Coronavirus: produzione mascherine di Fca preziosa per l’Italia

La produzione di mascherine chirurgiche da parte di Fca per aiutare l’Italia in questa fase drammatica causata dal Coronavirus “è una notizia preziosa per il nostro Paese”, come l’ha definita Gianluca Ficco, Segretario nazionale Uilm e responsabile del settore automotive, che “che ci aiuterà ad affrontare la fase 2“.

PROGETTO ENCOMIABILE
Il Gruppo Fiat Chrysler sta definendo le modalità operative e i dettagli di questo progetto encomiabile e la scelta di quali stabilimenti dovranno ospitare le macchine per la produzione delle mascherine. Si dovrebbe trattare di due siti, uno al Nord e uno al Sud.
Già a marzo Fca, come sottolinea Ficco, “aveva deciso di aiutare la società Siare a incrementare la produzione di ventilatori e quindi si sta dimostrando un vero punto di riferimento per il Paese”. Inoltre la multinazionale italo-americana, sempre nel marzo scorso, aveva comunicato la produzione di un milione di mascherine in un suo stabilimento presente in Cina.
Fca, in accordo anche con Luxottica, ha messo a disposizione il know-how acquisto negli anni assieme a risorse e intelligenze. La produzione dei macchinari utili alla produzione dei dispositivi di protezione è stata affidata da Invitalia a Ima, un’azienda del bolognese che risulta tra i maggiori operatori al mondo nella produzione di attrezzature utili alle produzioni di packaging. Un ulteriore contributo proverrà anche da Fameccanica, del Gruppo Angelini, che è specializzata nell’automazione e nella robotica industriale dedicata ai beni di largo consumo.
I dettagli del progetto verranno definiti nei prossimi giorni ma il Commissario Arcuri ha indicato dieci giorni come tempistica per l’avvio della produzione e ha fissato un crono-programma che prevede a metà giugno una produzione di quattro milioni giornaliere di mascherine, a metà luglio 25 milioni e da fine agosto 35 milioni.

SICUREZZA SUL LAVORO
Anche sul piano della sicurezza sul lavoro, il gruppo Fca si è dimostrato apripista e rappresenta un esempio per molte realtà produttive nella predisposizione e applicazioni di misure e linee guida contro la diffusione del Covid-19. Il documento firmato lo scorso 9 aprile dall’azienda con le organizzazioni sindacali costituisce “un punto di riferimento per molti” e “come sindacato naturalmente siamo pienamente disponibili a collaborare per creare le migliori condizioni possibili all’inizio dell’attività di produzione di mascherine il prima possibile” conclude Ficco.

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