ArcelorMittal: legge speciale per garantire lavoro, ambiente e futuro

Una vertenza annosa, che coinvolge circa ventimila lavoratori tra diretti e indotto, l’acciaieria più grande d’Europa e un pezzo importante della siderurgia italiana: parliamo naturalmente dell’ex Ilva.

LEGGE SPECIALE
“Per attenuare il disastro occupazionale, economico e sociale il Governo deve mettere mano a una legge speciale per i lavoratori dell’ex Ilva” dichiara Rocco Palombella, Segretario generale della Uilm.
Il leader dei metalmeccanici della Uil propone di “prevedere pensionamenti o altri strumenti legislativi per ricollocamenti occupazionali garantiti dallo Stato” perché qualora non venisse fatto questo intervento “si rischierebbero forti tensioni sociali, che non siamo nelle condizioni di controllare”.
Una situazione che “di ora in ora sta degenerando e che rischia di far esplodere una bomba sociale, ambientale e industriale senza precedenti nella storia italiana” sottolinea Palombella che aggiunge “siamo a un punto di non ritorno, c’è il forte rischio di non riuscire più a governare la rabbia dei lavoratori”.

FUTURO INCERTO
A tre mesi dall’accordo del 4 marzo tra ArcelorMittal e Ilva Amministrazione straordinaria, “dobbiamo attendere fino al 5 giugno per la presentazione del piano industriale” ha proseguito Palombella che commenta come “da novembre abbiamo letto di innumerevoli piani industriali, utopici o di difficile attuazione, con società miste ma limitate a determinate produzioni”.
Un caos che, secondo il Segretario generale della Uilm, “rischia di ripercuotersi sulla vita di 20mila persone e intere comunità, con effetti economici, sociali e ambientali devastanti”.
“Il vero problema è la mancanza di prospettiva occupazionale e produttiva” perché “per noi esiste solo il piano previsto dall’accordo del 6 settembre 2018, ad oggi non rispettato da ArcelorMittal, che garantisce tutti i livelli occupazionali, zero licenziamenti, importanti investimenti per ambientalizzazione”.
Palombella si chiede che “faranno i circa 10mila lavoratori tra i diretti attualmente in cig, indotto e in Amministrazione straordinaria?” dichiarando allo stesso tempo che “non tollereremo nessun passo indietro rispetto alla tutela di ogni posto di lavoro, così come previsto nel 2018”.

INTERVENTO URGENTE
Palombella chiede con forza un incontro urgente al Governo, affinché “faccia da garante degli accordi e che si renda conto della situazione drammatica che stanno vivendo migliaia di lavoratori e intere comunità”.
“Non c’è tempo da perdere” prosegue, “e si mettano in campo provvedimenti immediati altrimenti non saremo in grado di contenere il rischio di rivolta sociale e degli stabilimenti rimarranno solo le macerie”.
“ArcelorMittal non ha nessun rispetto degli oltre 10mila lavoratori italiani, delle comunità di Taranto, Genova, Novi Ligure” conclude il leader dei metalmeccanici Uil, e “strumentalizza in maniera vergognosa la pandemia per mettere in cassa integrazione 5mila persone e portare nel baratro il settore della siderurgia italiana”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *