Slim Aluminium alla ricerca di una solida prospettiva

di Guglielmo Gambardella

Sono passati ormai oltre due anni dall’acquisizione dell’ex sito Alcoa di Fusina da parte del fondo d’investimenti tedesco Quantum Capital Partners AG, ma ancora una prospettiva certa di lungo periodo non si intravede. Con la precedente acquisizione dello stabilimento di Cisterna e quella successiva di quello di Porto Marghera, Slim rappresenta il primo produttore in Italia di alluminio fino e laminato grosso. Con lo stabilimento tedesco di Merserburg, il gruppo occupa complessivamente circa 800 addetti con capacità installata di 170mila tonnellate.

RILANCIO A RILENTO
È da tempo che i 300 lavoratori veneti attendono un vero piano industriale che rilanci lo storico stabilimento, che negli ultimi anni di gestione Alcoa non ha avuto una adeguata attenzione da parte della multinazionale statunitense in previsione della cessione.
I negativi risultati economici che tutt’ora registra Slim Fusina Rolling sono in parte dovuti a una non adeguata manutenzione degli impianti e ai mancati investimenti da parte della precedente proprietà, ma anche a quelli che tardano ad essere pianificati e realizzati dalla nuova gestione.
Come Uilm già un anno fa lanciammo un segnale preciso all’azienda, quello di procedere con un serio piano industriale, con investimenti su impianti, tecnologie e prodotti in grado di garantire un vero rilancio industriale del sito ex Alcoa.
Purtroppo costatiamo che l’azienda prosegue con interventi legati alle necessità (emergenze) del momento rispetto a una necessaria pianificazione e manutenzione degli impianti.
La situazione è resa ancora più complicata da un insufficiente livello di relazioni sindacali che accentua le criticità gestionali.

ASSEMBLEA DI FABBRICA IL 12 FEBBRAIO
Le preoccupazioni espresse dai lavoratori rispetto alla mancanza di certezza sulla prospettiva industriale e occupazionale del sito veneto sono state raccolte in occasione dell’assemblea tenuta lo scorso 12 febbraio dalla nostra Organizzazione, nazionale e territoriale. Abbiamo assicurato ai lavoratori Slim un impegno concreto nel costruire un momento di confronto con i vertici aziendale per ricevere le risposte e le assicurazioni che fino ad oggi sono mancate. Lo stabilimento dell’ex Alcoa di Fusina rappresenta una importante realtà del tessuto industriale della provincia di Venezia, ma soprattutto un rilevante produttore di semilavorati per il sistema manifatturiero italiano da difendere, consolidare e sviluppare a beneficio dell’industria del nostro Paese.

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