Una fascia unica per i lavoratori che si trovano in cassa integrazione a causa dell’emergenza Coronavirus. La proposta di Rocco Palombella, Segretario generale Uilm, vuole superare ogni differenza tra lavoratori, per evitare che si creino diversità di erogazione in questa crisi senza precedenti.
FASCIA UNICA PER CIG
“Estendere fascia superiore di cig a tutti i lavoratori” dichiara il leader Uilm, che chiede al Governo di superare “la distinzione tra i lavoratori in e consideri un’unica fascia di reddito”.
I 939 euro netti previsti dal decreto “Cura Italia” dello scorso 18 marzo e da una circolare esplicativa dell’Inps per coloro che hanno un reddito fino a 2.159 euro lordi, secondo il Segretario generale Uilm, “sono insufficienti in questa situazione drammatica per pagare bollette e spese necessarie”. Solo con un aumento del tetto “i lavoratori possono sopportare il peso di questa crisi epocale”.
Quindi, spiega Palombella, “si deve fissare la fascia superiore per tutti i lavoratori, a prescindere dal reddito, ovvero 1.129 euro netti, incoraggiando contestualmente tutte le iniziative aziendali di integrazione alla cassa integrazione”.
EROGAZIONE RAPIDA
“Velocizzare l’erogazione del pagamento della cig con causale Covid-19 per dare risposte concrete ai lavoratori” aveva avvertito fin dal primo mento il leader dei metalmeccanici della Uil. Un’accelerazione che c’è stata lo scorso 31 marzo, dopo la firma di un protocollo tra Governo, Abi (Associazione bancaria italiana), organizzazioni sindacali e datoriali che prevede un’anticipazione dei trattamenti ordinari di integrazione al reddito e di cassa integrazione in deroga previsti nel Decreto Legge “Cura Italia” rispetto al momento di pagamento dell’Inps.
Un accordo con il quale l’Abi ha concordato modalità semplificate per determinare l’importo dell’anticipazione, pari a 1.400 euro, tenendo conto della durata massima dell’integrazione salariale di nove settimana definita dal Decreto Legge “Cura Italia”. L’Associazione bancaria si è anche impegnata a rendere operativa l’erogazione nel più breve tempo possibile. Il pagamento è previsto entro la metà del mese di aprile 2020.