti i lavoratori del Gruppo.
Sono sicuramente ore intense per i lavoratori della Whirlpool di Napoli, ma anche di tutti gli altri lavoratori italiani del Gruppo. È da apprezzare questo grande gesto di solidarietà dei lavoratori degli altri siti di scioperare per difendere Napoli.
Nel capoluogo campano ho avuto anche l’occasione di incontrare candidati, attivisti e lavoratori di Leonardo del sito di Pomigliano d’Arco pochi giorni prima delle elezioni per il rinnovo Rsu. È stata un’occasione per incoraggiarli e sostenerli, insieme alla segreteria della Uilm di Napoli e Campania.
È stata una giornata importante anche per valutare la situazione che si vive all’interno del sito di Pomigliano, alle prese con le difficoltà provocate non solo dal Covid-19 ma anche dal mancato rispetto di impegni, prima Alenia e ora Leonardo, per rendere lo stabilimento più competitivo con l’integrazione di programmi maggiormente legati alle sfide del futuro.
È stato sicuramente un incontro positivo, soprattutto per le conclusioni. Infatti le elezioni hanno premiato ancora una volta l’organizzazione, con la conquista di 16 Rsu su 26, risultando la prima organizzazione sia nel collegio operai che impiegati.
Un grande consenso che ci dà sempre più responsabilità e riconosce il nostro lavoro pragmatico e contrario a ogni eccessiva drammatizzazione e strumentalizzazione delle difficoltà che si stanno vivendo a causa della pandemia.
Un ringraziamento a segretari, candidati, attivisti che hanno raggiunto questo traguardo e hanno fatto un miracolo facendo votare il 98% degli operai e l’81% degli impiegati in una fase complicata e di restrizioni in Campania.
Un risultato straordinario che si aggiunge a quello di Grottaglie, del 21 maggio scorso, dove la Uilm ottenne il 64% dei voti totali e l’elezione di 9 Rsu su 15.
Nelle ultime settimane abbiamo realizzato numerosi incontri con il coinvolgimento dei lavoratori. Ho avuto la possibilità di incontrare i nostri delegati e dirigenti di Veneto, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta.
C’è stato anche un attivo unitario regionale a Udine dove hanno partecipato circa trecento delegati e attivisti del Friuli Venezia Giulia di Fim Fiom Uilm. Ho percepito la grande consapevolezza e determinazione dei nostri rappresentanti di non abbassare la guardia e di voler lottare per conquistare il contratto.
Sono sicuramente ore decisive. Si stanno organizzando le assemblee con due ore di sciopero per analizzare con i lavoratori la delicatezza della situazione attuale.
Siamo consapevoli che esiste una situazione occupazionale molto precaria, anche alla luce della condizione di paura e incertezza che si è creata nel Paese, ma riteniamo che il rinnovo contrattuale sia una delle leve fondamentali per poter uscire da questa crisi senza precedenti.
In questi giorni sono iniziate le assemblee in preparazione dello sciopero del 5 novembre.
C’è una grande consapevolezza, alla luce anche del diffondersi della pandemia e dei nuovi provvedimenti governativi degli ultimi giorni. Siamo stati i più sensibili nella prima fase della pandemia e a maggior ragione lo saremo ora. Sanzioneremo qualsiasi comportamento per evitare che ogni lavoratore non corra rischi per la propria salute e sicurezza.
Non abbiamo cercato questo momento però dopo nove mesi di inutile confronto abbiamo deciso di imboccare la strada della mobilitazione.
Ora serve la partecipazione di tutti i lavoratori.