Un’altra settimana con un nulla di fatto. Dopo l’incontro in videoconferenza del 9 giugno scorso, dal Governo non sono più giunte notizie sul futuro dei lavoratori e degli stabilimenti dell’ex Ilva.
ASSENZA DEL GOVERNO
“Continuiamo a registrare dichiarazioni ambigue e mancanza di concretezza da parte del Presidente del Consiglio Conte e di tutto il Governo” ha dichiarato Rocco Palombella, Segretario generale Uilm.
Il 29 giugno il Premier Conte in un lungo post su Facebook, dove parlava degli impegni di Governo, ha scritto come “anche sull’Ilva stiamo procedendo proprio in questi giorni per definire il coinvestimento pubblico e dare così attuazione agli accordi già sottoscritti il 4 marzo scorso”.
Il Capo del Governo ha aggiunto che “il soggetto individuato a questo fine è Invitalia e la trattativa con ArcelorMittal per definire i dettagli della nuova governance è entrata nel vivo”. Il Premier ha concluso: “Ci siamo ripromessi di raggiungere ambiziosi obiettivi, ambientali e occupazionali, e siamo ben determinati a rispettare questo impegno”.
Palombella ha commentato dicendo di “essere curioso di conoscere le proposte di Conte e di come farà a discostarsi da quanto hanno concordato il 4 marzo con ArcelorMittal, accordo già messo in discussione dalla stessa multinazionale”.
SINDACATI NON COINVOLTI
Dopo l’accordo del 4 marzo scorso tra il leader mondiale dell’acciaio e il Governo, che ha visto le organizzazioni sindacali spettatori di una trattativa segreta e un accordo raggiunto per porre fine al contenzioso legale.
“Ancora una volta il Governo sta perfezionando un accordo con ArcelorMittal senza coinvolgere i lavoratori e i sindacati” ha sottolineato il leader Uilm. “Inoltre – ha continuato Palombella – non si fa volutamente nessun riferimento agli esuberi” e per questo il Segretario generale delle tute blu della Uil chiede “di essere messi a conoscenza dei contenuti della trattativa e di quale direzione si sta prendendo”.
“Mai come in questo momento, in una situazione così delicata – ha proseguito – con gli impianti fermi, il blocco degli investimenti ambientali e il rischio occupazionale per migliaia di lavoratori, il Governo deve convocarci e farci conoscere le sue intenzioni sul futuro dell’ex Ilva e della siderurgia italiana. Non accetteremo mai accordi che prevedono il rinvio degli investimenti ambientali e migliaia di esuberi”, ha concluso Palombella.