Ancora un rinvio per la firma del contratto tra Sider Alloys ed Enel per la fornitura di energia elettrica a condizioni vantaggiose e per dare l’avvio al rilancio dello stabilimento di Portovesme.
MOBILITAZIONI
Il 14 luglio i lavoratori dell’ex Alcoa hanno organizzato un presidio davanti ai cancelli del sito per il blocco a oltranza delle attività perché sono “esasperati per la riluttanza della multinazionale svizzera nel concludere il contratto di fornitura con Enel e dare l’avvio alla ripartenza dello smelter e la riassunzione di tutti i lavoratori” ha dichiarato Guglielmo Gambardella, Coordinatore nazionale Uilm per il settore siderurgico.
“E’ paradossale l’atteggiamento di SiderAlloys” ha sottolineato Gambardella, perché “nonostante gli ingenti fondi pubblici a disposizione, le condizioni vantaggiose del prezzo dell’energia ed il supporto di Invitalia, a distanza di oltre due anni non proceda con la realizzazione del progetto di riavvio della produzione di alluminio”.
“Condividiamo l’insofferenza dei lavoratori” ha aggiunto il Coordiantore nazionale Uilm, “soprattutto di quelli in attesa di essere riassunti e costretti a sopravvivere da anni con il sussidio della mobilità, di fronte ad un’inspiegabile impasse che ormai si protrae da lungo tempo nonostante le dichiarazioni di buona volontà”.
INTERVENTO GOVERNO
“Il Ministero dello Sviluppo Economico intervenga una volta per tutte e faccia chiarezza richiamando Syder Alloys alle sue responsabilità, soprattutto sociali” ha proseguito Gambardella.
Una richiesta di fatti concreti dopo anni di annunci e rinvii per il rilancio del settore dell’alluminio, strategico per il nostro Paese. È arrivato il momento delle risposte e una soluzione occupazionale per tutti i lavoratori.